gianluigi paragone alessandro di battista

“DIBBA”, VUOI USCIRE ANCHE TU DAL MOVIMENTO CINQUESTELLE? - DI BATTISTA CORRE IN SOCCORSO DELL’ESPULSO PARAGONE: “È INFINITAMENTE PIÙ GRILLINO DI TANTI CHE SI PROFESSANO TALI. VI ESORTO A LEGGERE QUEL CHE DICE E A TROVARE DIFFERENZE CON QUEL CHE DICEVO IO NELL’ULTIMA CAMPAGNA ELETTORALE, QUELLA DEL 33%” - LE CRITICHE A PARAGONE DI SIBILIA E MORRA: “SE TI FAI ESPELLERE E DEFINISCI I TUOI VECCHI AMICI E COMPAGNI IL “NULLA”, NON FAI ONORE ANCHE AL TUO RECENTE PASSATO…”

Franco Stefanoni per www.corriere.it

 

di battista paragone

Alessandro Di Battista, tra i leader del M5S rimasto fuori da cariche elettive ma considerato il rappresentate della componente più movimentista dei Cinque Stelle, è sceso in campo a sostegno di Gianluigi Paragone, espulso ieri dai probiviri del M5S. «Gianluigi è infinitamente più grillino di tanti che si professano tali.», scrive in un post su Facebook Di Battista, anche se non dal suo profilo personale ma rispondendo a una attivista, «non c’è mai stata una volta che non fossi d’accordo con lui. Vi esorto a leggere quel che dice e a trovare differenze con quel che dicevo io nell’ultima campagna elettorale che ho fatto. Quella da non candidato, quella del 33%».

 

GIANLUIGI PARAGONE E ALESSANDRO DI BATTISTA

L’allontanamento del senatore da parte dei probiviri dei Cinque stelle è stato motivato per il fatto di non aver votato da parte del parlamentare la legge di Bilancio, di essersi astenuto in occasione del voto sulle dichiarazioni del premier Giuseppe Conte e di aver violato in generale gli accordi presi al momento della sua candidatura al Senato nelle liste M5S. La scelta di campo di Di Battista apre un nuovo capitolo nelle tensioni all’interno del Movimento. Soltanto a fine novembre, lui e il leader politico nonché ministro Luigi Di Maio avevano cercato di riavvicinare le proprie posizioni dopo una fase di allontanamento.

 

IL RINGRAZIAMENTO

nicola morra foto di bacco (1)

Paragone ha poi risposto alle parole di Di Battista: «Ringrazio Alessandro Di Battista per le belle parole che ha usato per me, in mia difesa. Ale rappresenta quell’idea di azione e di intransigenza che mi hanno portato a conoscere il Movimento: stop allo strapotere finanziario, stop con l’Europa di Bruxelles, stop con il sistema delle porte girevoli, lotta a difesa dei veri deboli, stop alle liberalizzazioni che accomunano Lega e Pd. Io quel programma lo difendo perché con quel programma sono stato eletto. Ale lo sa».

 

SIBILIA: «SPETTACOLO PATETICO»

Nel frattempo, altri nel M5S si scagliano contro Paragone. Il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia, in un post pubblicato sulla pagina Facebook, scrive per esempio: «Chi ha votato contro la manovra 2020 ha votato contro il Reddito di Cittadinanza, quota 100, lo stop all’aumento dell’Iva e i fondi ai Vigili del fuoco. Paragone è stato espulso dal M5S per aver votato contro queste misure, allo stesso modo dei tre senatori che sono passati dal M5S alla Lega. Un conto sono le critiche costruttive, altra cosa è il sabotaggio.

carlo sibilia

 

Senza tralasciare il caso recente di un ormai ex ministro che non restituiva lo stipendio ed è poi passato al Gruppo Misto. Insomma, mica ha mollato la poltrona da parlamentare. È ora di porre fine a questo spettacolo patetico ai danni dei cittadini italiani e sono sorpreso che ci sia anche qualcuno che difende questi personaggi». «A cosa serve tutto ciò? A fare un favore alla Lega? A Berlusconi? Alla Meloni? Per coltivare un proprio elettorato in occasione di una nuova tornata elettorale?».

 

MORRA: «NON TI FA ONORE»

di battista di maio

Anche Nicola Morra, senatore M5S e presidente della commissione Antimafia, rivolgendosi via Facebook a Paragone, scrive: «Gianluigi, certamente stiamo operando scelte non sempre lucide, non sempre felici. Certamente non siamo quelli del 4 marzo 2018, esattamente come non siamo più quelli del 4 ottobre 2009 o del 25 febbraio 2013.

 

Ma se ci definisci il “nulla”, come si legge, perché rimanevi nel “nulla” prima di essere espulso? Abbiamo tanti, tanti problemi, e sapessi quanta xxxxx abbiamo dovuto ingoiare, ho dovuto ingoiare, in questi anni. Se però vuoi essere parte di un gruppo, devi anche accettare le decisioni che ti vedono contrario, operando al fine di convincere gli altri degli errori che si vanno facendo».

 

«Certo, fin quando la tua soggettività, la tua coscienza, te lo consentono. Ma allora te ne vai da te, reputando che si sia conclusa un’esperienza di condivisione, di fratellanza. Se ti fai espellere e definisci i tuoi vecchi amici e compagni il “nulla”, non fai onore anche al tuo recente passato, alla tua intelligenza, a milioni di persone che quanto te, e forse ben più di te, c’hanno creduto e ci credono ancora. Ti rispetto, ma le parole hanno un senso».

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO