I “FRATELLI” DEL GRANDE ORIENTE SVENTOLANO IL GREMBIULINO CANDIDO SU MPS: “LA MASSONERIA NON HA LE MANI SUL MONTE, NON NE CONTROLLA I CONTI, NÉ INTERFERISCE SUI BILANCI. CI DIPINGONO COME COSPIRATORI CHE OPERANO NELL’OMBRA. IN REALTÀ È VERO IL CONTRARIO” - CECCARELLI: “MAI COME NELLE FACCENDE MASSONICHE, ACCADE CHE IL MILLANTATO CREDITO S’INTRECCI AL RICHIAMO DEL TORBIDO, E FACILMENTE L’OCCHIETTO STRIZZATO SI COMBINA CON IL FAVORE E LA BUSTARELLA”…

1 - UFFICIO STAMPA GRANDE ORIENTE D'ITALIA
Mps: Raffi (GOI), la Massoneria non ha le mani sul Monte, non ne controlla i conti, né interferisce sui bilanci dell'Istituto. Soprattutto non promuove acquisti di banche (leggi Antonveneta) e non manipola l'andamento borsistico dei titoli azionari dell'MPS. Basta con il gioco della Torre, la magistratura accerterà che gli "uomini in nero infiltrati negli affari", non sono Liberi Muratori del Grande Oriente d'Italia "La Massoneria non è una camera di compensazione e non ha le mani sul Monte. Non controlla niente né è interessata a farlo.

Il nostro lavoro è culturale, un impegno di promozione della centralità del cittadino e della democrazia. Vogliamo sottolineare il bisogno di un progetto per l'Italia. Non ci interessano i conti, gli affari, gli acquisti e la manipolazione dei titoli azionari di una banca. Spetta alla Magistratura e agli organi preposti verificare e accertare i fatti". Gustavo Raffi Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, prende posizione dopo la campagna mediatica che "tira in ballo i massoni anche nelle ultime vicende di Siena".

"Può sembrare naturale, di sicuro comodo - fa notare Raffi - che in un periodo di crisi, etica prima che economica, qualcuno tiri fuori il gioco della Torre e scelga di buttare giù fango sui Massoni, al solito dipinti come cospiratori e uomini di potere che operano nell'ombra. In realtà è esattamente vero il contrario, e a un'analisi più onesta almeno di questi ultimi 15 anni del Grande Oriente d'Italia appare chiaro a tutti che la trasparenza è stata una scelta decisiva e convinta. Indietro non si torna".

Per il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani, "continuare a distrarre l'opinione pubblica - in tempi di elezioni - con secchiate di qualunquismo, o strattonare personalità anche politiche (Monti, Amato, negli ultimi tempi, per citarne alcuni), volendo per forza cucire loro addosso grembiuli che non hanno né vogliamo dare loro, non serve al dibattito e alla chiarezza delle scelte che questo Paese, troppo fermo sul presente, deve necessariamente compiere.

Assicuriamo che anche su questa vicenda non ci sono armadi della vergogna né liste coperte o segreti inconfessabili. Chi vuole vedere queste cose, vada al cinema. Essere massone è una scelta seria, di vita: non si entra nell' Istituzione per spartire o fare bottino, per interessarsi di politica o di centri decisionali.

Non ci sono seggi da assegnare né consigli di amministrazione da tirare a sorte con il bussolotto. Basta con i luoghi comuni e il tritacarne, con i sospetti e le allusioni gratuite e senza fondamento. Se vogliamo essere seri - taglia corto Raffi - si dia piena fiducia alla magistratura, gli ‘uomini in nero' infiltrati negli affari non sono i massoni del Grande Oriente. Chi sostiene il contrario, porti le carte alla Procura della Repubblica o stia zitto".

2- SOLDI, SCISMI E GREMBIULINI
Filippo Ceccarelli per "la Repubblica"

I lingotti nelle fioriere di Villa Wanda. Una certa pomata fatta entrare con triplice e fraterna destrezza nel Prontuario della Sanità. La revolverata che il Gran Maestro - e medico! - sparò di buon grado attraverso un cuscino sul polpaccio di Michele Sindona per simulare un attentato delle Br. I fregi del mausoleo di Arcore e l'architettura di Villa La Certosa, il cui orto botanico ricorderebbe le geometrie del tempio di Salomone.

