bergoglio sanders lesbo

IL LESBO-SOCIALISTA - IL PAPA RIPORTA DUE FAMIGLIE DI PROFUGHI. E SU SANDERS È SUBITO EFFETTO-MARINO: ''MI SONO TROVATO LÌ IL SENATORE, SAPEVA CHE USCIVO A QUELL'ORA E MI HA ASPETTATO PER SALUTARMI . PENSATE CHE MI STIA IMMISCHIANDO IN POLITICA? BEH ALLORA DOVRESTE TROVARVI UNO PSICHIATRA!'' - IL SENATORE ARRIVA CON VOLO PRIVATO, DOPO AVER ATTACCATO CLINTON SUL 'CLIMATE CHANGE'

Franca Giansoldati per ''Il Messaggero''

papa francesco bergoglio con i disegni dei bimbi sirianipapa francesco bergoglio con i disegni dei bimbi siriani

 

papa francesco  a lesbopapa francesco a lesbopapa  francesco   a lesbopapa francesco a lesbobernie sanders in vaticanobernie sanders in vaticanobernie sanders evo moralesbernie sanders evo morales

La hostess sposta le tende divisorie dei due settori. Da una parte c' è la stampa internazionale, dall' altra il seguito papale. Sul volo di ritorno da Lesbo ci sono 12 passeggeri in più. Tre famiglie musulmane, siriane, che Papa Francesco riporta a Roma con sé, come rifugiati, d' accordo con le autorità greche e italiane. «Avevano le carte in regola». Bergoglio appare ancora scombussolato per la visita al campo di Moria. «E' stata per me troppo forte emotivamente».

Che ne pensa dell' accordo Ue-Turchia per il rimpatrio dei migranti?
«Prima di tutto vorrei dire che non c' è alcuna speculazione politica dietro la decisione umanitaria di portare in Vaticano tre famiglie siriane. Mi è venuta una ispirazione una settimana fa, su suggerimento di un mio collaboratore e ho accettato subito. Rientra nello spirito umanitario. Le cose sono state fatte in regola con le autorità greche e italiane. Loro arrivano con i documenti. Sono a carico del Vaticano e tutto si è realizzato con la collaborazione di Sant' Egidio. In Vaticano sono ospitate già due famiglie siriane».

Alla fine si è incontrato con Sanders, ci può dire qualcosa?
«Quando sono uscito stamattina mi sono trovato lì il senatore. Sapeva che uscivo a quell' ora e mi ha aspettato per salutarmi. È stato un saluto. Alloggiava a Santa Marta e quando sono sceso lo ho salutato; niente di più. Questa si chiama educazione da non mischiare con altro. Se qualcuno pensa che fare un saluto sia immischiarsi in politica, beh, farebbe meglio a trovare uno psichiatra».

Perché si porta a Roma tre famiglie musulmane e non tre famiglie cristiane?
«Non ho fatto una scelta tra cristiani e musulmani, erano tre famiglie che avevano le carte in regole e si poteva fare. Vi erano anche altre due famiglie cristiane che però non avevano le carte in regola. Ricevere accoglienza non è un privilegio, tutti sono figli di Dio».

Lei parla molto di accoglienza ma poco di integrazione. Gli immigrati musulmani sono quelli che fanno più fatica ad integrarsi con i valori occidentali. Lei non pensa che sia meglio privilegiare l' immigrazione cristiana?
«A proposito di integrazione. Esiste una parola che la nostra cultura sembra essersi dimenticata dal dopoguerra; oggi esistono i ghetti, dai quali sono arrivati alcuni dei terroristi che si sono macchiati di atti terribili. Alcuni sono figli di immigrati di seconda generazione. Cosa è successo? Che non c' è stata una politica di integrazione. E questo per me è fondamentale. Oggi l' Europa deve riprendere questa capacità. C' è bisogno. Del resto in passato è arrivata gente che si è integrata bene».

Si parla di fili spinati e barriere, è la fine di Schengen e del sogno europeo?
«Io capisco quei popoli che manifestano una certa paura di fronte al fenomeno dell' immigrazione. I muri non sono mai una soluzione. Ne abbiamo già visto cadere uno. Non servono a niente. Dobbiamo costruire ponti, ma i ponti si fanno con dialogo e integrazione; io capisco un certo timore, ma chiudere le frontiere non risolve niente. Perché quella chiusura alla lunga fa male al proprio popolo, e l' Europa ha bisogno urgentemente di fare politiche per il lavoro e l' economia».

