FIRENZE, IL BALLO DEL MASSONE – DAI RENZI AI VERDINI, TUTTI COL GREMBIULINO E COMPASSO? – SUL WEB LEGGENDE E COMPLOTTISMI SUL PRESUNTO LEGAME TRA IL PADRE DEL PREMIER E VERDINI

Un legame tra Tiziano Renzi e la galassia di Verdini in Toscana sarebbe stato, secondo alcuni giornali tra cui Rinascita, la ditta Baldassini-Tognozzi-Pontello, la famosa Btp dell’imprenditore Riccardo Fusi della cosiddetta inchiesta P3….

Condividi questo articolo


Giovanni Florio per Lettera43.it

Te pareva che non c'entrasse la massoneria. Storia di compassi e grembiulini dietro l'asse Renzi-Berlusconi (sotto forma di Denis Verdini)? La rete complottista si è già messa in moto e non ha dubbi: la strana intesa è pura loggia di rito fiorentino.

QUEL LEGAME TRA DENIS E TIZIANO. I due anelli sarebbero Verdini, gran capo forzista e Tiziano Renzi, papà del premier-rottamatore.
Nei siti di controinformazione papà Renzi, ex consigliere comunale della Margherita, viene addirittura definito «gran signore della Massoneria in Toscana», nel feudo del Valdarno. Per Verdini invece Repubblica ha parlato di «lunga militanza massonica», confermata anche dal Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi.

MATTEO RENZI E DENIS VERDINIMATTEO RENZI E DENIS VERDINI

Lo stesso Raffi che rivelò l'esistenza, nel Pd, di almeno 4 mila affiliati «su quasi 21 mila iscritti in 744 logge, il 50% dei quali concentrati in Toscana, Calabria, Piemonte, Sicilia, Lazio e Lombardia, con la maggiore densità assoluta a Livorno e Firenze».

LA COMPAGNIA BTP E LA P3. Firenze, appunto. Un legame tra Tiziano Renzi e la galassia di Verdini in Toscana sarebbe stato, secondo alcuni giornali tra cui Rinascita, la ditta Baldassini-Tognozzi-Pontello, la famosa Btp dell'imprenditore Riccardo Fusi della cosiddetta inchiesta P3.

«Il padre di Renzi», scrive Rinascita, «controlla dagli Anni 90 la distribuzione dei giornali e della pubblicità in Toscana; fa affari con la Baldassini-Tognozzi che si occupa di finanziaria, edilizia e gode degli appalti della Regione». Si fa notare poi, maliziosamente, che proprio la Btp ha vinto la gara per la nuova tramvia del Comune di Firenze.
Complottismi e dietrologie massoniche affascinanti, ma senza uno straccio di prova.

MATTEO RENZI E DENIS VERDINIMATTEO RENZI E DENIS VERDINI

Così come la testimonianza di un massone sui generis come Gioele Magaldi, fondatore del Grande Oriente Democratico che vede massoni e trame occulte di grembiulini un po' ovunque. «L'aspirante massone Matteo Renzi sta bussando alle porte dei templi dinanzi a cui sono eretti due Guardiani della Soglia d'eccezione: il Venerabilissimo Fratello Mario Draghi e il non meno Venerabile Fratello Giorgio Napolitano».

Infatti, «mentre per i rapporti con i massonacci toscani e italioti bastano i legami trasversali di suo papà Tiziano Renzi e qualche buon ufficio dell'altrettanto trasversale Denis Verdini, per chiunque, specie se dalla provincia, voglia accedere alle stanze di comando del Progetto in corso di ristrutturazione politico-economica dell'Italia, è d'uopo baciare la sacra pantofola del Fratello Draghi e il sacro anello del Fratello Napolitano.

Riccardo FusiRiccardo Fusi

L'aspirante apprendista Matteo Renzi lo sa e si regola di conseguenza, provvedendo anche a sguinzagliare i fidi Marco Carrai, Davide Serra & Company a rassicurare, promettere, genuflettersi e omaggiare chi di dovere, in giro per l'ecumene globalizzata».