Tra i centomila bislacchi documenti della Commissione P2 ce n'è uno, apparentemente secondario, ma illuminante. Un memoriale in cui un generale spiega il senso ultimo per cui ha aderito alla loggia segreta di Gelli, convinto di trovarvi, letteralmente, «la crema dei valori spirituali d'Italia». Ecco, in questa furba e ingenua giustificazione, domestico miscuglio di pasticceria e idealità, mirabilmente si rispecchia l'essenza e forse anche il destino della massoneria all'italiana.

Là dove la specificazione vorrebbe indicare, insieme con il ripudio dell'esoterismo e di una nobile storia, l'inesorabile discesa dell'istituzione nel tragicomico. Quest'ultimo reso ancora più grottesco dall'altisonanza del linguaggio in uso nelle logge e dalla funerea solennità cerimoniale di cui resta indimenticabile testimonianza l'iniziazione di Alberto Sordi ne
Il borghese piccolo piccolo (1977).

Eppure, tale dotazione non impedisce il più ciclico riemergere di sospetti riguardo all'influenza di cappucci e grembiulini nella vita pubblica, governi non solo tecnici, corse al Quirinale, importanti nomine e - come ti sbagli! - affari e affaracci. Per cui dal golpe al mostro di Firenze, dal Vaticano alla criminalità organizzata, dai traffici proibiti fino ai più miserabili impicci di Tangentopoli non c'è storia nei cui pressi non s'avverta l'inconfondibile puzzetta, con relativi annusatori maniacali e professionali tra i quali primeggiano spioni e faccendieri, per giunta in concorrenza fra loro.

E saranno poteri occulti, come si dice, però mai come nelle faccende massoniche, con il relativo armamentario di elenchi fasulli, vane smentite, comici soprannomi, certificati penali, lettere anonime, animose beghe e frequentissimi scismi, ecco, troppo spesso accade che il millantato credito s'intrecci al richiamo del torbido, e facilmente l'occhietto strizzato si combina con il favore, la bustarella, e alla fine della giostra la massoneria c'entra sempre e al tempo stesso non c'entra mai, salvo rientrarci spesso e volentieri.

A Roma, fino ad alcuni anni fa, con una piccola mancia si poteva visitare di straforo il tempio di piazza del Gesù, ospitato nello stesso edificio in cui aveva sede una radio vicina al Pci e un'associazione di sordomuti. Non mancavano, come ovvio, turisti maleducati che tra sghignazzi mettevano in scena parodie rituali. Ma in verità c'era poco da ridere perché all'inizio degli anni Ottanta si scoprì che una buona fetta del potere (politico, economico, giudiziario, editoriale) la deteneva il Venerabile direttore dello stabilimento Permaflex (materassi).

Oggi Gelli dispensa memorie abbastanza addomesticate, scrive poesie e ha appena fondato una Lega per la difesa del crocifisso, pure disegnandone di suo pugno il simbolo. Ma già nel 1990 aveva potuto dare alle stampe uno straordinario manuale significativamente intitolato Come arrivare al successo (Aps) comprensivo di consigli sull'importanza dell'aspetto, del sonno, sul ruolo della donna, l'organizzazione della giornata e perfino provvisto di un test «per conoscere se stessi». Né era trascurata la «decadenza dei valori» - dei quali, peraltro, meno si parla e più si evitano guai.

 

GRAN LOGGIA D ITALIA MASSONERIA GRAN LOGGIA D ITALIA MASSONERIA SEDE DEL GRANDE ORIENTE DI FRANCIAGREMBIULI MASSONICI DEL GRANDE ORIENTE D'ITALIAMassoneria Grande Oriente ItaliaGustavo Raffi è il gran maesto del grande Oriente d'Italia dal 1999 - Massoneriamonte dei paschi di sienasindonaLicio Gelli

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...