aboubakar soumahoro angelo bonelli

“ANGELO, MA CHE CAVOLO HAI COMBINATO?” – IL POVERO BONELLI NON SI DÀ PACE PER AVER CANDIDATO ABOUBAKAR SOUMAHORO, PORTAVOCE DEI BRACCIANTI E DEI DISEREDATI CON COMPAGNA E SUOCERA CHE PAGANO AL NERO I LAVORATORI: “HO COMMESSO QUESTA LEGGEREZZA” – LA PASSIONE PER ABITI E BORSE GRIFFATE DI LILIANE MUREKATETE, CHE A LATINA SI È GUADAGNATA IL SOPRANNOME DI LADY GUCCI…

Goffredo Buccini per il “Corriere della Sera”

 

GIOBBE COVATTA ABOUBAKAR SOUMAHORO ANGELO BONELLI

Da qualche notte, sospira e non ci dorme. Del resto, sua moglie Chiara, una militante trentina tosta che ci crede fino in fondo, lo rimprovera a ogni sorso del caffè mattutino: «Ma che cavolo hai combinato, Angelo?».

 

Già, ci si può intossicare una felice vita politica e familiare per uno sbaglio? Lui, Angelo Bonelli, uno che ci crede perfino più di lei (sul profilo di Wikipedia ha scritto «attivista»), proprio non si dà pace: «Ho commesso questa leggerezza», mormora agli amici, sfogandosi solo con chi gli sta vicino perché, no, in pubblico non vorrebbe proprio comparire, comprendetelo.

 

liliane murekatete con borse louis vuitton

La «leggerezza» ha le espressioni cangianti e l'eloquio fluviale dell'ultimo eroe della sinistra radicale: Aboubakar Soumahoro, il talentuoso ivoriano che s' è imposto all'attenzione dell'Italia come portavoce dei braccianti e dei migranti diseredati e, con questa etichetta, è riuscito prima a farsi venerare dai talk show televisivi e poi a farsi eleggere deputato nella lista Alleanza Verdi e Sinistra, entrando a Montecitorio con gli stivali sporchi del lavoro nei campi («piedi nel fango della realtà e spirito nel cielo della speranza», ha spiegato su Facebook, con tanto di foto a pugno chiuso).

 

aboubakar soumahoro 5

Insomma, vagli a dar torto, ad Angelo. Imbarcare un simile fuoriclasse (in tandem con Ilaria Cucchi) sul fragile battello condotto assieme a Nicola Fratoianni verso le elezioni del 25 settembre gli pareva un'apoteosi benedetta dal sol dell'avvenire o dal sole che ride, vedete voi. Il 10 agosto, quando ne annunciò la candidatura, si commosse persino: «Sono molto emozionato nel dirvi che Aboubakar Soumahoro ha accettato di presentarsi con noi: è una figura importante, un attivista che difende da vent' anni gli Invisibili».

 

Tutto giusto, tutto vero. Non fosse che per quei fastidiosi dettagli saltati fuori dalle campagne del Basso Lazio, tra Latina e Sezze, noti già da molti anni ma diventati di stringente attualità ora che Soumahoro è un politico eletto e dunque ha rilievo pubblico ciò che prima era solo privato: la sua compagna Liliane e la suocera Marie Terese appaiono dominanti dentro una cooperativa, la Karibu (con la cognata Aline nel collegato consorzio Aid).

 

LILIANA MUREKATETE MOGLIE DI SOUMAHORO

Su questo magma societario e contabile indaga la Procura pontina, tra croniche storiacce di pagamenti mancati ai cooperanti e cicliche rivolte dei profughi per le indecenti condizioni dell'accoglienza, dalla qualità del cibo alle camerate gelide e sovraffollate. Posti dove «non avrei messo manco i cani», secondo l'ex senatrice Elena Fattori di Sinistra italiana dopo un sopralluogo.

