nigel farage milkshake

FARAGE, BECCATE QUESTO!  “MR BREXIT” È STATO COLPITO IN FACCIA DI UN FRAPPE’ LANCIATO DA UNA CONTESTATRICE, COME GLI ERA GIÀ SUCCESSO NEL 2019 – NON UN GRANDE INIZIO DI CAMPAGNA ELETTORALE PER FARAGE, CHE SI PREPARA A LANCIARE UN’OPA SUI CONSERVATORI - IL PARTITO GUIDATO DA RISHI SUNAK S'AVVIA A UNA BATOSTA ALLE PROSSIME ELEZIONI, IL LABURISTA KEIR STARMER VINCERA' A MANI BASSE. E FARAGE, CHE HA RIPRESO LE REDINI DI REFORM UK, SPERA DI COMPETERE PER UN SEGGIO METTENDO NEL MIRINO I TORIES... – VIDEO

 

1 - GB: FARAGE CONTESTATO, DONNA GLI TIRA MILKSHAKE SUL VOLTO

milkshake gettato in faccia a Nigel Farage

(Adnkronos) - Non inizia con il piede giusto la campagna elettorale di Mr Brexit, Nigel Farage, che ieri - con unamossa a sorpresa - ha annunciato che correrà alle elezioni politiche del mese prossimo. Una donna gli ha tirato in faccia una bevanda, qualcosa simile a un milkshake, mentre lasciava il pub 'Moon and Starfish' di Clacton.

 

Il leader di Reform Uk ha incontrato i giornalisti al pub dopo che aveva tenuto un affollato comizio al molo di Clacton durante il quale era stato contestato da un gruppo di persone. Alcuni scatti pubblicati dai siti britannici mostrano la donna tirargli la bevanda da distanza ravvicinata e colpire Farage sul volto, sui capelli e sull'abito mentre si dirigeva sul bus della sua campagna.

milkshake gettato in faccia a Nigel Farage

 

Non è la prima volta che Farage viene contestato in questa maniera. Un episodio analogo lo vide protagonista nel 2019 a Newcastle durante la campagna per le elezioni europee. L'uomo che in quell'occasione lo inzuppò con una bevanda a base di banana e caramello salato, Paul Crowther, fu condannato a risarcire l'allora leader del Brexit Party con 350 sterline.

 

 

2 - FARAGE SI CANDIDA E LANCIA UN'OPA SUI TORY IN DECLINO

 

Alessandro Logroscino per ANSA

milkshake gettato in faccia a Nigel Farage

Un'opa in piena regola su un Partito conservatore incamminato verso un tracollo sempre più probabile e forse anche un'ipoteca sul futuro, in vista di un auspicato cambio della guardia epocale come prima forza della destra britannica.

 

E' il senso dell'annuncio con cui Nigel Farage, all'ennesima giravolta di una carriera tanto controversa quanto sensibile ai riflettori e agli umori di certa Inghilterra profonda, ha formalizzato ier un plateale ripensamento sulla sua partecipazione alle elezioni in calendario nel Regno Unito tra un mese esatto, il 4 luglio: elezioni apparentemente già decise nella partita per Downing Street, proiezioni alla mano, a favore di sir Keir Starmer, 61enne laburista in borghese gradito all'establishment, e a danno di Rishi Sunak, giovane primo ministro uscente con la valigia.

nigel farage

 

Cogliendo la palla al balzo di una tendenza che sembra sempre più devastante e irreversibile per le sorti dei Tories - logorati da un burrascoso ciclo di potere di 14 anni fra scandali, crisi internazionali, effetti della pandemia, contraccolpi della Brexit e divisioni interne sfociate nell'ascesa di Sunak in veste di terzo leader di legislatura - Farage ha consacrato in sostanza il suo ritorno alla politica attiva.

