mario draghi gas

“E’ NECESSARIO RIDURRE LA DIPENDENZA DAL GAS RUSSO IN TEMPI RAPIDI". DRAGHI ALLA CAMERA: "LA QUOTA DI GAS DI MOSCA È AUMENTATA MOLTO NEGLI ULTIMI 10-15 ANNI, ANCHE DOPO L'INVASIONE DELLA CRIMEA. QUESTO DIMOSTRA UNA SOTTOVALUTAZIONE DI POLITICA ESTERA E INTERNAZIONALE – SUI QUASI 24 MILA PROFUGHI UCRAINI ACCOLTI: O FANNO IL TAMPONE OGNI 2 GIORNI O ACCETTANO  DI VACCINARSI – E POI ANNUNCIA: "GIÙ L'IVA AL 5% PER LE UTENZE DEL GAS E 16 MILIARDI DI SOSTEGNI PER GLI AUMENTI"

Laura Mari per repubblica.it

 

mario draghi a bruxelles

"La forza di un Paese e di una democrazia si misurano anche con la capacità di difendere i valori della dignità umana e della democrazia: per questo il mio pensiero va anche ai cittadini russi che manifestano il loro dissenso contro l'invasione in Ucraina".

 

A dirlo è stato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo alla Camera al question time sulle misure del governo per l'accoglienza dei profughi ucraini in Italia. Un'occasione in cui ha annunciato anche che per far fronte alla crisi economica provocata dalla guerra, "l'Iva sarà ridotta al 5 per cento per le utenze del gas e il governo ha destinato 16 miliardi per sostenere le famiglie a causa dei rincari delle bollette del gas".

MARIO DRAGHI

 

Dopo aver ringraziato l'opposizione e le associazioni di volontariato e chi in questi giorni si è mobilitato per aiutare chi è scappato dal conflitto e sottolineato che "c'è una grande generosità, una profonda umanità", il premier ha ricordato che "siamo di fronte a una crisi umanitaria senza precedenti. Per farvi fronte l'Unione europea ha applicato per la prima volta dal 2001 la direttiva sulla protezione temporanea e anche questo testimonia la compatezza dell'Ue. Una unità di intenti e di azioni che è indispensabile mantenere e ci vede in prima linea".

mario draghi ursula von der leyen

 

All'8 marzo, ha sottolineato Draghi, "in Italia erano arrivati 21.095 cittadini ucraini, oggi sono 23.872, soprattutto dal confine italo-sloveno. Oltre il 90% è costituito da donne e bambini: ieri 10.500 donne, oggi 12 mila. Gli uomini erano 2 mila ieri, oggi 2.200, i bambini 8.500 ieri e oggi 9.700. Il flusso è destinato ad aumentare".

 

 

L'accoglienza

Per quanto riguarda le prime misure di supporto ai civili in fuga dall'Ucraina, il premier ha spiegato che "i primi strumenti di assistenza sanitaria sono stati organizzati dalla Protezione civile, in particolare per la gestione e il contenimento dell'emergenza da Covid 19. Tutti i rifugiati - ha aggiunto - o accettano un tampone ogni 48 ore o il vaccino. Le mascherine sono distribuite nei posti dove avvengono le vaccinazioni".

 

mario draghi ursula von der leyen

Inoltre, ha evidenziato Draghi, "abbiamo disposto che i cittadini ucraini possano essere ospitati in tutte le strutture di accoglienza per migranti anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale o dal possesso di altri requisiti previsti". E "per i profughi ucraini che vogliono svolgere attività lavorativa abbiamo previsto una prima misura che consente loro sulla base della sola richiesta del permesso di soggiorno e in deroga alle quote del decreto flussi di lavorare sia in forma autonoma sia stagionale".

 

 

I rincari

mario draghi 2

Rispondendo all'interrogazione della Lega sull'aumento dei prezzi dovuto alla guerra, il presidente del Consiglio ha chiarito: "Ovviamente seguiamo con grande attenzione le conseguenze di questa crisi sull'economia e sulla situazione finanziaria dei cittadini italiani, l'incremento del prezzo dell'energia e l'incremento e disponibilità delle materie prime. Il governo - ha concluso - non può fermare questi eventi ma possiamo muoverci con rapidità e decisione come abbiamo fatto e come continueremo a fare per difendere il potere di acquisto delle famiglie e la competitività e la sopravvivenza delle imprese".

