salvini soldi

LA LEGA È MEJO DI MOSSACK FONSECA! - I SOLDI FATTI PASSARE DA UNA FIDUCIARIA PANAMENSE BASATA IN SVIZZERA. CHE SI AGGIUNGONO A RUSSIA E TANZANIA. AHO, QUELLI LO HANNO SEMPRE DETTO DI ESSERE NO EURO! - SALVINI A CENA CON UNO DEI COMMERCIALISTI ARRESTATI, MA LA PROCURA FA SAPERE CHE IN QUELL'OCCASIONE IL TROJAN ERA SPENTO (NON SI POSSONO INTERCETTARE PARLAMENTARI), MA SI DICE ''NON PREOCCUPATO, NON CE NE SONO I MOTIVI''

 

ANSA

 

Il passaggio di parte degli 800mila euro, incassati dalla vendita gonfiata dell'immobile per la Lombardia Film Commission, dalla Italia alla Svizzera e, in particolare, su una fiduciaria panamense basata nel Paese elvetico. E' uno dei punti che le indagini della Procura e della Gdf di Milano, che due giorni fa hanno portato ai domiciliari tre commercialisti vicini alla Lega, vogliono chiarire in relazione alla "destinazione finale" di parte della provvista (quasi 300mila euro pare) creata con la presunta operazione immobiliare illecita. E' stata avviata da giorni dai magistrati una rogatoria in Svizzera per seguire i flussi del denaro

MATTEO SALVINI PRIMA IL NORD

 

 

 

"Non sono preoccupato per la semplice ragione che non ci sono i motivi per esserlo". Ha risposto così Matteo Salvini ai giornalisti che ad Ariano Irpino (Avellino) gli chiedevano di commentare l'inchiesta giudiziaria nella quale sono stati coinvolti dalla Procura di Milano alcuni commercialisti ritenuti vicini alla Lega.

 

Identico il commento di Salvini alla posizione a favore del No al referendum assunta da Giancarlo Giorgetti ("Votare Sì è un favore al governo"): "Preoccupato? Non scherziamo" ha detto il leader della Lega prima di lasciare Ariano Irpino per raggiungere Matera.

 

 

alberto di rubba

Una cena a fine maggio scorso a Roma tra Matteo Salvini, il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli, il senatore Stefano Borghesi e Andrea Manzoni, revisore contabile alla Camera per la Lega e arrestato due giorni fa nell'inchiesta milanese sul caso Lombardia Film Commission.

 

Il particolare, come scrivono oggi 'la Repubblica' e 'il Fatto Quotidiano', emerge da un'informativa della Gdf agli atti delle indagini. In quel periodo Manzoni e Alberto Di Rubba, direttore amministrativo per il Carroccio al Senato e anche lui arrestato, erano preoccupati per il licenziamento di Marco Ghilardi, all'epoca direttore della filiale di Seriate (Bergamo) della banca Ubi, per alcune operazioni sospette sui conti accesi dai due commercialisti nell'istituto di credito.

 

matteo salvini uova e spremuta

Come era emerso, tra l'altro, stando ad una testimonianza dello stesso Ghilardi, i due gli avevano chiesto di aprire "conti" intestati alle "associazioni regionali" del Carroccio, ossia articolazioni territoriali del partito. Operazione che non andò in porto. In uno degli interrogatori resi, come riporta 'il Corriere della Sera', Luca Sostegni, presunto prestanome dei professionisti e che sta collaborando coi pm dopo essere finito in carcere a luglio, ha raccontato che Michele Scillieri, altro commercialista di fiducia della Lega arrestato, gli avrebbe detto "sorridendo" che i soldi dell'affare sull'immobile per la LFC sarebbero serviti per le elezioni del marzo 2018. Sul punto, però, gli investigatori al momento non hanno trovato riscontri nelle indagini che, comunque, seguono da tempo anche la pista dei 'fondi neri' e si intrecciano con quelle genovesi sul riciclaggio dei 49 milioni di euro della Lega di cui si son perse le tracce.

 

 

 

La precisazione del Pm, cena non registrata da investigatori - 

 

salvini giorgetti

"In relazione ad alcuni articoli apparsi sui quotidiani odierni, riguardanti un incontro cui avrebbero preso parte anche Parlamentari, la Procura della Repubblica di Milano precisa che, nel corso di quell'incontro, non era attivo alcun captatore informatico". Lo precisa il procuratore Francesco Greco con una nota

 

Giorgetti, fiducia nei commercialisti

 

"Conoscendoli io ho fiducia in loro e quindi ho fiducia nella giustizia". Lo ha detto il vice segretario della Lega, Giancarlo Giorgetti, oggi a Cividale del Friuli (Udine), in merito all'inchiesta giudiziaria della Procura di Milano in cui sono coinvolti alcuni commercialisti ritenuti vicini alla Lega.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…