mattarella cacciari

“CHIEDERE IL MATTARELLA BIS SAREBBE COME ANDARE DAL NOTAIO A CERTIFICARE CHE SIAMO UN PAESE CADAVERE” - CACCIARI A RUOTA LIBERA: “DRAGHI? MEGLIO CHE RESTI A GUIDARE IL GOVERNO. MARTA CARTABIA SAREBBE UN'OTTIMA SOLUZIONE PER IL COLLE – HO FATTO LA TERZA DOSE MA L’OBBLIGO VACCINALE PER GLI OVER 50 E’ SBAGLIATO" - LE ACCUSE A DRAGHI E IL MODELLO SPAGNA "PER IMPARARE A CONVIVERE CON LA MALATTIA SAPENDO CHE…"

Paolo Griseri per "la Stampa"

 

CACCIARI

Professore come sta? Effetti collaterali della terza dose?

«Sto bene, sto bene. Ma non è questo il punto. La mia salute non è argomento di discussione».

 

Qual è il punto?

«Il punto è l'irrazionalità di questa situazione. La gente non vuole capire che questa idolatria della terza dose è infondata»."

 

Lei l'ha appena fatta la terza dose..

«Certo che l'ho fatta. Io rispetto le leggi».

I no vax si sono arrabbiati con lei. Si sente un voltagabbana?

«Ma io non sono contro il vaccino. Sono contro questo modo di imporlo, sono contro l'obbligo a chi ha più di 50 anni. Ci sarà un motivo se siamo l'unico Paese al mondo ad imporre l'obbligo vaccinale?».

 

E se sbagliassero gli altri?

ugo zampetti sergio mattarella 1

«Guardi i numeri degli altri. Sono peggiori dei nostri? O sono come i nostri? E allora se dopo gli obblighi in più che ci siamo imposti in questi mesi i dati ci mettono sullo stesso piano degli altri questo vuol dire che forse quegli obblighi non erano necessari».

 

Che cosa non la convince dell'obbligo alla terza dose?

«Io non sono un esperto. Mi affido agli scienziati come il professor Mariano Bizzarri che mettono in guardia dai possibili effetti collaterali della terza dose. Gli inviti alla prudenza vengono anche dall'interno del Cts e da migliaia di scienziati europei. E ci sono segnali di un aumento di ricoveri in terapia intensiva di pazienti con la terza dose».

 

Veramente in terapia intensiva finiscono in gran parte i non vaccinati. Il che, tra l'altro, dimostra che il vaccino qualche effetto ce l'ha...

«Oh, ma come lo devo dire che io non sono contro il vaccino?»

 

MASSIMO CACCIARI

Sa, sembrava..

«Criticare l'obbligo vaccinale non vuol dire essere contro i vaccini, ma mettere in discussione il modo con cui vengono imposti dalla politica. Se uno critica il codice della strada non per questo è contrario alle automobili no?».

 

Lei pensa che la terza dose sia pericolosa?

«Penso che dobbiamo essere prudenti. Lo so anch' io che il vaccino protegge in parte dall'infezione e riduce la gravità della malattia. Ma si stanno registrando ricoveri in terapia intensiva di persone che sono vaccinate con la terza dose. E sono in aumento. Per questo non avrei imposto l'obbligo vaccinale».

 

marta cartabia atreju

Negli anni Sessanta, quando arrivò il vaccino contro la poliomielite, tutti fummo obbligati a vaccinarci e non si aprì alcun dibattito di alti principi sulla libertà dell'individuo. Come mai?

«Sempre, quando arriva una vaccinazione obbligatoria, quel dibattito si apre. Può avere una risonanza maggiore o minore ma in queste situazioni la discussione è inevitabile». Una discussione un po' accesa, non le pare?

«Siamo finiti in una situazione ingovernabile. Ci sono atteggiamenti irrazionali dall'una e dall'altra parte».

 

Beh, lasci dire, il suo compagno di strada Ugo Mattei non pare un esempio di moderazione..

«Mattei partecipa insieme ad altri all'attività del nostro centro DuPre, Dubbio e Precauzione, che prende posizione con comunicati dai toni moderati in cui esprime dei dubbi e non cavalca atteggiamenti estremi».

draghi cacciari

 

Ma il Mattei del vostro comitato è lo stesso che poi va nelle piazze a paragonare Draghi a Mussolini e i No vax ai partigiani?

«Quel che Mattei dice nelle piazze è frutto delle iniziative politiche sue e di altri che fanno parte del suo gruppo».

 

Lei condivide le sue affermazioni?

