giuseppe conte matteo renzi ivan scalfarotto

GOVERNO IN QUARANTENA! – È STATO MATTEO RENZI A FRENARE SCALFAROTTO, CHE SI VOLEVA DIMETTERE PERCHÉ DI MAIO HA DATO LE DELEGHE AL COMMERCIO ESTERO A MANLIO DI STEFANO. CRISI CONGELATA PER VIA DEL CORONAVIRUS? MICA TANTO: MATTEUCCIO CONTINUA A LANCIARE BOMBETTE A “GIUSEPPI” – “A EMERGENZA FINITA CI PRESENTEREMO DA CONTE. I POLITICI SOFFRONO DI UNA STRANA MALATTIA, IL SONDAGGISMO”. LUI FA BENE A NON GUARDARLI I SONDAGGI, VISTE LE PERCENTUALI DI ITALIA VIVA…

1 – FARNESINA, LITE IV-DI MAIO RENZI FRENA SCALFAROTTO: «MA PRESTO FAREMO I CONTI»

Simone Canettieri per “il Messaggero”

 

MATTEO RENZI E GIUSEPPE CONTE COME BUGO E MORGAN

Sarà anche un «focolaio isolato», come dicono i renziani con una metafora di stretta attualità. Ma il caso delle dimissioni (in sospeso) di Ivan Scalfarotto da sottosegretario agli Esteri apre un altro fronte nella maggioranza. E rischia di riaccendere le fibrillazioni a Palazzo Chigi e sul suo inquilino Giuseppe Conte. Per il momento la pratica è «congelata» a causa dell'emergenza Coronavirus.

ivan scalfarotto

 

Tanto che è stato proprio Matteo Renzi, l'altra notte, a fermare l'addio di Scalfarotto dalla Farnesina. Una decisione già presa e protocollata. Perché? La miccia si è accesa con la decisione di Luigi Di Maio di assegnare all'esponente di Italia Viva le competenze alle politiche commerciali e all'altro sottosegretario pentastellato Manlio Di Stefano le «questioni relative alle imprese». Il ministro degli Esteri ha avocato a sé le deleghe su Ice, Sace, Simest e Invitalia,

manlio di stefano foto mezzelani gmt5

 

Una volontà che Scalfarotto dice di aver subìto - il decreto è già firmato e inviato alla Corte dei Conti - e che «rinnega gli accordi assunti al momento della formazione del governo». Il che, sottolinea il renziano mandando un messaggio all'esecutivo, «non depone mai favorevolmente per la solidità di una coalizione».

 

SCALFAROTTO RENZI FOTO LAPRESSE

Il sottosegretario dice di aver spiegato a Di Maio nel corso di una telefonata molto «franca» che si tratta di «un errore gravissimo frazionare le competenze del Commercio internazionale privando le aziende che esportano e le nostre fiere già in gravissime difficoltà a causa del coronavirus di una interlocuzione unitaria con il governo, soprattutto nel momento di passaggio di queste delicate competenze dal Mise agli Esteri».

 

LO SCONTRO

RENZI CONTE

Un «errore grossolano», prosegue sempre Scalfarotto, di cui «non desidero assumermi la benché minima responsabilità». Da qui la scelta di fare la valigia, bloccata per il momento a causa dell'emergenza virus. Ma quando sarà passata, fan capire, le dimissioni arriveranno. Sarà l'inizio di una resa dei conti all'interno del governo? Inizierà un'escalation con l'uscita dall'esecutivo anche delle ministre Bellanova e Bonetti? Chi ha parlato con Renzi in queste ore smentisce l'ipotesi che dalla Farnesina possa partire una strategia più ampia: «Adesso c'è il Coronavirus da debellare, il resto non importa, ma Ivan ormai ha preso una decisione dopo aver subito un torto con la spinta e la complicità del Pd».

