marine le pen esercito francia francese emmanuel macron

“MACRON È UN PRINCIPE IMMATURO CHE STA CONDUCENDO LA FRANCIA ALLA TOMBA” - LA POLEMICA DIVAMPA IN FRANCIA DOPO LA LETTERA FIRMATA DA UN GRUPPO DI UFFICIALI IN PENSIONE CONTRO L’INVASIONE ISLAMICA E LA “GRANDE SOSTITUZIONE” - LA MINISTRA DELL’INDUSTRIA AGNES PANNIER RUNACHER MINIMIZZA: “E' UN MANIPOLO DI GENERALI IN PENSIONE” – SOLO LA LE PEN FA SUA LA BATTAGLIA: “SOTTOSCRIVO E CONDIVIDO IL VOSTRO DOLORE”

EMMANUEL MACRON ESERCITO

1 - C'E' CHI NON SI RASSEGNA ALLA "SOTTOMISSIONE" ALL'ISLAM - UNA VENTINA DI MILITARI FRANCESI IN PENSIONE HA LANCIATO UN APPELLO ALLA CLASSE POLITICA INVITANDO MACRON A "DIFENDERE LA PATRIA MESSA IN PERICOLO DALL'ISLAMISMO E DALLE ORDE DI BANLIEUE" - LA MINISTRA DELLA DIFESA HA ANNUNCIATO SANZIONI PER I FIRMATARI DELLA LETTERA, E SOLO MARINE LE PEN OVVIAMENTE LI DIFENDE...

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/39-39-chi-non-si-rassegna-quot-sottomissione-quot-268280.htm

 

2 - FRANCIA: “UN MANIPOLO DI GENERALI IN PANTOFOLE INCITA ALLA RIBELLIONE”

Agnes Pannier-Runacher

 

Mario Baccianini per www.kmetro0.it

 

“Un manipolo di generali in pantofole incita alla ribellione”. Così li ha definiti Agnès Pannier-Runacher, ministro dell’Industria francese, riferendosi a un gruppo di alti ufficiali in pensione, vicini all’estrema destra e a circoli cospiratori.

 

La polemica che ha agitato la politica francese è esplosa in seguito alla pubblicazione, di una lettera aperta apparsa sul settimanale di destra “Valeurs actuelles”.

 

Un testo sottoscritto da una ventina di ex generali, spalleggiati da un centinaio di alti ufficiali e un migliaio di militari, tutti in congedo.

 

christian piquemal

Non vogliamo restare spettatori passivi mentre “la Francia è in pericolo”, scrivono. E chiedono al capo dello Stato di difendere i valori della civiltà contro “l’orda delle periferie”.

 

Molti dei firmatari di questa lettera fanno parte di circoli che sostengono teorie complottiste. Come quella della “Grande Sostituzione”, secondo cui l’immigrazione di massa in Europa risponde a un piano di sostituzione delle popolazioni bianche e di fede cristiana con quelle di altri continenti, prevalentemente islamiche.

esercito francese

 

Questo starebbe provocando forti reazioni in Francia, col rischio di una guerra civile: un velato appello all’insurrezione che ha provocato dure reazioni politiche. Se alcuni militari firmatari della lettera aperta “sono ancora attivi – ha minacciato il ministro della Difesa, Florence Parly – rischiano sanzioni”. (Uno dei firmatari era stato radiato dall’esercito nel 2016 per aver partecipato a una manifestazione anti-immigrati e contro “l’islamizzazione dell’Europa” a Calais).

emmanuel macron con il capo delle forze armate francesi francois lecointre

 

Il generale Roland Dubois, anch’egli firmatario, ritiene che i francesi sono sudditi di “un principe immaturo postsessantottino, che sta conducendo la Francia alla tomba e di cui dobbiamo sbarazzarci il più rapidamente possibile”. Allude chiaramente a Emmanuel Macron.

 

Il presidente della repubblica, secondo un altro generale firmatario, Christian Picquemal, starebbe giocando un gioco pericoloso: quello del pompiere-piromane, che cerca di spegnere la protesta che cova sotto le ceneri, ma finisce per rinfocolarla “accusando i francesi di crimini – commessi in passato – contro l’umanità in Algeria”, di aver saccheggiato e impoverito l’Africa e di aver favorito la crescita di una popolazione “diversa”, attraverso “i ricongiungimenti familiari e il diritto del suolo, a scapito dei francesi nativi”.

emmanuel de richoufftz

 

“Non c’è più tempo da perdere, altrimenti domani la guerra civile metterà fine a questo caos crescente e tu sarai responsabile di migliaia di morti”.

 

marine le pen

Un invito a lottare contro la “disintegrazione” della Francia. Potrebbe sembrare un’esagerazione caricaturale. Qualcosa di anacronistico, a sessant’anni di distanza dal tentativo di putsch dei militari francesi contro il generale de Gaulle che si apprestava a concedere l’indipendenza all’Algeria.

Jean-Luc Melenchon

 

Ma l’invito dei generali è stato subito accolto da Marine Le Pen: “Sottoscrivo le vostre analisi e condivido il vostro dolore”, ha risposto la presidente del Rassemblement National candidata alle prossime elezioni presidenziali, che li invitati a sua volta a sostenerla nella sua corsa all’Eliseo.

 

I firmatari della lettera aperta si augurano che l’anno prossimo “la priorità della campagna presidenziale sarà l’identità, la sicurezza e quindi l’immigrazione. Tutto il resto è secondario”.

 

LA MINISTRA DELLA DIFESA FRANCESE Florence Parly

Il ministro della Difesa, Florence Parly, ha deplorato la politicizzazione “irresponsabile” delle forze armate, il cui compito non è quello di far campagna elettorale, ma di servire innanzitutto la nazione e i cittadini”.

 

Jean-Luc Melenchon, il leader della sinistra radicale (La France insoumise: La Francia indomita) ha definito “stupefacente” la sortita degli ex generali. Mentre secondo il deputato gollista conservatore, Guillaume Larrivé, l’adesione al loro appello di Marine Le pen indebolisce la sua posizione di candidata alla presidenza “perché il capo di un partito democratico non chiederebbe ai militari di entrare in una competizione politica”.

 

 

 

antoine martinez

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...