bruno tabacci

“DOBBIAMO DIRE MESSA CON I FRATI CHE CI SONO” – IL VOLTO DEL DECADIMENTO DELLA CLASSE POLITICA ITALIANA E' BEN RAPPRESENTATO DA BRUNO TABACCI. UN POLITICO PER TUTTE LE MEZZESTAGIONI CHE CONTE HA ARRUOLATO COME “PASTORE” PER CERCARE PECORELLE “RESPONSABILI”: “CREDO CHE PUNTELLARE LA MAGGIORANZA SIA POSSIBILE, ANCHE SE SERVE UN VENTAGLIO DI FORZE PIÙ AMPIO. IL RIMPASTINO NON BASTA. PERÒ NON C'È ALTERNATIVA A CONTE” – “IPOTESI GOVERNISSIMO? UNA SCIOCCHEZZA TOTALE. DRAGHI? IL SUO NOME NON È SUL TAVOLO: È UNA BUFALA DI RENZI…”

Fabrizio Roncone per "il Corriere della Sera"

 

BRUNO TABACCI

Bruno Tabacci: parlargli fa parte del gioco. A quest' ora, di solito, risale via Uffici del Vicario con lo sciarpone stretto al collo, lo zuccotto nero, nero come il cappotto, e la sua aria curiale, pallida, da democristiano di provincia. Tabacci cerca pecorelle «responsabili». «Portamene più che puoi - lo ha implorato Giuseppe Conte -. Possibilmente, prima di mercoledì».

 

Tabacci finora ne ha trovate 13 alla Camera (ma per formare un gruppo autonomo di sostegno al premier ne servono almeno 20) e poche, ancora troppo poche al Senato, dove i numeri della maggioranza - come sappiamo - sono assai incerti.

 

La ricerca di «responsabili» affidata a quest' uomo di 74 anni - serio, puntiglioso, stimato fondatore di numerosi partitelli dopo essere sopravvissuto alla scomparsa della Balena bianca (ogni tanto fa bene all'umore citare Giampaolo Pansa) - può apparire meno mortificante e invece dev'essere chiaro che anche lui sta cercando gentiluomini del tipo Razzi o Scilipoti: Tabacci va in giro a blandire, promettere, convincere, s' è appassionato alla causa che l'ha riportato sui giornali ed è quindi instancabile, è mattiniero fino al sadismo, un breve rosario ed esce dalla sua abitazione romana.

giuseppe conte esce dal quirinale

 

Però quelli di Sky, in appostamento da ore, sono ormai rassegnati, dicono che questa mattina non si farà vedere. È sabato, e sebbene siano ore drammatiche e decisive, lui il sabato risale a Milano (è strepitosa questa cosa dei parlamentari che, cascasse il governo, e sta cascando, il weekend loro devono passarselo in territorio familiare).

 

Comunque Tabacci continua a lavorare al telefono. Per trovarlo libero devono passare venti minuti. Poi ecco la sua voce velata. «E sì, certo: stiamo lavorando per allargare la maggioranza. Naturalmente, non mi sfugge che i tempi sono ormai stretti».

 

Mercoledì, o giovedì, al Senato, si voterà la relazione sulla Giustizia del ministro Bonafede. Un passaggio che rischia d'essere fatale.

«Poiché la materia è molto delicata, io penso che sia anche compito del ministro trovare un linguaggio... adeguato, condivisibile. Poi, sa...».

BRUNO TABACCI SOGNA LA CAMPANELLA DA MATTEO RENZI

Continui.

«Senta, è semplice: se il governo non si rafforza, il voto è inevitabile».

 

Ma lei sta lavorando perché questo non accada.

«Io credo che puntellare la maggioranza sia possibile, anche se, ovviamente, serve un ventaglio di forze più ampio. Il rimpastino non basta. Però sia chiaro: non c'è alternativa al nome di Conte».

 

Lei immagina un terzo governo Conte.

«Io leggo la politica per come l'ho imparata».

Lo immagina o no?

«Certo. E Conte, aggiungo, è l'unico punto di equilibrio possibile che abbiamo in questa legislatura. I 5 Stelle tengono solo attorno al suo nome. Li puoi far rimanere compatti solo se gli dici: facciamo una cosa nuova, ma la facciamo con Conte che resta premier. Insomma: dobbiamo dire messa con i frati che ci sono».

 

E Italia viva?

STALIN TABACCI

«Ho la forte sensazione che qualcuno di loro abbia posizioni meno ostili, diciamo più concilianti del loro capo, poi ci sono anche pezzi liberal-democratici di FI e... Un governo, volendo, si mette su».

 

Ipotesi governissimo, invece?

«Una sciocchezza totale».

Continui.

«No, scusi: con chi lo facciamo? Con la Meloni, che spara bordate ogni minuto? Oppure con Salvini? No, escluso. Ed escluda, mi creda, pure l'ipotesi Draghi».

Perché? 

«Perché il nome di Draghi non è sul tavolo: è una bufala di Renzi».

 

Ciriaco De Mita

La metafora dei frati grillini con cui è necessario dire messa appare davvero efficace. E non casuale: Tabacci si iscrive infatti alla Dc nel 1964, facevano le riunioni del direttivo nella sagrestia della parrocchia di Quistello, Mantova, sotto lo sguardo del parroco, don Enea, un prete all'antica, con la tonaca e una bella sparata di bottoni come non se ne vedono più, da quando il clero marcia in clergyman e maglione. Quando ci fu la battaglia sul divorzio, naturalmente, Tabacci era contro. Un personaggione.

 

Molti attuali cronisti politici andavano alle elementari mentre lui sceglieva la corrente di sinistra della dicì: prima accanto a Giovanni Marcora, poi a Giovanni Goria. Di entrambi guidò l'ufficio studi nei ministeri economici di cui erano titolari. Lo notò quel fuoriclasse di Ciriaco De Mita, che lo volle governatore della Lombardia a soli 41 anni, nel 1987.

 

MAGI DELLA VEDOVA TABACCI BONINO

Poi vari consigli di amministrazione, e parlamentare per quattro legislature, perlopiù con l'Udc; assessore a Milano negli anni di Pisapia; quindi entra, ufficiosamente, in orbita Pd; un giorno getta un salvagente ai radicali di Emma Bonino e il suo nome diventa, per ore, di tendenza su Twitter.

 

In Transatlantico, a Montecitorio, diventa però leggenda assoluta - «Hai capito? L'integerrimo Bruno è anche un bel mandrillo» - quando la stampa rosa scopre che un'affascinante immobiliarista romana, sua ex fiamma, aveva celato al Fisco 1.243 appartamenti per un'evasione stimata di 2 miliardi. Lui: «La signora era una bella donna e io non ero il suo commercialista». Un gigante.

draghi e mattarella by oshoDraghi

TABACCI MANGIA LA BANANAbruno tabacciCIRIACO DE MITAtabacci

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO