berlusconi carfagna

“CHI NON VUOLE SALVINI PUÒ ANDARSENE” - BERLUSCONI MANDA UN ULTIMATUM AI FORZISTI SCONTENTI PER L’ALLEANZA CON LA LEGA - IL PRIMO DESTINATARIO DEL MESSAGGIO È MARA CARFAGNA MA SONO PIÙ DI DIECI I FORZISTI AL SENATO CHE POTREBBERO PASSARE CON RENZI - ANCHE SALVINI SERRA I RANGHI: RIPETE COME UN MANTRA CHE I TRASFORMISTI SARANNO ACCUSATI DI TRADIMENTO…

Emilio Pucci per “il Messaggero”

 

BERLUSCONI CARFAGNA GELMINI

«La linea è chiara. Chi non è venuto in piazza si schiarisca le idee e si adegui. Tutti quelli che non condividono la posizione comune con la Lega e con Fratelli d'Italia possono anche uscire». Il giorno dopo la manifestazione di piazza San Giovanni a Roma Silvio Berlusconi è ancora più irritato.

 

Con i fedelissimi non ne fa un mistero: «Basta tentennamenti, basta con il dire che FI è l'anello debole della coalizione. Chi non la pensa come me, Giorgia e Matteo è fuori». Renzi ha buon gioco a cercare di spaccare il partito forzista. Sono diversi i fronti sui quali sta lavorando il senatore di Firenze, avvalendosi dicono i suoi della regia di Gianni Letta dietro le quinte.

 

BERLUSCONI MELONI SALVINI

Il primo obiettivo è la Carfagna. «Non verrà ora ma nei prossimi mesi giocherà di sponda con noi per far rinascere i moderati in Italia», assicura un renziano. Ma ieri è arrivata la netta risposta della vicepresidente della Camera: «Non siamo ha scritto in una nota - in cerca di nuovi approdi né di nuovi padroni».

 

Tuttavia la campagna acquisti dell'ex segretario dem è soprattutto a palazzo Madama dove i voti aggiuntivi alla maggioranza potrebbero servire eccome. I nomi attenzionati sono, tra gli altri, quelli del veneto Causin, dei senatori Dal Mas e Berardi, della senatrice Masini, del senatore eletto all'estero Fantetti.

 

SALVINI BERLUSCONI OSHO

Sono più di dieci in realtà gli esponenti azzurri al Senato che potrebbero staccarsi. Non si tratta, nella maggior parte dei casi, di forzisti di lunga data, ma di figure provenienti da altre esperienze come la Margherita o rappresentanti della società civile. Insomma la Consatti potrebbe non essere l'unica a divorziare con il partito del Cavaliere.

 

EFFETTO PREMIER

Tuttavia alcuni dei malpancisti guardano soprattutto al premier Conte. Potrebbero puntellare la sua azione, magari seguirlo in futuro. Dipenderà da come si muoverà il presidente del Consiglio, dalla partita sulla legge elettorale, ma è chiaro che lo scopo dei moderati azzurri è quello di evitare di finire nella pancia salviniana.

 

Nella terra di mezzo c'è per esempio il toscano Mallegni (i suoi detrattori dicono che stia lavorando per essere candidato alla presidenza della Regione Toscana) che contesta la strategia sovranista e altri azzurri che provengono dal Sud. La Sicilia potrebbe essere terra di conquista del leader di Italia viva: si racconta di contatti con ex politici e amministratori locali vicini a Miccichè.

 

maurizio lupi ai funerali di paolo bonaiuti 2

Fibrillazione anche al gruppo di FI alla Camera: Renzi avrebbe chiesto alla Polverini di aspettare per entrare in Iv mentre Rotondi è al lavoro, invece, per sostenere direttamente Conte. Un big di FI sussurra che i possibili transfughi al Senato potrebbero usufruire del simbolo dell'Udc per formare un gruppo autonomo. La realtà, però, è che i numeri ancora non ci sono e comunque non si manifesteranno prima della manovra, anche se i promotori dell'operazione «mai con Salvini» vorrebbero accelerare e far pesare il proprio voto in concomitanza della legge di bilancio. «La verità dice un senatore di FI è che molti si sono rassegnati, la Lega candiderà una decina di nomi del Cavaliere ma tanti altri si stanno muovendo in altre direzioni».

 

PUGNO DI FERRO

giorgia meloni al quirinale per le consultazioni 2

Ma non è solo Berlusconi a voler utilizzare il pugno di ferro. Anche il Capitano con i suoi ripete come un mantra che i trasformisti saranno accusati di tradimento. Ma l'ex ministro dell'Interno ha aperto pure ad ex Ncd come Lupi e soprattutto sul territorio a diversi esponenti magari dotati di pacchetti di voti - provenienti da esperienze diverse da quelle del Carroccio. La strategia intanto è quella di accreditarsi sia dal punto di vista internazionale (sono ripresi i contatti con diversi leader di Paesi Ue) sia sul fronte economico. Inoltre la Lega ha ripreso a dialogare con alcuni M5S al Senato che nelle scorse settimane si erano opposti al matrimonio tra i pentastellati e il Pd.

 

Si aspettano le elezioni in Umbria per preparare con liste nuove già il campo per le prossime politiche. «Sfonderemo il 40%», il refrain. Le regole di ingaggio nel centrodestra sono scritte: il partito che avrà più voti disegnerà il premier. Ora si punta a fare opposizione dura. In primis a Renzi («Ha gettato la maschera, l'inciucio è per eleggere il Capo dello Stato», l'attacco della Meloni) e al premier Conte (mercoledì l'affondo sul caso Russiagate).

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"