 

E lo ha fatto alla sua maniera: alimentando per ore ad arte il battage mediatico, dopo aver convocato i giornalisti per "un annuncio di emergenza". Il tribuno dell'ultradestra, 60 anni, ha fatto sapere non solo d'avere ripreso direttamente le redini di Reform UK, formazione iper-brexiteer, populista e pro-deregulation che ha co-fondato nel 2019. Ma di volere competere in prima persona per un seggio a luglio.

 

nigel farage 1

Come leader di Reform - di cui finora era presidente onorario - rimpiazza il prestanome Richard Tice, imprenditore messo lì da lui, e s'impegna a rimanere in carica "5 anni" con l'obiettivo dichiarato di arrivare al sorpasso dei Tories, quanto meno a livello di proporzione di voti. Leadership a parte, Farage si candiderà tuttavia soprattutto come aspirante deputato nel collegio di Clacton (Essex, Inghilterra meridionale): occupato attualmente da un conservatore, ma laddove l'Ukip, sua prima creatura, ebbe - fra il 2014 e il 2017 - il proprio unico deputato ai Comuni, Douglas Carswell.

NIGEL FARAGE 54

 

Nella circoscrizione in questione, Nigel Farage, eletto in passato al Parlamento europeo, ma mai in grado di arpionare uno scranno a Westminster, farà concorrenza sia al partito di Sunak sia a quello di Starmer: in un territorio laddove del resto i due partiti maggiori sono già impegnati a sfidarsi sul contrasto dell'immigrazione illegale, suo storico cavallo di battaglia.

 

E sullo sfondo di una campagna elettorale dominata in larga parte anche da altri dossier cari al suo repertorio: dalla sicurezza nazionale all'ordine pubblico, dalle spese militari (sventolate da sir Keir oggi stesso come bandiera di un Paese "attrezzato a combattere" anche sotto un governo laburista non certo pacifista come quello che si propone di guidare) alla stretta sui transgender (agitata per tutta risposta da Sunak nel comizio di giornata).

 

nigel farage lascia il partito

Farage ha detto d'altro canto di essere convinto che le elezioni siano decise in partenza e che Starmer abbia "già vinto" su Sunak. Pur aggiungendo che "né il Labour né i Tories sono la soluzione ai problemi" sul flusso migratorio, "la paura della criminalità", la "povertà" o "il declino morale" del Regno. Il leader euroscettico aveva evocato un passo indietro dalla vita pubblica dopo la vittoria nel referendum sulla Brexit del 2016, per dedicarsi al business e alla carriera televisiva.

 

nigel farage 2

Dieci giorni fa aveva inoltre affermato di non volersi candidare a queste elezioni, pur sostenendo la campagna di Tice; e di essere intenzionato piuttosto a dare una mano all'amico Donald Trump oltre oceano nella corsa alle presidenziali Usa di fine anno. Salvo ripensarci sulla scia di una prima proiezione shock diffusa nelle stesse ore dall'istituto YouGov alla luce di sondaggi che danno i conservatori a oltre 20-25 punti di scarto dai laburisti e con meno di 10 di vantaggio su Reform.

 

nigel farage

Sondaggi che tradotti in stime sull'assegnazione dei 650 deputati alla Camera dei Comuni, significherebbero al momento 422 seggi per il partito del pur non trascinante Starmer (picco assoluto per il Labour, meglio dei 416 conquistati da Tony Blair nel 2001); e un catastrofico arretramento a quota 140 dei conservatori di Sunak: ossia 232 in meno rispetto a quanto ottenuto nel trionfo del 2019 sotto la leadership di Boris Johnson, nonché primato negativo da oltre un secolo per il partito. Numeri da minaccia di declino storico, se confermati, più che da 'semplice' disfatta elettorale.

nigel farage

nigel farage contento per la brexitnigel farage contento per la brexitNIGEL FARAGE CON I FERRERO ROCHERnigel farage colpito da un milkshake 3nigel farage sventola bandierinanigel farage all'europarlamento festeggia la brexitnigel farage

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?