 

Soumahoro non c'entra nulla con Karibu ed è entrato nella vita di Liliane solo nel 2018: dunque non è indagato e evidentemente non lo sarà. Però è un po' come se un guardacaccia mangiasse, politicamente parlando, selvaggina di frodo. Attenzione: sul piano giudiziario la massima cautela è d'obbligo verso Marie Terese, Liliane e Aline, siamo alle indagini preliminari.

 

Aboubakar Soumahoro e Angelo Bonelli alla Camera

Ma le tante voci di protesta dei ragazzi venuti fuori imprecando dai centri Karibu non sono un bel viatico per una vita da neodeputato degli oppressi. E non aiutano le foto da vamp di Liliane, tra borse e occhiali di lusso in hotel pluristellati, che fanno capolino perfino dai profili social della Karibu.

 

Non aiutano i suoi rimandi continui a marchi di alta moda, che le hanno guadagnato a Latina il nomignolo di Lady Gucci. È questo il punto cruciale. Sicché il grande freddo cala nella gauche , s' insinua nell'anima dei due leader che hanno messo in lista chi si presentava come una specie di nuovo Di Vittorio. Fratoianni, formazione comunista, verga un'austera nota dei rossoverdi in cui ribadisce rispetto e vicinanza a Soumahoro e alla «sua storia» ma riconosce «il rilievo politico dei fatti contestati» per chi come lui «riveste un ruolo pubblico», chiedendogli un incontro di chiarimento. Fuori dal gergo da comitato centrale, lo sconcerto è palese.

 

liliane murekatete con borse louis vuitton

Bonelli, cultura movimentista, è più incline all'emozione, che filtra come l'acqua piovana nelle camerate della cooperativa Karibu. Il primo «momento di tensione» con Aboubakar «nasce a metà settembre», quando Fanpage racconta un'altra storia che, stavolta sì, lo coinvolge direttamente ma è tutta da dimostrare e riguarda l'utilizzo degli euro delle raccolte fondi promosse dalla Lega Braccianti (la creatura sindacale da lui creata) per il sostegno ai bisognosi.

 

Gli dicono: «Devi chiarire, gira tutto sui social». Lui replica: «Ho messo tutto in mano agli avvocati» e non spiega più nulla ai suoi compagni. Quando la grana Karibu esplode, smette anche di rispondere alle loro telefonate. Ma il momento più amaro arriva quando nelle ultime interviste l'irrequieto Aboubakar vagheggia «una nuova casa politica», dicendo «basta con questa sinistra senza identità» e strizzando l'occhio al bacino di Salvini, partite Iva e imprese piccole e medie.

aboubakar soumahoro 12

 

«Ma come? Non solo ci deve delle risposte, non solo gli abbiamo dato un seggio blindato, adesso pensa al millesimo partito personale?». E dunque, avanti così, con un'altra bandiera bruciata nel falò mitologico della sinistra radicale. E con un altro corpo a corpo con l'insonnia per Angelo, rimuginando su quando parlava di sé, Fratoianni, Soumahoro e la Cucchi come di una «bellissima famiglia allargata». Col buio certi ricordi bruciano. Perché è molto facile fare i superiori su ogni cosa di giorno, ma di notte, diceva Hemingway, è tutta un'altra faccenda.

MARIE THERESE MUKAMITSINDO SUOCERA DI SOUMAHORO CON ROMANO PRODIaboubakar soumahoroMARIE TERESE MUKAMITSINDO MOGLIE DI SOUMAHOROsoumahoroSoumahoro al porto di cataniaSoumahoro sale sulla humanity 1aboubakar soumahoro elisabetta piccolottiABOUBAKAR SOUMAHORO 9L'indagine dei carabinieri sui minorenni sfruttati e discriminati nelle coop della moglie di Aboubakar soumahoroMARIE THERESE MUKAMITSINDO SUOCERA DI SOUMAHORO CON PIERFRANCESCO MAJORINOgli stivali di aboubakar soumahoro SOUMAHORO LILIANE MUREKATETE SUOCERA DI SOUMAHORO

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...