 

E a chi gli ha chiesto se sarà necessario cambiare il Pnrr a causa delle ripercussioni economiche della guerra in Ucraina, Draghi ha replicato. "E' ancora prematuro" pensare a questa valutazione. "Il governo - ha detto - pone tutta la sua attenzione alla realizzazione del Pnrr. E' chiaro che molte delle regole che ci hanno accompagnato in questi anni devono essere rilette", ha osservato il premier riferendosi alle regole Ue sul patto di stabilità.

 

Le forniture di gas

mario draghi 1

La crisi in Ucraina e le sanzioni alla Russia comportano anche, per l'Italia, la necessità di svincolarsi dall'acquisto del gas dal Paese di Putin. "Siamo al lavoro - ha spiegato Draghi - per ridurre la dipendenza dal gas russo in tempi rapidi. E' necessario farlo". Anche perché, ha fatto sapere, "la quota di gas russo è aumentata molto negli ultimi 10-15 anni, anche dopo l'invasione della Crimea.

 

Questo dimostra una sottovalutazione di politica estera e internazionale". Quindi ha ricordato: "Siamo impegnati per diversificare le forniture e aumentare le fonti rinnovabili: questa è l'unica strategia nel lungo periodo".

COME ARRIVA IL GAS IN ITALIA

 

Draghi ha osservato: "Siamo tutti impegnati a intervenire con forza per tutelare il potere d'acquisto", l'intenzione è di "mantenere una politica di bilancio prudente che non implichi nuove rilevanti misure permanenti di spesa ma permetta tutti gli interventi necessari a sostenere l'economia ora, nell'emergenza".

 

Le energie rinnovabili

Una parte del futuro dell'Italia, ha sottolineato Draghi, passa per le rinnovabili. Per combattere i rincari energetici e sostenere così famiglie e imprese, "aumentare il contributo da fonti rinnovabili resta l'unica strategia fondamentale nel lungo periogio, tutto quello che sperimentiamo ora è transizione. E dobbiamo investire sulla ricerca". Ma per tutto questo serve una "profonda semplificazione: dobbiamo muoverci in fretta. Il grosso ostacolo all'espansione significativa delle rinnovabili restano le procedure".

 

ITALIA E IL GAS

L'obiettivo del governo resta comunque "rispettare l'obiettivo dei 70 gigawat di rinnovabili nel 2026 se si sbloccano le autorizzazioni. Siamo impegnati nella produzione di diversi gigawat di eolico offshore grazie ad una semplificazione delle autorizzazioni, c'è anche il ricorso al biometano con l'obiettivo di 200 mila tonnellate nel 2023 ed un incremento di 50 mila nel successivo triennio. La ricerca è fondamentale in ogni ambito".

 

Le sanzioni alla Russia

"Non abbiamo nessuna intenzione di derogare alle politiche di sanzione alla Russia che sono condivise con gli alleati e dobbiamo fare di tutto per renderle sostenibili al nostro interno", ha garantito il premier. "Le sanzioni - ha proseguito - servono ad applicare la massima pressione possibile sul governo di Mosca perché cessi le ostilità e riprenda la diplomazia.

 

LE CENTRALI A CARBONE IN ITALIA

L'impegno sul fronte sanzionatorio da parte dell'Italia è stato attuato con coraggio ed equità. Tutto questo impegno deve essere uguale all'impegno per aiutare famiglie e imprese in questa situazione e sostenere soprattutto i più deboli".

 

La riforma del catasto

"C'è un equivoco profondo, ovvero che siccome c'è l'emergenza bisogna fermarsi, non bisogna fare altro, niente riforme, niente cambiamenti, sempre fermi: questo non è il motivo per cui è nato questo governo", ha replicato Draghi alle accuse di Fratelli d'Italia sulla riforma del catasto.

 

"L'impianto del catasto risale al 1939, gli estimi sono dell'89" ha ricordato il premier sottolineando ancora una volta che la riforma "non aumenterà le tasse sulla casa, serve solo a capire lo stato del patrimonio immobiliare, perché attualmente ci sono immobili non censiti".

gasdotti in europa estrazione di gas 6estrazione di gas 5mario draghi 4estrazione di gas 4estrazione di gas 7

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…