paolo guzzanti giorgia meloni

FORZA ITALIA E’ CONTRO I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO SU RAVE E COVID - E IL SUO DISSENSO LO CERTIFICA CON L’EDITORIALE DI PAOLO GUZZANTI SU “IL GIORNALE”: “LA NUOVA NORMA ANTI-RAVE VIETA RIUNIONI DI PIÙ DI CINQUANTA PERSONE ANCHE SU SUOLO PUBBLICO. TROPPA GRAZIA. FINO A PROVA CONTRARIA I CITTADINI HANNO DIRITTO A RIUNIRSI SU SUOLO PUBBLICO ESERCITANDO UN DIRITTO COSTITUZIONALE - E SUI MEDICI NO VAX, POSSONO TORNARE VITTORIOSI CON LA SCUSA CHE MANCA PERSONALE CON LA SPAVALDERIA DI CHI HA FREGATO LE LEGGI DELLO STATO. NON ERA UN GOVERNO DI DESTRA?”

paolo guzzanti

Paolo Guzzanti per “il Giornale”

 

Abbiamo applaudito la velocità con cui il Consiglio dei ministri ha varato i suoi primi provvedimenti e ci siamo anche fatti un po' sedurre dall'effetto speciale che è il decisionismo. Non che ne fossimo a digiuno, perché l'autorevole Draghi era anche amabilmente autoritario. Però c'erano delle urgenze, fra cui un rave in corso e provvedimenti in scadenza in materia di giustizia e di Covid.

 

Ma adesso è il momento di fare un bilancio su quanto può considerarsi liberale e quanto invece, a nostro parere, il Parlamento farebbe bene a migliorare nei sessanta giorni di tempo di cui dispone per modificare e approvare, pena la decadenza.

berlusconi meloni salvini alle consultazioni

 

Si tratta di inaugurare un processo virtuoso che armonizzi le nature di un governo che non è di destra-destra, ma di destra alleata con le sue componenti liberali. Ottima la tempestività con cui il ministro dell'Interno ha fatto adottare un provvedimento che ha reso illegale il rave di Modena, col risultato che i partecipanti senza opporre resistenza hanno levato le tende e se ne sono andati. Molto bene. Ma non interamente.

 

meloni berlusconi salvini al quirinale

La nuova norma vieta raduni di migliaia di giovani su terreni e case private come è accaduto la scorsa estate nella zona di Bracciano, con il bilancio di aziende agricole distrutte, stupri, furti, consumo di sostanze gravemente dannose alla salute e un morto in circostanze non chiarite. Ma il provvedimento va oltre, vietando riunioni di più di cinquanta persone anche su suolo pubblico, spiagge, montagne o spazi collettivi. Troppa grazia.

 

Fino a prova contraria i cittadini hanno diritto a riunirsi su suolo pubblico esercitando un diritto costituzionale: non può esistere il reato di pubblica festa in luogo pubblico.

E poi il Covid. La presidente ha dato il «liberi tutti» ai medici che si sono ribellati alle leggi dello Stato non vaccinandosi e che per questo sono stati allontanati dalle corsie. Ora possono tornare vittoriosi con la scusa che manca personale e quindi possono circolare camici bianchi sporchi, con la spavalderia di chi ha fregato le leggi dello Stato.

Non era un governo di destra?

 

SALVINI BERLUSCONI MELONI

Meloni ha detto cose discutibili sulla scienza sostenendo che, mancando le evidenze, lei non poteva comprimere le libertà individuali. Ora, le scienze si dividono in quelle matematiche create dall'uomo e quelle che affrontano la natura. Queste procedono per tentativi, errori e correzioni senza poter fornire certezze, perché agiscono per tentativi ed errori raggiungendo il successo come hanno fatto i medici americani che hanno prodotto i vaccini.

 

medici no vax

Purtroppo, si è da tempo consolidata una visione della destra-destra indulgente con i No Vax e ideologicamente nemica della scienza empirica. Così, credendo di sottrarsi al pregiudizio ideologico, la presidente non si è forse resa conto di aver agito in senso inverso. La libertà e la salute sono beni non trattabili e per questo è auspicabile che il Parlamento introduca le correzioni necessarie.

medici no vax

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?