DELEGAZIONE M5S A CARACAS: MANLIO DI STEFANO, ORNELLA BERTOROTTA E VITO PETROCELLI

 

L'ex premier «per il momento» vuole mettere da parte le tensioni e le critiche a Conte, preoccupato dalla crisi economica che potrebbe scoppiare come reazione al Covid-19. «Ma i nostri rilievi - dice Renzi ai suoi fedelissimi - restano». Facendo capire che la resa dei conti è solo rinviata per cause di forze maggiori. Ma rimane nell'agenda di Italia Viva, così come l'ipotesi di un governissimo se l'Italia dovesse trovarsi davanti a una prospettiva di forte recessione. Il resto della maggioranza preferisce «isolare» il caso Scalfarotto.

MANLIO DI STEFANO

Di Maio non risponde alle accuse del suo sottosegretario, rivendicando la scelta presa: «Stiamo lavorando per il Paese». Anche se il titolare degli Esteri definisce «disarmante» il fatto di essere l'unico Paese «in cui mentre c'è una crisi di questo tipo c'è chi sta pensando a giochi politici», un affondo a Matteo Salvini, ma anche a Renzi, accusato dal Pd e dal M5S di una perenne intelligenza con il leader del Carroccio, tornato all'assalto di Conte: «A Palazzo Chigi serve uno con le palle».

 

conte renzi

Dal Pd invece non credono alle dimissioni di Scalfarotto. E raccontano un aneddoto velenoso: «Ai tempi della formazione del governo, Renzi, era pronto a non entrare perché non soddisfatto dal numero di posti ottenuti dalla sua corrente. Avvisammo Scalfarotto di questo problema, ma Ivan ci rispose: se il Paese chiama come faccio a dire di no?».

 

2 – «NO AD ACCORDI CON SALVINI PER VOTARE TRA OTTO MESI A EMERGENZA FINITA CI PRESENTEREMO DA CONTE»

Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”

 

GIUSEPPE CONTE AL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Senatore Renzi, con l' emergenza coronavirus rischiamo l' isolamento nel mondo?

«Intanto rischiamo vite umane. E per questo vorrei che il primo grazie andasse a medici, infermieri, farmacisti, ricercatori. E alle persone con difese immunitarie basse, con rischi più seri. Nella nostra chat di Italia viva la collega Lisa Noja ci richiama a non sottovalutare la questione sanitaria: rischiamo più fallimenti che morti, è vero. Ma non sottovalutiamo le condizioni di chi rischia la vita per il coronavirus».

 

Quindi è un' emergenza.

conte speranza

«Altroché. Non parlerei di isolamento ma l' Italia è purtroppo dipinta come diffusore del virus e la colpa viene data alla nostra gestione. All' estero danno la colpa ai nostri ospedali e mi sembra così ingiusto! Alla base ci sono errori di comunicazione più che sostanza. Ma la comunicazione oggi diventa sostanza. Ora affrontiamo l' emergenza e blocchiamo il contagio. Ma poniamoci da subito il tema del recupero di reputazione internazionale».

 

Rischiamo una grave crisi economica?

giuseppe conte

«La crisi c' era già prima dello scoppio del coronavirus: andavamo già verso la recessione. Ciò che è accaduto peggiora il quadro in modo devastante, inutile fingere. La prima metà del 2020 è compromessa per la moda, per il turismo, per l' export, per il commercio. I numeri fanno spavento.

 

Tutto si giocherà però sulla capacità di reazione. I disastri diventano occasioni se chi conduce le danze sa cogliere l' opportunità, perché in ogni disastro c' è anche un' opportunità. Il grafico di queste crisi è a V. Si scende in modo repentino e si risale velocemente, se si scelgono le strade giuste. Quando si abbasserà la tensione, Italia viva avanzerà le proprie proposte al governo. Non solo per l' oggi, come abbiamo già fatto. Ma anche per i prossimi anni».

 

Conte e il governo sempre in tv, non si è drammatizzato un po' troppo?

