1. IMPRESSIONANTE È L’EGEMONIA CHE I ROTOCALCHI FEMMINILI ESERCITANO SULLA POLITICA 2. IERI IL GELATO DELLA MARIANNA MADIA SU “CHI”, OGGI IL SIRENETTO MATTEO SALVINI, NUDO, CRUDO E DEBITAMENTE INCRAVATTATO DI VERDE PADANO SULLA COPERTINA DI ‘’OGGI’’ 3. SORRISO E POSA DA SPACCIARE COME IRONICO ABBANDONO, BARBETTA RADA, CAPEZZOLINO E PELONE, PURE ASCELLARE, ECCOLO IL TURBO-PIACIONE PROPORSI COME OGGETTO DEL DESIDERIO NAZIONAL-POP, A RIEQUILIBRARE IL MARKETING DELL’ODIO CON LE BUFFONERIE 4. FELTRI: “UNO STRAZIO ESTETICO. UN TONFO ROVINOSO. DAI SALVINI, ADESSO RIVESTITI” 5. SALVINI COME MARINE LE PEN: A GENNAIO VEDE PUTIN. NASCE L’ASSE PADANO CON MOSCA

1. LA TRISTE E BRUTTA ITALIA DEI TURBO-PIACIONI.

Filippo Ceccarelli per "La Repubblica"

 

matteo salvini nudomatteo salvini nudo

Impressionante è l’egemonia che i rotocalchi femminili esercitano sulla politica, ed ecco quindi nudo, crudo e debitamente incravattato di verde padano sulla copertina di Oggi, il Sirenetto Salvini, ormai in fase di rapida e irreversibile folklorizzazione. A questo portano la finta vittoria e la fuga dalle urne: a proporsi come oggetto del desiderio, a riequilibrare il marketing dell’odio con le buffonerie. Sorriso e posa da spacciare come ironico abbandono, barbetta rada, capezzolino e pelone, pure ascellare. Notevole anche il messaggio via tweet: «costruirò un’alternativa a Renzi in tutta Italia». La triste e brutta Italia dei turbo-piacioni.

 

 

2 - DOPO LA FELPA, IL PETTO NUDO DAI SALVINI, ADESSO RIVESTITI

Vittorio Feltri per “il Giornale

 

Alcune settimane orsono, prima delle regionali in Emilia che hanno visto un'affermazione della Lega, in tono scherzoso raccomandai a Matteo Salvini di rinunciare, almeno nelle comparsate televisive, al suo look abituale piuttosto trasandato (maglioni, felpe, camicie sbottonate) e di adottare un abbigliamento tradizionale.

matteo salvini 3matteo salvini 3

 

Motivo: per strappare voti alle sciure della piccola, media e alta borghesia italiana, servono parole persuasive e dirette, ma è altresì utile avere una presenza rassicurante, la qual cosa si ottiene indossando abiti un po' diversi da quelli esibiti dai clandestini che sbarcano a Lampedusa.

 

Salvini in alcune circostanze si è attenuto al mio consiglio, apparendo sul video nei panni acconci al ruolo di leader intento a scalare il vertice del centrodestra. Mi ha fatto piacere constatare la buona volontà della nuova stella ex nordista e ora quasi nazionalista. Ma all'improvviso, come quelli che smettono di fumare un mese, poi ricominciano e raddoppiano il numero delle sigarette aspirate in precedenza, Salvini è ricaduto nella sciatteria peggio che prima. Un tonfo rovinoso per la sua immagine. Addirittura si è sbiottato davanti all'obbiettivo del reporter, e la fotografia che lo ritrae ignudo quale verme (dalla testa alla cintola) spicca sulla copertina di Oggi, rivista Rizzoli.

matteo salvini SILVIO BERLUSCONImatteo salvini SILVIO BERLUSCONI

 

Lo strazio estetico provocato dall'orrida istantanea è aggravato da una cravatta color verde padano con cui egli si è cinto il collo, forse per ricordare a tutti di essere ancora piazzato al timone del Carroccio. Immagino che i lettori dello storico periodico rimarranno basiti nell'osservare il villoso petto del politico emergente, e si domanderanno il perché di una simile scelta contrastante con i costumi d'ordinanza dei suoi colleghi, avversari o amici che siano.

 

Persino i grillini, a forza di frequentare il Palazzo, si sono convinti per spirito imitativo ad abbandonare i golfini da bancarella e i jeans d'importazione cinese (che portavano appena giunti a Roma) e si sono convertiti, assumendo l'aspetto di impiegatucci bancari. Salvini invece persiste, forse provocatoriamente, nei suoi atteggiamenti stravaganti, e non escludo che la sua tenacia anticonformistica alla lunga, e magari alla breve, paghi in termine di suffragi.