IL RUOLO CENTRALE DI CARRAI. Marco Carrai, il «Gianni Letta di Renzi», è sempre presente nelle letture dietrologiche della carriera renziana. Non solo collegandolo a presunte e fantasiose logge, ma anche alla più concreta Comunione e liberazione. Suo cugino Paolo è stato presidente della Compagnia delle opere in Toscana, e anche il giovane Renzi, insieme col papà ex Dc Tiziano, ha bazzicato quegli ambienti. Insomma, quanto basta per un trailer di una spy story alla Dan Brown (che proprio a Firenze ha ambientato il suo Inferno, senza Renzi però).

Limprenditore Fusi Riccardo presidente della compagnia di costruzioni BTPLimprenditore Fusi Riccardo presidente della compagnia di costruzioni BTP

TRA FIORENTINA E MARKETING. Certo, fuori dell'alone di mistero alimentato dalla letteratura renziana sul web, se si scorre la pagina Facebook del papà di Renzi - che si presenta come direttore marketing presso Speedy Promozioni - non sembra proprio di avere a che fare con «il gran signore della Massoneria in Toscana», ma piuttosto con un tifoso della Fiorentina e un padre orgoglioso della brillante carriera del figliolo.

L'ultimo post di Renzi senior è la foto di un negozio fiorentino che, prima di Fiorentina-Juventus, ha esposto questo cartello alla porta: «Chiuso per la partita. Scusate ma non posso mancare. Forza Viola». Sarà un messaggio massonico anche questo?

I MESSAGGI PER IL PREMIER. Molti, poi, lo contattano per recapitare un messaggio al figlio premier, e lui informa: «A quasi 2 mila amicizie su Facebook, mi preme scusarmi con chi, comprensibilmente, mi scrive in privato per rendermi latore di messaggi con Matteo. Vi devo svelare un segreto, non lo vedo quasi mai e quando stiamo insieme abbiamo concordato che parliamo solo di cose familiari come se facesse qualsiasi altro lavoro». Insomma tutto sembra tranne che un oscuro reggitore di trame massoniche. O no?

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I GUAI SONO DAVVERO COME LE CILIEGIE: UNA NE TIRA UN’ALTRA. NON BASTAVA ALLA MELONA DI TROVARSI UNA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE FA IMPALLIDIRE I VORTICI DEL TRIANGOLO DELLE BERMUDE: LA RAI INFIAMMA LA LEGA CONTRO FRATELLI D’ITALIA, L’AUTONOMIA SCATENA FORZA ITALIA CONTRO LA LEGA, IL PREMIERATO FA SCHIFO SIA A FORZA ITALIA CHE LEGA, ETC.- ORA GLI SCAZZI DIVAMPANO ANCHE NEL SUO PARTITO - QUEL FUOCO DI PUGLIA DI RAFFAELE FITTO, CHE SOGNA DA TEMPO DI TROVARSI CASA A BRUXELLES E LASCIARSI ALLE SPALLE LE MILLE ROGNE DEL PNRR, È ANDATO SU TUTTE LE FURIE QUANDO OGGI HA LETTO SULLE PAGINE MELONISSIME DE “IL TEMPO” CHE IL SUO NOME POTREBBE SALTARE DALLA CASELLA DI COMMISSARIO EUROPEO (DI SECONDO PIANO). IN POLE C'E' LA TAPPABUCHI ELISABETTA BELLONI - MA “IO SO’ GIORGIA”, ORMAI CERTA CHE DA URSULA VON DER LEYEN OTTERRÀ AL MASSIMO UN COMMISSARIO-STRAPUNTINO ("MEDITERRANEO"), È SEMPRE PIÙ CONVINTA CHE FITTO È L’UNICO CHE PUÒ  PORTARE TERMINE LA SCOMMESSA DEL PNRR. E NELLO STESSO TEMPO EVITEREBBE, CON I DUE ALLEATI SUL PIEDE DI GUERRA, UN PERICOLOSO SUPER-RIMPASTO NEL GOVERNO…

