merkel conte

“IL GOVERNO VA FATTO A OGNI COSTO PER FERMARE I SOVRANISTI” – ANGELA MERKEL HA CHIAMATO UNO DEI BIG DEL PD (GENTILONI?) PER INVITARE I “DEM” A PORTARE A TERMINE IL PAPOCCHIO GIALLO-ROSÉ – LA CHIAMATA È ARRIVATA QUANDO DI MAIO HA PROVATO A FAR SALTARE IL BANCO, CON I MERCATI CHE RIPIEGAVANO IN NEGATIVO – VIDEO: QUANDO CONTE CHIEDEVA CONSIGLI ALLA CANCELLIERA A DAVOS – TUTTI GLI "ENDORSEMENT" STRANIERI A "GIUSEPPI"

 

Andrea Indini per www.ilgiornale.it

 

conte merkel

Proprio mentre Luigi Di Maio rischiava di far saltare il banco, cercando di imporre il suo programma in venti punti, e i vertici del Partito democratico affilavano le armi contro quello che consideravano un ultimatum "irricevibile", al Nazareno è arrivata la telefonata di Angela Merkel per dire che il governo va fatto a ogni costo.

 

Il retroscena, raccontato da Goffredo De Marchis in un lungo articolo pubblicato ieri su Repubblica, la dice lunga sulle pressioni internazionali per non far tornare gli italiani al voto. L'obiettivo dei tedeschi, come anche di altre forze europee, è fermare la formazione di un esecutivo sovranista.

 

GENTILONI E MERKEL

Nei giorni scorsi Giuseppe Conte ha ricevuto parecchi endorsement. Il ribaltone permesso dal capo dello Stato Sergio Mattarella è subito piaciuto a tutti gli ultrà europeisti: con Matteo Salvini fuori dai giochi e il Partito democratico a calmierare l'euroscetticismo dei Cinque Stelle, le cancellerie di Bruxelles hanno visto l'occasione per riaprire un canale con Roma dopo che il leader leghista lo aveva interrotto.

 

GIUSEPPE CONTE E ANGELA MERKEL

E così è stata fatta trapelare la presenza di un documento per alleggerire le regole sul debito pubblico e il commissario (uscente) al Bilancio, Guenther Oettinger, ha rilasciato un'intervista all’emittente Swr per dire che adesso ci si aspetta dall'Italia "un governo pro-europeo che non lavori contro l'Europa". Non tutti gli endorsement, però, sono stati celebrati sui giornali. Quello della Merkel, che a conti fatti suona più come una direttiva a cui non si può rinunciare, è stato "nascosto" tra le pieghe di un articolo. Ne ha, infatti, dato notizia Repubblica in un retroscena che non è stato mai smentito.

renzi merkel

 

La telefonata della Merkel arriva venerdì sera dopo che Di Maio ha alzato la posta in gioco imponendo un programma più articolato. Dietro le quinte di questo scontro si consuma la partita del leader grillino per ottenere da Conte il doppio incarico. Oltre alla vice presidenza, chiede un ministero di peso, come il Viminale o la Difesa. I dem sono in fibrillazione e non escludono la possibilità di far saltare il banco. A quel punto, secondo la ricostruzione di Repubblica, Matteo Renzi fa sapere attraverso Maria Elena Boschi che l'ultimatum dei Cinque Stelle è "irricevibile".

 

renzi boschi

È in quel momento che entrano in campo due player esterni: i mercati ripiegano in negativo facendo capire che non sono disposti ad accogliere di buon grado il fallimento dell'intesa giallorossa e la Merkel alza il telefono e chiama uno dei big piddì (probabilmente Paolo Gentiloni) per dirgli che "il governo va fatto a ogni costo per fermare i sovranisti". E, quando Conte chiama a rapporto le delegazioni dei due alleati, Andrea Orlando e Dario Franceschini danno disco verde a trattare ancora.

 

ROCCO CASALINO AL TAVOLO CON CONTE, MACRON E MERKEL

L'ingerenza di Berlino sulle decisioni del Partito democratico non deve affatto stupire. Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, il primo abboccamento tra grillini e democratici risale al 16 luglio, quando Ursula von der Leyen viene eletta presidente della Commissione europea anche grazie ai voti dei Cinque Stelle e dei dem.

 

ursula von der leyen incontra giuseppe conte a palazzo chigi 3

Non si tratta di un nome qualunque, ma di una vera e propria propagazione della Merkel. Iscritta alla Cdu dal 1990, è stata ministro per vari portafogli in tutti i governi presieduti dalla cancelliera tedesca. La sua elezione è lo scacco matto di Berlino al termine di una partita giocata al fianco di Emmanuel Macron per spaccare il blocco sovranista in Europa. E non è certo un caso se, non appena Salvini stacca la spina al governo gialloverde, Romano Prodi si fionda in men che non si dica a proporre anche per Roma una coalizione "Ursula", formata cioè dalle stesse forze politiche che hanno contribuito a far eleggere la von der Leyen.

 

edward luttwak (2)

Una formazione che, a quanto pare potrebbe piacere anche a Donald Trump visto che nei giorni scorsi ha twittato il proprio tifo in favore del Conte bis. In realtà, secondo il politologo statunitense Edward Luttwak, quel post sarebbe finito sul tavolo dell'ultimo G7 come contropartita nella trattativa diplomatica fra il presidente americano e l'inquilino dell'Eliseo. Per Steve Bannon, infatti, il tyconn non avrebbe mai appoggiato l'esecutivo nascente "se solo avesse saputo che tipo di governo è".

 

STEVE BANNON SALVINI

Che dietro la formazione del Conte bis ci siano interessi internazionali è ormai chiaro ai più. Gli schieramente sono, insomma, piuttosto delineati. "Il Partito Democratico è al servizio dei Paesi stranieri", ha denunciato Salvini ieri sera durante un comizio a Pinzolo. "Pensano che siamo tutti pecoroni e schiavi, pronti ad aspettare quello che dicono a Bruxelles e Parigi - ha rimarcato - invece la Lega difende gli italiani, perché noi siamo uomini liberi". A questo punto al leader leghista non resta che giocare la prossima partita all'opposizione, con le armi che ha a disposizione. I suoi uomini hanno già fatto sapere che in Aula non faranno passare niente che venga dai giallorossi. Dai giallorossi ma soprattutto da chi li sponsorizza: Merkel, Macron e Urusla von der Leyen.

CONTE MERKELCONTE MERKELCONTE MERKELCONTE MERKELconte merkelCONTE MERKEL

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…