carlo nordio matteo renzi

“È NECESSARIA UNA PROFONDA REVISIONE DELLE INTERCETTAZIONI” – IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, CARLO NORDIO , ANNUNCIA AL SENATO L’INTENZIONE DEL GOVERNO DI UNA RIFORMA DEL CODICE PENALE, “GARANTISTA E LIBERALE”, CHE SEMBRA IL PROGRAMMA ELETTORALE DI RENZI! “VIGILEREMO IN MODO RIGOROSO SU OGNI DIFFUSIONE ARBITRARIA E IMPROPRIA DELLE INTERCETTAZIONI PER EVITARE CHE LA DIFFUSIONE SELEZIONATA E PILOTATA DIVENGA STRUMENTO DI DELEGITTIMAZIONE PERSONALE E SPESSO POLITICA…”

Da www.lastampa.it

 

MATTEO RENZI E CARLO NORDIO - PRIMA PAGINA DEL FATTO QUOTIDIANO 2 DICEMBRE 2022

Il ministro di Giustizia Nordio annuncia al Senato l'intenzione del governo di avviare «una riforma del Codice penale», una «riforma garantista e liberale» da realizzare anche con una «revisione della Costituzione». Per il Guardasigilli è necessaria anche «una profonda revisione delle intercettazioni.

 

Vigileremo in modo rigoroso su ogni diffusione arbitraria e impropria per evitare che la diffusione selezionata e pilotata divenga strumento di delegittimazione personale e spesso politica». La presunzione di innocenza «continua a essere vulnerata in molti modi». Per Nordio, infine, «non ha senso che il pm appartenga al medesimo ordine del giudice perché svolge un ruolo diverso».

 

Apertura alla separazione delle carriere

CARLO NORDIO

Nordio apre inoltre alla separazione delle carriere in magistratura affermando: «Non ha senso che il pm appartenga al medesimo ordine del giudice perché svolge un ruolo diverso». E chiarisce: «Nella gestione di migliaia di fascicoli, il pubblico ministero non è in grado, per carenza di risorse, di occuparsene integralmente, e quindi è costretto a una scelta; non solo, ma può trovare spunti per indagare nei confronti di tutti senza dover rispondere a nessuno.

 

Un tale sistema conferisce alle iniziative, e talvolta alle ambizioni, individuali di alcuni magistrati, per fortuna pochi, un'egemonia resa più incisiva dall'assenza di responsabilità in caso di mala gestione. Come capo della polizia giudiziaria, il pm ha infatti una reale autorità esecutiva. Ma come magistrato gode delle garanzie dei giudici, e quindi è svincolato da quei controlli che, in ogni democrazia, accompagnano e limitano l'esercizio di un potere».

MATTEO RENZI

 

Nordio sottolinea quindi che l'obbligatorietà dell'azione penale «si è tradotta in un intollerabile arbitrio. Il pm può trovare spunti per indagare nei confronti di tutti senza rispondere a nessuno».

 

Riforma del Codice penale

Il ministro annuncia inoltre la riforma del Codice penale per adeguarla al dettato costituzionale, e una completa attuazione del codice Vassalli, insieme con una «riforma garantista e liberale» da realizzare anche con una «revisione della Costituzionale. Nordio indica i fronti sui quali intervenire: la presunzione di innocenza che «continua a essere vulnerata in molti modi», l'«uso eccessivo e strumentale delle intercettazioni», l'azione penale che è «diventata arbitraria e capricciosa», la custodia cautelare usata come strumento di pressione investigativa.

carlo nordio

 

La reazione del presidente Anm

Molto dura la reazione di Giuseppe Santalucia, presidente dell’Anm: «Mi sembra un salto indietro di vent’anni, con un linguaggio pesante e pericolose divagazioni. Nordio parla come se fosse seduto in un salotto ai tempi di Mani Pulite».

 

Carcere: “Assistiamo all'uso e, talvolta abuso della custodia cautelare”

GIUSEPPE SANTALUCIA

In merito al nodo carcere, spiega poi, davanti alla commissione Giustizia: «Assistiamo all'uso e, talvolta, all'abuso della custodia cautelare come surrogato temporaneo dell'incapacità dell'ordinamento di mantenere i suoi propositi. La benevolenza finale per la quale alla facilità di ingresso in carcere prima della sentenza fa seguito la liberazione dopo la condanna non è una manifestazione di generosità ma di rassegnazione». Quanto al tema della controversia sulla prescrizione, si tratta della «certificazione finale dell'inefficienza dell'ordinamento che, per evitare una prolungata graticola sulla giustizia da parte del cittadino, richiede l'estinzione del reato o l'improcedibilità».

 

Rivoluzione digitale: “Garantiremo la riservatezza”

CARLO NORDIO IN VERSIONE CHURCHILL

Il ministro pensa inoltre a una «rivoluzione tecnologica» per la giustizia, a partire dall'accelerazione della digitalizzazione, e assicura che questa operazione «avverrà sotto lo strettissimo controllo della riservatezza dei dati sensibili presso i rispettivi uffici giudiziari». Un punto «che ci sta molto a cuore - sottolinea davanti alla commissione -. Quando saranno adottate tutte le misure opportune per evitare alterazioni o intromissioni illecite nella consapevolezza che ad ogni avanzamento operativo aumentano i rischi di interferenze interessate».

 

GIORGIA MELONI - CARLO NORDIO - ILLUSTRAZIONE - IL FATTO QUOTIDIANO

Giuseppe Santalucia, presidente dell’Anm: “Mi sembra un salto indietro di vent’anni”

«Mi sembra un salto indietro di vent’anni, con un linguaggio pesante e pericolose divagazioni. Nordio parla come se fosse seduto in un salotto ai tempi di Mani Pulite».

GIUSEPPE SANTALUCIA

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”