«Non piango sul latte versato e non serve una polemica, per di più in emergenza.

conte emergenza coronavirus

Casomai urge una riflessione: i politici soffrono di una strana malattia, il sondaggismo. Si pensa che il consenso immediato su una singola proposta qualifichi l' idea come giusta perché vidimata dal sondaggista. Questo stile sdogana il populismo e uccide la politica. Qualche giorno dopo aver bloccato i voli diretti dalla Cina, scelta che ha creato problemi nella gestione del rientro dei potenziali contagiati, autorevoli amici del governo mi mostravano sondaggi che dicevano: l' 84% degli italiani approva questa misura. I sondaggi davano ragione a questa scelta, ma il punto è che è sbagliato dare ragione solo ai sondaggi. Chi ha ruoli di leadership deve fare scelte assumendosi responsabilità, non rincorrendo l' opinione pubblica. Altrimenti viviamo tutti condizionati dal populismo e dalla dittatura dell' istante».

MATTEO RENZI GIUSEPPE CONTE

 

Ci sono state tensioni tra il governo e le Regioni...

«Ho visto. E nel mio piccolo ho chiesto al premier e al presidente della Lombardia di collaborare. Devo però riconoscere che il quadro costituzionale non aiuta. Da quando nel 2000 il centrosinistra - rincorrendo anche allora i sondaggi - decise di modificare il Titolo V viviamo un caos istituzionale permanente. Anche per questo la riforma costituzionale del 2016 bocciata dal referendum risolveva questa contraddizione attraverso la clausola di supremazia. In tanti mi dicono: smetti di dirlo perché resti antipatico. Posso anche smettere di dirlo ma solo a condizione che gli altri intervengano. Perché una volta di più la verità può essere antipatica ma è la verità. Il populismo è simpatico ma crea disastri».

 

FONTANA E CONTE

Si è ventilata l' ipotesi di un governo di unità nazionale con lei d' accordo e il Pd l' ha attaccata.

«Trovo imbarazzante per loro che dal Pd abbiano passato ore a segnalare alle redazioni il mio sms ad Attilio Fontana come presunta pistola fumante di un patto per il governissimo. Conosco Fontana da quando eravamo sindaci insieme, lui a Varese io a Firenze. L' ho visto in tv provato come è ovvio che sia un uomo costretto a gestire una sfida del genere. E gli ho detto della mia vicinanza personale e istituzionale. Questo sarebbe il suggello del governo con la Lega? Dai, siamo seri».

MATTEO RENZI GIUSEPPE CONTE

 

Lei però non aveva escluso il governo istituzionale prima del coronavirus. Si riproporrà ad emergenza finita?

«Ad emergenza finita andremo da Conte con le nostre quattro proposte su «Italia Shock», giustizia giusta, modifica del reddito di cittadinanza ed elezione diretta del sindaco d' Italia, come avevamo concordato. E il premier valuterà. In ogni caso nessuno di noi intende fare un accordo per consentire a Salvini di votare tra otto mesi. Sarebbe una barzelletta. Coloro che ieri ci hanno attaccato su questa ipotesi sono gli stessi che avevano fatto ad agosto scorso - loro sì - un accordo con Salvini per andare a votare e, nei fatti, consegnargli pieni poteri. Per quello che ci riguarda si vota nel 2023» .

 

Ivan Scalfarotto voleva dimettersi perché non ha avuto la delega al Commercio estero.

«Ivan è persona seria e amico fraterno. Doveva occuparsi di export e investimenti esteri, poi Di Maio non ha rispettato l' accordo. In momenti normali per una cosa così ci si dimette. E Ivan aveva scelto di farlo. Gli sono grato perché ha accettato di rinviare alla fine della quarantena politica le sue decisioni. Oggi nessuno capirebbe la polemica sulle deleghe della Farnesina. Nel merito Ivan ha totalmente ragione e la sua professionalità è un valore aggiunto per l' Italia prima ancora che per l' Italia viva».

 

coronavirus

Si deve rinviare il referendum sul taglio dei parlamentari?

«Penso che alla luce del coronavirus si debba anticipare il decreto sul taglio delle tasse. Quel referendum peraltro non interessa nemmeno gli addetti ai lavori. Io mi preoccupo della crescita, non del populismo. E spero che nelle prossime ore si possano riaprire i teatri e i musei nelle città del Nord: un teatro che tira su il sipario nonostante tutto e tutti è la più grande forma di resistenza e resilienza. E dimostra che il Paese è vivo».

reparto di terapia intensiva all'ospedale di wuhan 2wuhan disinfestazione

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...