DAGOREPORT - IL SISTEMA, PIÙ SECCO DI UN COLPO DI MANGANELLO, CON IL QUALE LA DUCETTA STA OCCUPANDO TUTTE LE CASELLE DEL POTERE NON S’ERA MAI VISTO, SOTTO NESSUN GOVERNO - UN'ABBUFFATA COMPULSIVA DI INCARICHI PER AMICI E FEDELISSIMI, SPESSO SENZA ALCUNA COMPETENZA, RIVINCITA DI UN'ESTREMA DESTRA SVEZZATA A PANE, LIVORE E IRRILEVANZA - LA PRESIDENZA DI FINCANTIERI, SEMPRE IN MANO A MILITARI O AMBASCIATORI, È STATA OFFERTA A BIAGIO MAZZOTTA SOLO PER RIMUOVERLO DALLA RAGIONERIA DELLO STATO - FABRIZIO CURCIO E' STATO SOSTITUITO ALLA PROTEZIONE CIVILE PER FAR POSTO A FABIO CICILIANO, DIRIGENTE MEDICO DELLA POLIZIA DI STATO, CHE GIORGIA MELONI HA MOLTO APPREZZATO NEL SUO RUOLO DI COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA DI CAIVANO - A SETTEMBRE GIUSEPPE DE MITA, CARO AD ARIANNA E A MEZZAROMA, SARÀ PRONTO AD APPRODARE COME DG A SPORT E SALUTE, LA SOCIETÀ PUBBLICA CASSAFORTE DELLO SPORT 

DAGOREPORT - EIA EIA ALALA’, VENEZIA ECCOLA QUA: "IL POTERE ORACOLARE DEL CINEMA… SETTIMA ARTE O... DECIMA MUSA?" - CON L’AMPOLLOSISSIMA PRESENTAZIONE (CON PAUSE RITARDANTI E ACCELERAZIONI IMPROVVISE, PIÙ DA TURI PANDOLFINI CHE DA TURI FERRO), ABBIAMO FINALMENTE CAPITO PERCHÉ LA MELONA HA SPEDITO PIETRANGELO BUTTAFUOCO ALLA PRESIDENZA DELLA BIENNALE D'ARTE: SODDISFARE IL SUO ERUDITO TROMBONISMO DA MEGALOMANE D’ANNUNZIO SICULO-MUSULMANO - SEMMAI, CI CHIEDIAMO: PERCHÉ L’OTTIMO BARBERA, UNO DEI POCHI DIRETTORI DI SINISTRA CAPACE DI ORGANIZZARE UNA MOSTRA D’ARTE CINEMATOGRAFICA PIENA DI STAR E OTTIMI FILM, SI PIEGA AD ACCETTARE DI REGGERE PER DUE ANNI LA RASSEGNA VENEZIANA PRESIEDUTA DAL FILODRAMMATICO AEDO DELLA FUFFA CULTURALE DI DESTRA? – VIDEO STRACULT!

FLASH! – QUANTI VITTORIO FELTRI CI SONO IN CIRCOLAZIONE? DUE GIORNI FA, SU “IL TEMPO”, FELTRI1 HA ELOGIATO ROBERTO D’AGOSTINO PER IL SUO DOCU-FILM “ROMA SANTA E DANNATA”. PASSANO 48 ORE E SU “IL GIORNALE” SPUNTA IL FELTRI2 CHE, RISPONDENDO A UN LETTORE, ATTACCA DAGO PER LA POSIZIONE CRITICA DI DAGOSPIA VERSO IL GOVERNO MELONI: “SEDICENTE ESPERTI DI ARIA FRITTA”, “CORBELLERIE”, “RICOSTRUZIONI COMICHE”, “SULLA PAGINA SI RIVERSA BILE” – QUALE SARA’ IL FELTRI APOCRIFO: IL PRIMO O IL SECONDO? (MAGARI E’ SOLO UN CASO DI BIPOLARISMO SENILE)…