 

matteo salvini 1matteo salvini 1

Infatti una parte cospicua, e in crescita, della popolazione è talmente nauseata dagli inconcludenti politici di maniera che non mi stupirei se gradisse un leader pronto, per sottolineare le proprie diversità, a ostentare la peluria ascellare quasi che fosse un marchio di autenticità. D'altronde chiunque ricorda Benito Mussolini a torso nudo impegnato personalmente nella battaglia del grano.

 

Certi cinegiornali ripescati in archivio lo hanno immortalato mentre maneggiava non fasci littori, ma fasci di frumento. L'iniziativa del Duce, all'epoca, ebbe un successo notevole, tant'è che se ne discute ancora. Nel caso in cui Salvini desnudo dovesse mietere consensi nella stessa quantità del dittatore, ritirerei, scusandomi, ogni mio biasimo, dicendo che il fine giustifica i pazzi.

 

3 - SALVINI COME LE PEN: A GENNAIO VEDE PUTIN NASCE L’ASSE CON MOSCA

Rodolfo Sala per “la Repubblica

 

Un mese e mezzo fa gli era andata buca, ma l’appuntamento è solo rimandato. Agli inizi del prossimo anno, quando Matteo Salvini varcherà le porte del Cremlino per incontrare Vladimir Putin. Una visita alla quale il segretario della Lega attribuisce grande importanza, accreditandosi come il politico europeo — magari dopo Marine Le Pen — più gradito ai governanti dell’ex impero sovietico. Gli sherpa sono al lavoro da tempo, e per preparare l’incontro la settimana prossima uno stretto collaboratore del segretario — il suo portavoce Gianluca Savoini, che è anche presidente dell’associazione “Lombardia Russia — sarà a Mosca.

MARIANNA MADIA SU CHI CI SA FARE COL GELATOMARIANNA MADIA SU CHI CI SA FARE COL GELATO

 

Lo scorso ottobre, nella sua trasferta in Russia, Salvini aveva sperato fino all’ultimo in un faccia a faccia con Putin. Ma i troppi impegni del presidente della Federazione avevano fatto sfumare l’occasione.

 

I due si erano visti qualche giorno dopo a Milano. Il 17 ottobre, quando era impegnato al vertice Asem, Putin trovò il tempo di incontrare in via riservata, in un hotel a cinque stelle, il politico italiano che si sta spendendo come un ossesso contro l’embargo decretato alla Russia. E lì, in una saletta del Westin Palace, dal presidente della Federazione, è partito l’invito ufficiale a Salvini.

 

salvini balla con marine le pensalvini balla con marine le pen

I due si sono accordati per sottoscrivere un patto di ferro tra i rispettivi partiti, Russia unita, la formazione di Putin, e la Lega. Che impegnano i propri rappresentanti negli organismi internazionali in cui sono presenti — a cominciare dall’Osce, l’organizzazione per la sicurezza in Europa — a concordare ogni singola posizione. Primo obiettivo, lavorare in concerto per togliere le sanzioni.

 

Nell’attesa, i leghisti si danno da fare. Sul tema delle sanzioni, ci sono in agenda già due incontri: il primo a Padova, a metà di questo mese, l’altro a Milano, alla fine di gennaio. Ci sarà un folto gruppo di imprenditori italiani intenzionati a investire in Russia, o che con quel Paese intrattengono rapporti commerciali deteriorati proprio dalle sanzioni. E ad ascoltarli, due interessatissimi viceministri del governo russo.

marine le penmarine le pen

 

L’inedito asse tra ex secessionisti e l’ex capo del Kgb, corroborato lo scorso week end a Lione, al congresso del Front national — fa subito correre la mente ai finanziamenti che di recente Mosca ha fatto arrivare al partito di Marine Le Pen.

 

Insomma, magari anche il Carroccio a trazione salviniana potrà contare su un aiutino dai russi per rimpinguare le sue esigue casse. Ovviamente Salvini nega: «Il nostro è un rapporto politico, culturale e commerciale; facciamo gli interessi di esportatori italiani in crisi. Poi — aggiunge — se su alcuni progetti in Europa ci fosse sostegno anche economico della Russia, perché no? Finora, però, non si è visto neanche un euro».

 

marine le pen matteo salvinimarine le pen matteo salvini

Intanto “l’altro Matteo” annuncia la costituzione della rete politica da lanciare nel Centrosud. Una specie di “Lega sorella” formata dai “Comitati per Salvini”, ma chiusa ai riciclati di altri partiti: «Non vogliamo farci infiltrare ». Poi replica a Gasparri: «Non posso fare il leader del centrodestra perché porto l’orecchino? Deprimente dare giudizi in questo modo, l’orecchino non me lo tolgo, men che meno se me lo chiede Gasparri».

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO