L’INSOSTENIBILE NULLITA' DI RENZI IN EUROPA – IN LETTONIA RIBADISCE CHE PER L’ITALIA LA QUESTIONE DELLE QUOTE DI MIGRANTI È FONDAMENTALE – MA IN EUROPA L'HANNO TUTTI SFANCULATO

1.DAGONOTA

 

Al di là dei titoli sui giornali e dei proclami ai telegiornali, che cosa ha ottenuto dall’Europa Matteo Renzi sugli immigrati? Zero spaccato. Di “quote di migranti” da redistribuire si fa un gran parlare in Italia, ma all’estero, semplicemente, non esistono

 

renzi pansa conferenza stampa naufragiorenzi pansa conferenza stampa naufragio

 

2.LO SFOGO DI RENZI: INACCETTABILI I DUBBI DEI LEADER SUI MIGRANTI

Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera

 

Mentre l’Europa corregge il tiro sull’allargamento del suo modello ai Paesi che erano parte della Russia sovietica, ripensa il suo approccio di partenariato orientale, Matteo Renzi arriva in Lettonia guardando a Sud, alla battaglia di Roma su una politica di asilo per i rifugiati che sia realmente accettata nella maggior parte delle capitali del Vecchio continente. 


Nella cena dei capi di Stato e di governo, insieme alla Merkel e ad Hollande, ieri sera la concentrazione era tutta rivolta alla crisi ucraina, agli aiuti allo sviluppo che Bruxelles può ancora promettere a dei Paesi che sono geograficamente e politicamente indecisi se scegliere Mosca o la Ue, ma per Renzi l’occasione di confronto con i colleghi è servita anche a ribadire che per l’Italia in questo momento la questione più urgente è quella dei rifugiati e del piano che la Commissione europea ha proposto ai 28 membri dell’Unione. 

manifestazione a parigi   hollande e renzimanifestazione a parigi hollande e renzi


Negli ultimi giorni il capo del governo si è sfogato più volte con il suo staff, l’indecisione di Paesi come la Francia rischia di pregiudicare il progetto di quote definito a Bruxelles, cosa che per Palazzo Chigi sarebbe «inaccettabile». Secondo i collaboratori del premier, Renzi sarebbe così deciso nel difendere il piano europeo che introduce una politica condivisa per i richiedenti asilo da essere pronto a minacciare di far «saltare tutto» se a giugno, al Consiglio europeo, i Paesi contrari alle quote dovessero essere più di quelli che una decisione di questo tipo richiede. 


Per Renzi quello delle quote è un principio sacrosanto, che fa parte di un pacchetto complessivo che comprende tutto quello che la Ue sta facendo contro l’immigrazione clandestina. E’ pur vero che una decisione sarà presa a maggioranza qualificata, che su un tema come l’immigrazione non esiste diritto di veto, ma nel governo italiano la preoccupazione è non solo che prevalgano posizioni dal sapore populista, ma che anche Paesi che formalmente si dichiarano d’accordo, per esempio la Francia (Hollande ha in qualche modo corretto il primo ministro Valls due giorni fa) in concreto non facciano molto per far decollare il progetto. 

barconi strage migrantibarconi strage migranti


Insomma «Hollande deve darci una mano e fare la sua parte», è quello che si ascolta nella delegazione italiana, dove l’aiuto richiesto significa in primo luogo una mano a coagulare un consenso che sia ampiamente maggioritario quando ci sarà da prendere una decisione, a giugno. E anche se per Renzi è più importante che passi il principio generale, che venga accettata una reale e condivisa politica di asilo per i rifugiati a livello comunitario, i numeri che circolano non sono secondari. 


Ieri fonti della Commissione europea hanno reso noto che il meccanismo di redistribuzione dei rifugiati, che verrà proposto agli Stati membri, comprenderà i richiedenti asilo siriani ed eritrei, e gli Stati beneficiari dell’iniziativa saranno principalmente Grecia e Italia. Ma il numero complessivo di persone che si prevede di spostare dai due Stati che maggiormente fronteggiano gli arrivi di migranti sulle proprie coste sarà indicato solo nel corso della riunione del collegio dei commissari del 27 maggio, da cui si attende il via libera alla proposta legislativa.

 

immigrati barconi 5immigrati barconi 5

Attualmente, a seconda dei parametri e delle condizioni che potrebbero essere discussi e approvati, la forchetta oscilla fra 20 e 50 mila persone che dovrebbero essere distribuite fra i diversi Stati dell’Unione europea. Ovviamente si tratta di un punto molto delicato e politicamente molto sensibile. 


«Nelle prossime settimane vedremo se è tutta fuffa o se c’è qualcosa di concreto», ha detto Renzi due giorni fa, annunciando la decisione del governo italiano di ripescare il barcone che giace in fondo al mare, nel Canale di Sicilia, con un carico di morte — secondo le stime furono più di 800 — che provocò forse per la prima volta una reale indignazione internazionale. Un’operazione che potrebbe servire anche a combattere gli egoismi nazionali di molte capitali europee. 

immigrati barconi 4immigrati barconi 4RENZI ALFANORENZI ALFANO

 

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...