giovanbattista fazzolari giorgia meloni

“DOVETE CHIEDERLO A FAZZOLARI” - TUTTO PASSA DAL “GIANNI LETTA DELLA MELONI” CHE COME DAGO-RIVELATO E’ FINITO NEL MIRINO DI IMPRENDITORI, MAGNAGER E LECCACULI VARI E AVARIATI CHE SMANIANO DI INCONTRARLO PER SALTARE SUL CARRO DELLA DUCETTA – POTREBBE RICOPRIRE IL RUOLO DI SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO. DICONO CHE LA MELONI LO CONSIDERI “LA PERSONA PIÙ INTELLIGENTE CHE ABBIA MAI CONOSCIUTO”… - DAGOREPORT

DAGOREPORT – IL GIANNI LETTA DELLA MELONI

https://m.dagospia.com/chi-e-giovanbattista-fazzolari-il-gianni-letta-della-meloni-e-subito-finito-nel-mirino-di-327026

 

 

Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”

 

GIORGIA MELONI GIOVANBATTISTA FAZZOLARI

«Me l'ha detto Fazzolari», al punto massimo raggiunto dalla destra italiana nella sua storia elettorale, nel momento in cui il centrodestra a trazione Fratelli d'Italia si avvicina a piccoli passi verso le stanze dei bottoni, è diventata la frase più gettonata di chi sta per prendere un biglietto di sola andata da dove sta adesso a dove andrà tra poco. Il «dove sta adesso» cambia da persona a persona e da partito a partito.

 

Ma il «dove andrà», che tu sia un addetto stampa che lavora per il partito di Giorgia Meloni o un non-rieletto di Forza Italia uscito dalla porta di Montecitorio che spera di rientrare dalla finestra di una stanza da viceministro o sottosegretario, ecco, quello contribuisce in parte a stabilirlo Fazzolari. O quantomeno, e in questi contesti cambia assai poco, così pare.

 

Giovan Battista Fazzolari

Perché, per quanto abbia cercato a fatica di allontanare da sé l'immagine del «Gianni Letta di Giorgia Meloni» («La mia figura non si avvicina a quella di Gianni Letta. Non gestisco "macchine" e neppure "reti" di potere, e lo dico con profondo rispetto per Gianni Letta», aveva giurato un mese fa in un'intervista al Foglio ), Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma di FdI, s' è trasformato suo malgrado da «uomo delle idee» a epicentro di fatti concreti.

 

Punto fermo di tutte le compilazioni dei totoministri, collaboratore ultradecennale di Meloni, il senatore nativo di Messina ma cresciuto all'estero (Francia, Argentina, Turchia con la famiglia, appresso al papà diplomatico) è diventato il destinatario quotidiano di un numero imprecisato di telefonate, messaggini, bigliettini, ambasciate, sussurri, grida. Come ha scritto ieri il sito Dagospia , imprenditori e manager che bramano per stabilire un contatto con la presidente del Consiglio in pectore compongono un numero di telefono: il suo. Per la gran parte delle volte, il telefono finisce per squillare a vuoto senza che Fazzolari abbia il tempo o la voglia di richiamare.

Giovan Battista Fazzolari

 

Perché, tolti gli unici due momenti di relax assoluto che si concede nella giornata - che coincidono coi viaggi di andata e ritorno in macchina dal mare di Fregene, dove vive in solitaria, alla Capitale - Fazzolari è diventato il metronomo del nuovo che avanza al potere. Quando gli alleati recapitano una richiesta a Giorgia Meloni, che sia una questione di «assetto» o di futura agenda di governo, la leader risolve tutto con un «chiedete a Fazzolari»; e poi c'è il lieto fine di un pezzo di personale politico pronto a cambiare vita, lavoro e stipendio e che magari - a volte millantando, a volte no - anticipa ad amici e colleghi il futuro roseo che lo attende.

 

«Me l'ha detto Fazzolari», che di questi tempi vale come un assegno circolare.

Si divide tra Montecitorio, dove partecipa ai colloqui di Giorgia Meloni, Palazzo Madama, in cui ha il suo di ufficio, con diverse puntate quotidiane nel piccolo quartier generale del partito in via della Scrofa, dove ha una stanza: Fazzolari è ovunque e da nessuna parte. La sua prossima destinazione dovrebbe essere Palazzo Chigi, col delicato incarico di sottosegretario alla presidenza del Consiglio e deleghe tutte da definire.

meloni

 

La batteria del suo telefono cellulare, prima che tutto questo accada, è il termometro del potere. «Infatti si surriscalda di continuo. E se tutto fila come deve», dice uno di quelli che lo vede all'opera incontro dopo incontro, telefonata dopo telefonata, lasciando che dietro i puntini di sospensione l'interlocutore immagini quella prateria sterminata fatta di manager in scadenza, aziende a partecipazione statale da rinnovare, consigli di amministrazione da nominare, caselle vuote da riempire con nomi e cognomi nuovi.

 

Nell'agenda di Fazzolari non figurano appuntamenti mondani. Non risulta tra le presenze più o meno fisse nei salotti romani, non censito tra gli abituali frequentatori della Tribuna d'onore dello Stadio Olimpico, non si sa nemmeno se sia romanista o laziale o anche solo simpatizzante di una squadra di calcio. Legge tantissimo, studia tantissimo, ha una piccola passione per il poligono di tiro ed è discreto, riservato, affidabile. Dicono che la Meloni lo consideri «la persona più intelligente che abbia mai conosciuto». Ma quel che più conta, in una fase come questa, è il numero di persone che dice di avergli parlato di un posto da ministro o sottosegretario. Anche se, spesso, non è vero.

meloni 37Giovanbattista Fazzolari

Ultimi Dagoreport

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)