carlo calenda giorgia meloni

“MENTRE LA MELONI PARLAVA, SALVINI LA SMENTIVA: LA DESTRA E’ DIVISA, NON GOVERNERÀ” - SEGNATEVI LA PROFEZIA DI CALENDA: “MELONI INESPERTA, CI PORTA A SBATTERE NEL GIRO DI SEI MESI E LEI SI FARÀ MALE. QUANDO A BRUXELLES SENTONO DIRLE CHE LA PACCHIA È FINITA PENSA CHE SI METTANO PAURA? SI METTONO A RIDERE”

BARBARA JERKOV, MASSIMO MARTINELLI per il Messaggero

 

controdibattito carlo calenda enrico letta giorgia meloni 8

Confronto Letta-Meloni senza altri interlocutori. Non l'hanno voluta, onorevole Calenda?

«Sottolineo un dato che mi sembra sia passato sotto silenzio: ovvero che non ci sono due coalizioni. Letta ha detto esplicitamente: io non governerò con Bonelli e Fratoianni, che però fa votare ai suoi elettori.

 

E la Meloni ha parlato sempre del programma di FdI, mai come leader di una coalizione che ha un proprio programma ma totalmente diverso: infatti mentre lei parlava, Salvini la smentiva. Quindi dobbiamo essere consapevoli che se non ci sono coalizioni di governo, possiamo votare la Meloni, ma non governerà, e tantomeno la sinistra, che dovrebbe allearsi con i 5Stelle. Dunque l'unica soluzione seria è votare Terzo polo e cercare di tenere Mario Draghi lì dov' è».

controdibattito carlo calenda enrico letta giorgia meloni 3

 

Letta ha detto che il 25 settembre gli italiani saranno a un bivio, una sorta di Brexit italiana.Condivide?

«No. Tutta la campagna elettorale di Letta è fatta di manifesti che dicono Berlinguer o Almirante. Non si può pensare che un Paese debba scegliere tra rosso e nero, perché la maggioranza degli italiani chiede altro: vuole un governo di buonsenso, moderato, che faccia con spirito repubblicano le cose che servono e che Draghi ha espresso con la sua agenda».

 

La vera emergenza di questi giorni sono le bollette. Lei è stato il primo a chiedere una sospensione della campagna elettorale per varare misure condivise. Ora lo propone anche Meloni e il Pd si è detto d'accordo. Si farà qualcosa?

controdibattito carlo calenda enrico letta giorgia meloni 4

«Non si farà niente, perché se racconti che ti odi poi come fai a sederti intorno a un tavolo? Abbiamo un governo sfiduciato, in carica per gli affari correnti e ci vogliono 15 miliardi per abbassare le bollette. Per questo la mia proposta per far pagare meno tutti gli italiani era: da un lato rinunciamo alle proposte elettorali folli e, dall'altro, impegniamoci a fare il rigassificatore di Piombino. Lo dico con molta chiarezza: se per marzo non sarà stato fatto, rischiamo che se c'è una gelata non avremo più gas. E invece lì sia il Pd che FdI hanno votato contro il rigassificatore».

 

Il centrodestra ha già detto che se andrà al governo, al primo punto della sua agenda ci saranno presidenzialismo e autonomia: riforme che potreste sostenere?

«Ma non succederà mai, lo sanno tutti. Con l'inflazione, il costo del gas, il Pnrr da gestire, noi ci mettiamo a fare il presidenzialismo? Se vogliamo parlare di questo e di Peppa Pig è anche una campagna divertente, ma è chiaro che non si farà niente di tutto questo».

 

poster meloni calenda renzi

Pnrr: secondo la destra è da aggiornare. Letta obietta che rinegoziarlo ci farebbe apparire inaffidabili agli occhi della Ue. Secondo lei?

«Meloni è partita dicendo che va rinegoziato: il Pnrr non si può rinegoziare. Adesso dice che va aggiornato: ma questo è già previsto. Ma si deve saper fare. Quando a Bruxelles sentono una Meloni dire la pacchia è finita pensa che si mettano paura? Si mettono a ridere. E' il modo migliore per non ottenere quello che vuoi».

 

Si è parlato molto in queste settimane della possibilità di un nuovo governo di larghe intese. Perché Meloni dovrebbe rinunciare a palazzo Chigi?

CARLO CALENDA REGINA ELISABETTA MEME

«Se ti accingi a governare un paese senza l'esperienza necessaria ti fai male, e la Meloni si farà male. L'unica soluzione per tenere l'Italia sui binari è continuare con una larga coalizione e Mario Draghi. Dopodiché la Meloni non lo farà. L'abbiamo già visto con i 5Stelle, con Salvini: incarnano la rabbia degli italiani, si vota, e quando vanno al governo crollano nei sondaggi. La mancanza di classe dirigente pesa. Se il Terzo polo prenderà tra il 10-12%, ma io credo prenderà ben di più, non vince nessuno. A quel punto c'è un premier in carica e noi diremo: non facciamo alleanze che non comprendano Draghi presidente del Consiglio».

 

Con un governo Meloni invece potreste collaborare?

«No, perché sarebbe un governo fallimentare, diviso su tutto, che deraglierebbe nel giro di sei mesi al massimo. Il rischio è che persone molto inesperte, che hanno già portato il Paese sull'orlo del fallimento, si mettano a governare l'Italia con una persona del tutto inesperta nel momento più difficile della sua storia recente».

CARLO CALENDA CON IL PUGNO CHIUSO

 

Quale risultato si aspetta per il Terzo polo alle elezioni?

«E' molto difficile da immaginare. Un po' come è successo a Roma, dove siamo partiti che ci davano al 5-6% e siamo finiti al 20. Ma nel Paese c'è una grande voglia di serietà e di pacificazione e io credo che andremo molto vicini a quel risultato».

Quindi obiettivo 20%?

salvini meloni letta calenda cernobbio

«Non lo so. Quello che so è che abbiamo avuto una crescita esponenziale nei sondaggi e che sento un clima positivo».

enrico letta e carlo calenda a cernobbio. CARLO CALENDA MATTEO RENZI CARLO CALENDA MATTEO RENZI BY DE MARCO

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?