«Non condivido affatto queste posizioni di Mattei. Quello è un suo punto di vista politico. Con noi Mattei partecipa a un comitato scientifico che esprime analisi basate su dati scientifici».

 

Che cosa vi accomuna dunque?

«Condividiamo il giudizio fortemente negativo sulla politica sanitaria che sta mettendo in campo il governo italiano istituendo un obbligo di cui non c'è bisogno».

 

Non ha il diritto il governo di imporre l'obbligo?

cacciari draghi 19

«Certo che ha il diritto. Lo prevede la legge, lo confermano le sentenze della Corte Costituzionale. Ma noi riteniamo che quell'obbligo sia sbagliato. Anzi che sia contro il principio di precauzione. C'è precauzione a far vaccinare tutti i bambini? L'Oms ha dei dubbi. Le pare scientifico che un vaccino vada bene urbi et orbi? Che si coinvolgano poco o per nulla i medici di base? Che il vaccino sia un idolo da somministrare a tutti indistintamente? E poi basta con le affermazioni false da parte del presidente del Consiglio».

 

Quali affermazioni false?

«Non è vero che il problema nasce dai non vaccinati. Il virus circola anche attraverso i vaccinati. Perché negarlo? Perché dire cose non vere? So bene che il vaccino riduce la circolazione, ma non la annulla. Dire il contrario è una falsità. E soprattutto ci vogliono spiegare in quale momento torneremo alla normalità visto che anche con il 90 per cento di vaccinati dobbiamo considerarci in emergenza?».

cacciari 29

 

Forse quando non circolerà più il virus?

«Ah sì? Così rimarremo in emergenza fino a quando ci sarà anche un solo positivo? Bella prospettiva».

 

Che cosa bisognerebbe fare invece secondo lei?

«Si dovrebbe affrontare la situazione non come un'emergenza, ma con più pragmatismo. Come sta facendo la Spagna. Imparare a convivere con la malattia sapendo che i suoi effetti sono meno gravi di un anno fa, come dimostrano i dati dei ricoveri in terapia intensiva. Invece si continua con questo atteggiamento emergenziale e dannoso».

 

E secondo lei qual è il motivo? Che cosa ci sta dietro? Se si sostiene che la politica persegue questa linea con pervicacia bisogna spiegare il perché. Un complotto, un secondo fine?

ugo mattei 2

«Ma quale complotto? Per organizzare i complotti bisogna essere forti, governare le situazioni. Quando la politica è debole invece si rifugia nell'emergenza. Il Covid è una grande nuvola che compatta tutti. E che nasconde l'incapacità dei partiti ad affrontare le questioni economiche, a pianificare l'uscita dalla crisi. L'emergenza Covid, gestita come accade da noi, unico Paese europeo a farlo, è un grande ombrello che copre tutti i problemi».

 

Tra poche settimane non sarà più così. Superato il giro di boa dell'elezione del presidente della Repubblica, i problemi saranno di nuovo tutti lì sul tavolo del governo. Lei che cosa si augura?

Cacciari

«Intanto dobbiamo sapere che nei prossimi mesi la situazione diventerà molto difficile. Dovremo rispettare gli impegni presi con l'Europa per avere i fondi del Pnrr, dovremo farlo in una situazione in cui l'inflazione cresce e mangia il potere d'acquisto dei lavoratori dipendenti che hanno un reddito fisso. Creando una situazione sociale molto tesa. Mi auguro, ma confesso di avere poche speranze, che in vista di questa situazione i partiti escano dal loro torpore e abbiano un'alzata d'ingegno. Che trovino un nome per la presidenza della Repubblica che sia di garanzia in un momento tanto complicato».

 

Lei ha un'idea?

«Penso che Marta Cartabia sarebbe un'ottima soluzione che potrebbe unire le forze».

Non Draghi?

ugo mattei 1

«Penso che Draghi dovrebbe rimanere dov' è oggi a guidare il governo con un presidente di garanzia com' è oggi Mattarella».

Non crede a un Mattarella bis?

«È molto difficile superare i no chiari che Mattarella ha detto in queste settimane. E poi, diciamolo, sarebbe una minestra riscaldata. Oltretutto sembrerebbe una ripetizione del prolungamento deciso per Napolitano. Chiedere il Mattarella bis sarebbe come andare dal notaio a certificare che siamo un Paese cadavere».

massimo cacciari accordi e disaccordi 2carlo freccero e ugo matteimatteo bassetti ugo mattei piazzapulitaugo mattei a piazzapulitamassimo cacciari accordi e disaccordi 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...