salvini giorgetti a palermo

“SALVINI E’ L’UNICO IMPUTATO CHE SOGNA LA GALERA” – IL FOGLIO: “IL LEADER LEGHISTA TEME L’ASSOLUZIONE PIÙ DELLA CONDANNA, FA SFILARE I MINISTRI A PALERMO E ATTACCA LE TOGHE. MA UN PARTITO DI GOVERNO NON LASCIA DIRE, A SALVINI, A PALERMO, CHE I GIUDICI CHE NON CONVALIDANO UN’ORDINANZA DI TRATTENIMENTO, DEGLI IMMIGRATI IN ALBANIA, È MEGLIO CHE “SI CANDIDINO ALLE ELEZIONI”. E GIAN MARCO CENTINAIO, VICEPRESIDENTE DEL SENATO, QUASI SE NE VERGOGNA, E DICE: “IO NON ATTACCHERÒ MAI UN PM”...

Carmelo Caruso per “Il Foglio” - Estratti

 

salvini a palermo

E’ l’unico imputato che desidera la galera e il cesso alla turca. Non fatevi prendere in giro. Salvini teme l’assoluzione più della condanna, la libertà da leader decaduto più della cella fredda e fetente.

 

Cerca sei anni di carcere, a Palermo, a piazza Politeama, la città delle stragi, la città che ha ignobilmente ridotto in un bivaccone, in un manipolo di trolley e magliette da carnevale orribili. Il reato che gli andrebbe contestato non è il sequestro della nave Open Arms, prescritto dalla storia, ma vilipendio di memoria civile, delegittimazione di toghe al fronte.

 

La Lega che ha studiato, e che ricorda la città dell’omicidio Mattarella, del tritolo sotto l’asfalto, la Palermo di Brusca, “’u verru”, non chiama le toghe “comuniste”. 

 

(...) Un partito di governo non lascia dire, a Salvini, a Palermo, città santa, di pianto, che i giudici che non convalidano un’ordinanza di trattenimento, degli immigrati in Albania, è meglio che “si candidino alle elezioni”; “non ho paura dei giudici di sinistra che vogliono smontare le leggi dello stato”.

palermo sit in per salvini

 

Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, quasi se ne vergogna, e dice al Foglio: “Io non attaccherò mai un pm”. Anche i pm di Palermo che mandano a processo Salvini e che stanno ricevendo minacce? “Soprattutto loro. Hanno la mia solidarietà. So cosa significa vivere sotto scorta. Lo sono anche io.

 

(...)

Per Salvini, Palermo è solo il suo processo ed è contento di tornarci il 20 dicembre per la sentenza di primo grado. Non fatevi prendere in giro. Desidera sei anni di galera, una condanna, la dose booster in vista del congresso nazionale che vuole convocare a febbraio, candidato unico con il camicione a righe.

 

E’ sedotto dall’idea di essere “wanted” perché come dice Aldo Patriciello, l’europarlamentare della Lega che vale centomila preferenze, uno che davvero è libero, altro che Vannacci, “in politica, il vittimismo fa salire i sondaggi. Sveglia l’elettorato. Un Salvini condannato ha una forza superiore a un Salvini assolto”.

giorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapresse

 

 

(...)

Volano da Roma, Valditara, Calderoli, il vice dell’Interno Nicola Molteni, uno che in un giorno solo fa carne di porco della sua straordinaria carriera: “La stagione di Salvini al governo, il Salvini che fermava gli immigrati, è stata bellissima. Irripetibile”. Che ci fa un viceministro dell’Interno, qui? Manifestare solidarietà, come se i magistrati fossero hezbollah, può andare bene per Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega, per il vicesegretario Andrea Crippa, che in diretta tv parla di “una magistratura di sinistra”.

 

Loro non hanno responsabilità di governo, ma lui? E passi anche per Claudio Durigon, altro vicesegretario, che è abile e che ci tiene ad aggiustare: “La colpa del processo di Salvini non è dei pm ma di Giuseppe Conte”. Valditara che si vanta con lo studente (“io sono il primo ministro che gira le scuole italiane”) è imbarazzante, peggio dei suoi pensieri. E’ vero che gira l’Italia, ma gira per ripetere ai cronisti che i suoi tweet sono stati bollinati nientemeno che dall’Accademia della Crusca. Vanesio.

GIANCARLO GIORGETTI IN UN BAR DI PALERMO

 

Vannacci, che non è presente, furbo, di questo passo, andrebbe nominato emerito alla Normale di Pisa. E che dire dell’altro? Giancarlo Giorgetti, presente, viene custodito in albergo come il “divo” perché deve presentarsi per ultimo, come le star del Festival del cinema di Roma, perché così ha previsto la sceneggiatura della Lega. E, per carità, non scrivete che è arrivato per ultimo, come ha scritto il Foglio sul web, perché Giorgetti, questa è la rettifica, “non vuole essere protagonista. E’ arrivato insieme a tutti i leghisti. Il ministro ritiene scontato doverci essere, manifestare solidarietà a Salvini. Il resto è malafede”.

 

leghisti a palermo

Si allumaca in un ristorante di porn food, dopo averci comunicato, sbuffando, che “è meglio stare qui che occuparsi di manovra”, e che si trova qui, a manifestare, “perché stavo al governo con Salvini, sono qui perché sono della Lega”. Se solo non fosse tenuto a freno da chi gli impedisce di distribuire queste frasi alla Catalano, il filosofo di “Quelli della notte” di Renzo Arbore, ci regalerebbe altre gemme tipo: “Meglio una gallina oggi che un uovo domani”. Si autoconfina per un’ora, “perché il ministro deve chiudere la manovra”, e poi si fa inseguire da Marco Billeci, di Fanpage, per dire che lui le ha suonate alle banche:

 

giulia bongiorno matteo salvini - processo open arms

“Chiedete a loro se sono felici”. A cosa serviva? Si sono inventati una “pupiata” e non sanno neppure che la Procura di Palermo ha oggi delle toghe misurate, silenziose, e non più gli spericolati che, a strascico, intercettavano il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Sono toghe che, fino a ieri, erano ben disposte nei confronti di Sal vini. Il procuratore capo è Maurizio De Lucia e sta facendo così bene che quasi nessun italiano lo conosce. Lavora e tace.

 

Guida una procura di magistrati che preferirebbe non avere scorta, che non ha fatto fortuna con i convegni, i libri, le interviste bomba role. Non c’è nessun comunista ma solo dei pm che, da domani, dovranno smistare anche le minacce degli invasati di Salvini. Cosa accadrà, se dovessero condannarlo? Li andrà a prendere Vannacci con il tanko? La vera condanna è assolverlo.

giulia bongiorno matteo salvini conferenza stampa dopo l'udienza sul caso gregoretti 1migranti in albania - vignetta by vukic

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...