landini

“LA LEGGE FORNERO HA AUMENTATO LE DISEGUAGLIANZE E NON HA RISOLTO I PROBLEMI” - IL SEGRETARIO DELLA CGIL, LANDINI: “SERVE UNA PENSIONE DI GARANZIA PER I GIOVANI, PER CHI HA AVUTO LAVORI DISCONTINUI E PRECARI E UN'USCITA FLESSIBILE A PARTIRE DA 62 ANNI - SI PUÒ CAMBIARE REGISTRO DOPO VENT'ANNI DI PRECARIETÀ, IN CUI HA PREVALSO L'IDEA CHE IL MERCATO DA SOLO RISOLVEVA TUTTI I PROBLEMI - L’IVA? VA RIMODULATA A SECONDA DEI BENI - LE RISORSE? SI POSSONO TROVARE CON…”

MAURIZIO LANDINI GIUSEPPE CONTE

Roberto Giovannini per “la Stampa”

 

Dopo anni di lotte, «otteniamo un primo taglio delle imposte». Il segretario della Cgil Maurizio Landini guarda al futuro e punta su una vera riforma fiscale e una rivoluzione in campo pensionistico.

 

Segretario, il governo giallorosso, che ha accettato le vostre richieste sul Fisco, è un "governo amico"?

«In realtà noi abbiamo cominciato a mobilitarci un anno fa quando il governo che c'era parlava di flat tax e condoni fiscali. E oggi, dopo un anno di lotte, otteniamo un primo taglio delle imposte aumentando gli stipendi a chi paga le tasse, il lavoro dipendente, e portiamo a casa l'avvio a breve di una trattativa per una vera riforma fiscale che riduca il prelievo anche ai pensionati, che rimoduli l'Iva, che combatta davvero l'evasione fiscale per recuperare quei 109 miliardi che servono per fare investimenti, ospedali, scuole per rafforzare lo Stato sociale. Mi sento di dire che la lotta paga, e soprattutto paga quando è unitaria».

GIUSEPPE CONTE MAURIZIO LANDINI

 

Permetta: i risultati li avete ottenuti ora, col governo Conte due

«La piattaforma di Cgil-Cisl-Uil non è cambiata al cambio del governo. Ciò vuol dire che la nostra battaglia ha portato anche un cambiamento delle politiche economiche del Paese. Il sindacato non deve avere governi amici, deve mettere al centro gli interessi delle persone che lavorano, che sono la maggioranza. Al governo Conte due va riconosciuto di aver riaperto un confronto e una trattativa vera con le organizzazioni sindacali».

MAURIZIO LANDINI OSPITE DI ALLA LAVAGNA

 

Quali sono gli obiettivi del sindacato in questo negoziato?

«Cgil-Cisl-Uil sono state capaci di parlare al Paese. Per dire che bisogna unirlo, che bisogna superare la precarietà, che ci vuole un progetto di sviluppo. E siccome siamo in una fase di grandissima emergenza ambientale, a questo progetto serve un indirizzo pubblico, che il governo indichi i settori strategici, gli ambiti dove è utile anche un intervento diretto. Il 2020 potrebbe segnare un passaggio decisivo.

 

LE LACRIME DI ELSA FORNERO

Chiaro, nessuno ha la bacchetta magica, ma si può cambiare registro dopo vent' anni di precarietà, vent' anni in cui ha prevalso l' idea che il mercato da solo risolveva tutti i problemi. Basta precarietà, basta logiche di subappalto, basta col massimo ribasso. Al centro deve tornare la qualità del lavoro, pubblico e privato, del sistema scolastico, e soprattutto la giustizia sociale, con un fisco a forte progressività che faccia pagare in base a quello che si possiede».

 

Per fare una grande riforma fiscale serviranno ingentissime risorse. Dove si trovano?

«L'85% dell' Irpef in questo paese la pagano lavoratori dipendenti e pensionati. Con l'accordo dell' altro giorno i lavoratori dipendenti fino a 38-39.000 euro, 16 milioni di persone, vedono aumentata la loro busta paga. Nessuno diventa ricco, ma è sicuramente un' inversione di tendenza importante. Questa riduzione delle tasse va estesa, deve coinvolgere anche i pensionati e gli incapienti, bisogna detassare gli aumenti contrattuali nazionali. E bisogna rimodulare l' Iva».

tasse

 

Cioè aumentarla

«Rimodularla. Non ha senso che tutti i beni siano trattati allo stesso modo: per alcuni la si deve ridurre perché sono beni di consumo di massa; su certi beni di lusso l'Iva può crescere. E poi ci vuole una vera lotta all'evasione fiscale. Nei provvedimenti della legge di stabilità di questo governo ci sono primi passi importanti. Ora servono interventi anche sulle grandi multinazionali e sulle speculazioni finanziarie.

 

Lì ci sono le risorse sia per fare pagare meno tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati che per gli investimenti necessari per far ripartire l' economia. Non basta sbloccare i cantieri o spendere i soldi già stanziati; ci vuole un programma per i prossimi anni di investimenti pubblici in nuove infrastrutture sociali, di manutenzione del territorio, di tutela dell' ambiente e valorizzazione della formazione, dello studio e della conoscenza delle persone».

 

La prossima settimana incontrerete il governo per parlare di pensioni. Cosa chiederete?

pensione

«Una vera riforma delle pensioni, perché è evidente a tutti che la legge Fornero ha aumentato le diseguaglianze e non ha risolto i problemi. Bisogna ricostruire un sistema pensionistico pubblico degno di questo nome. Primo, acceleriamo la commissione sulla separazione tra spesa previdenziale e assistenziale e quella sui lavori gravosi. Secondo, serve una pensione di garanzia per i giovani e per chi ha avuto lavori discontinui e precari. Terzo, bisogna riconoscere il lavoro di cura delle donne, che non si può trasformare in una tassa. Quarto, serve un meccanismo di uscita flessibile. Quinto, rivalutazione delle pensioni e legge sulla non autosufficienza. Proposte praticabili, e le risorse si possano trovare».

 

tasse

Si è parlato di anticipare il pensionamento con il "tutto contributivo". Che ne pensa?

«No, non funziona. Sarebbe un sistema molto penalizzante e un sistema pubblico deve contenere elementi solidali, come fa la piattaforma di Cgil-Cisl-Uil, che rivendica un' uscita flessibile a partire da 62 anni».

 

Un bel regalone

«La verità è che la riforma Fornero è stato un taglio drammatico per far quadrare i conti pubblici, non c' entrava con la previdenza. I soldi si possono andare a prendere altrove, e in tanti sistemi pensionistici europei anche la fiscalità generale contribuisce alla spesa previdenziale. Il 27 gennaio inizierà una trattativa su una riforma complessiva; ci sono tutte le condizioni per fare un buon lavoro».

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…