il giuramento del governo draghi mattarella

IL GOVERNO DI MARIO DRAGHI HA GIURATO ED E’ OPERATIVO. PARTE CON UN INDICE DI GRADIMENTO ALTISSIMO: 72 - NEL NOVEMBRE DEL 2011 IL GOVERNO MONTI RISCOSSE UN GRADIMENTO ANALOGO (INDICE 73), MA ALLORA L'ESECUTIVO USCENTE DI BERLUSCONI ERA MENO APPREZZATO (28) RISPETTO AL CONTE 2 (51) - LA MAGGIORANZA, CON FORZE POLITICHE MOLTO DIVERSE, POLARIZZA LE OPINIONI: IL 35% RITIENE CHE QUESTO SIA UN PUNTO DI FORZA MENTRE IL 34% CREDE CHE PREVARRANNO VETI INCROCIATI…

Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”

 

il governo draghi

Con il passare dei giorni aumenta il consenso per la scelta di affidare l' incarico per la formazione di un nuovo governo a Mario Draghi: oggi il 62% degli italiani esprime un giudizio positivo e la differenza tra favorevoli e contrari (38%) è cresciuta del 6% rispetto alla scorsa settimana. L' indice di gradimento, calcolato escludendo coloro che non si esprimono (14%), si attesta a 72. Nel novembre del 2011 il governo Monti riscosse un gradimento analogo (indice 73), ma allora l' esecutivo uscente presieduto da Berlusconi risultava decisamente meno apprezzato (indice 28) rispetto al Conte 2 (indice 51).

 

sergio mattarella e mario draghi

Il consenso per l' incarico a Draghi raggiunge i valori più elevati tra gli elettori di Forza Italia (87%), del Pd (85%) e delle forze minori del centrosinistra (79%). Da notare che anche tra gli elettori di Fratelli d' Italia prevale nettamente il gradimento per la scelta (64%). La crescita più elevata dell' ultima settimana si è registrata tra gli elettori della Lega (+11%) e di Forza Italia (+9%).

 

La prospettiva di una maggioranza larga, che comprenda forze politiche molto diverse tra loro e finora distanti su temi importanti, polarizza le opinioni: il 35% ritiene che questa ipotesi possa rappresentare un punto di forza, che consentirà di adottare riforme e provvedimenti importanti per il Paese, mentre il 34% è persuaso che prevarranno veti incrociati che limiteranno l' azione del nuovo esecutivo e il 31% sospende il giudizio. Gli elettori dei principali alleati del governo uscente hanno opinioni diverse: tra i dem prevalgono gli ottimisti (52%), tra i pentastellati i pessimisti (48%).

dario franceschini

 

Nonostante le migliori intenzioni di seppellire l' ascia di guerra, l' ingresso nel governo delle singole forze politiche che fino a ieri erano fieramente avversarie, suscita nell' insieme dell' elettorato più dissenso che consenso.

 

Ma l' ingresso del proprio partito nel governo Draghi è sostenuto da un' approvazione elevatissima tra gli elettori del Pd (89%), di Forza Italia (86%) e della Lega (81%); meno elevata, anche se nettamente prevalente, tra i pentastellati (63%) con un valore molto vicino a quello ottenuto con la consultazione della propria base attraverso la piattaforma Rousseau. La scelta di Giorgia Meloni di non far parte della nuova maggioranza è condivisa dal 74% dei propri elettori, molti dei quali si augurano di poter convogliare su Fratelli d' Italia le preferenze degli elettori delusi dal futuro esecutivo.

andrea orlando

 

Prima di conoscere la composizione del governo, l' ipotesi di assegnare i ministeri chiave a personalità con un profilo «tecnico», esterne al Parlamento, e i restanti ministeri a esponenti politici delle forze della maggioranza incontrava il favore del 45% degli italiani; i più convinti tra gli elettori del Partito democratico (60%), di Forza Italia (58%) e delle forze minori del centrosinistra (57%). Al contrario, il 16% avrebbe preferito una scelta ancora più drastica, assegnando tutti i ministeri ai tecnici, mentre il 9% avrebbe voluto solo esponenti politici alla guida dei ministeri chiave (20% tra i pentastellati e 18% tra i leghisti).

 

Quanto alla durata del nuovo esecutivo, l' auspicio del 40% degli italiani è che possa arrivare alla fine della legislatura, mentre il 18% gradirebbe la durata di un anno, fino all' elezione del nuovo presidente della Repubblica, e il 17% è del parere che debba durare solo per qualche mese per superare l' emergenza e poi andare al voto. I dem e gli altri elettori del centrosinistra sono nettamente più favorevoli ad un governo di lunga durata (75% e 71%). Decisamente più diviso l' elettorato del centrodestra, una parte del quale propende per una durata limitata, nella speranza di poter capitalizzare gli orientamenti di voto a loro favorevoli, o nel timore di vanificare nel tempo il vantaggio attuale.

 

vittorio colao

Insomma, nel Paese prevale una domanda di stabilità, espressa soprattutto dai ceti produttivi, da quelli impiegatizi, dagli studenti e dai pensionati. Forse non avrebbe potuto essere altrimenti, di fronte al perdurare della pandemia, al duro impatto della crisi economica e alla necessità di definire e implementare il Recovery plan. L' ipotesi di un esecutivo di qualità, sostenuto da una maggioranza larga e con una guida autorevole, ha fatto cambiare idea a molti cittadini, politici e mezzi di informazione. Qualcuno ironizzando ha detto che ci troviamo di fronte alla più imponente conversione di massa da duemila anni a questa parte. Certo, desta stupore il rapido passaggio dalla contrapposizione frontale a una sorta di armistizio, di cui peraltro si ignora l' autenticità e la durata. In ogni caso rappresenta un buon viatico e probabilmente l' ultima spiaggia.

roberto garofoliil giuramento di mario draghi davanti a mattarellamario draghi al quirinale mattarella e mario draghi al quirinale marta cartabiaelena bonettiil giuramento del governo draghi renato brunettamaria stella gelminienrico giovanniniil giuramento di mario draghi davanti a mattarella fabiana dadonemario draghi al quirinale schermata 2021 02 13 alle 13.10.48il governo draghi il giuramento di mario draghi davanti a mattarella mattarella e mario draghi al quirinaledaniele francomara carfagna luigi di maioluciana lamorgesefederico dinca'mara carfagnasergio mattarella e mario draghi lorenzo guerini

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...