Che cosa la ha colpita nel campo profughi?
«In quel campo di rifugiati c' era da piangere. Ho riportato con me i disegni che mi hanno regalato i bambini. Eccone uno. (Lo alza per mostrarlo a tutti). Ecco cosa vogliono i bambini, la pace. Dentro il campo seguono un corso di educazione, ma le cose che hanno visto se le porteranno dentro.
Guardate questo altro disegno.
(Mostra un secondo foglio). Hanno visto un bambino annegare.
Oggi c' era da piangere davvero.
Lo stesso disegno lo ho fatto quest' altro bambino afgano. La memoria di questi piccoli è segnata e ci vorrà tempo. Ecco un altro disegno. Questo sole piange. Io penso che una lacrima ci farà bene».

Lei invita all' accoglienza, ma l' Europa potrà mai raccogliere tutta la miseria del mondo?
«Oggi nel mio discorso ho detto che alcuni fuggono dalle guerre e altri dalla fame. Tutti e due sono effetto di sfruttamento. Sfruttamento della terra: mi diceva un capo di governo dell' Africa che come prima decisione del suo governo puntò sulla riforestazione, perché la terra era diventata morta per lo sfruttamento delle foreste. Si devono fare opere buone sia per chi fugge la guerra sia per chi fugge la fame. Io inviterei i trafficanti di armi - in Siria per esempio, chi dà le armi a diversi gruppi - a passare una giornata in quel campo profughi. Credo che per loro sarebbe salutare».

E' un viaggio triste, però 12 persone tornano con lei. Pensa che sia una lezione per tanti governi?
«Una volta chiesero a Madre Teresa: ma perché si sforza tanto e lavora così tanto per aiutare a morire questi ammalati? Quello che lei fa non serve. Lei rispose: è una goccia d' acqua nel mare, ma dopo questa goccia il mare non sarà lo stesso. Un piccolo gesto, certo, ma sono quei piccoli gesti che dobbiamo fare tutti i giorni, tendere la mano a coloro che hanno bisogno». Siamo venuti in Grecia, un paese di immigrazione ma anche di politica economica di austerità.

Lei ha un pensiero economico di austerità?
«La parola austerità ha diversi significati: economicamente significa un capitolo di un programma, politicamente un' altra cosa, spiritualmente un' altra cosa. Quando io parlo di austerità mi riferisco al confronto con lo spreco. Ho sentito dire alla Fao che con il cibo sprecato si potrebbe risolvere la fame nel mondo e noi a casa nostra quanti sprechi facciamo senza volerlo! È questa cultura dello scarto e dello spreco. Austerità la dico in senso cristiano».

E' uscita da poco l' esortazione Amoris Laetitia. Ci può dire se davvero è cambiato qualcosa a proposito della dottrina e dei divorziati risposati?
«Posso dire di sì ma sarebbe una risposta breve. Sicché raccomando di leggere la presentazione che ha fatto il cardinale Schoenborn, che è un grande teologo. In quella presentazione si troverà la risposta. In ogni caso, se posso aggiungere una cosa, i media hanno dato troppa rilevanza alla questione della comunione ai divorziati risposati. Un po' mi ha dato tristezza perché non ci si accorge che quello non è il problema importante, non ci si accorge che la famiglia che è la base della società è in crisi, non ci si accorge che i giovani non vogliono sposarsi, non ci si accorge del calo di natalità in Europa, non ci si accorge della mancanza di lavoro, né delle difficoltà di conciliare il lavoro di tanti genitori. Questi sono i grandi problemi».
 

bernie sanders  in vaticanobernie sanders in vaticanobernie  sanders  in vaticanobernie sanders in vaticanopapa  francesco bergoglio con alexis tsipraspapa francesco bergoglio con alexis tsipraspapa francesco   a lesbopapa francesco a lesbopapa francesco a lesbo con i leader ortodossipapa francesco a lesbo con i leader ortodossipapa francesco a lesbopapa francesco a lesbobernie sanders arriva con volo privatobernie sanders arriva con volo privatopapa francesco con il patriarca bartolomeo e un bimbo rifugiatopapa francesco con il patriarca bartolomeo e un bimbo rifugiato

 

papa francesco bergoglio con alexis tsipraspapa francesco bergoglio con alexis tsipras

Ultimi Dagoreport

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: HA SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” CHE AL QUOTIDIANO DI CONFINDUSTRIA RICORDANO PIÙ PER I CONTENZIOSI E LE RICHIESTE DI BONUS CHE PER I RISULTATI EDITORIALI O FINANZIARI...

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”