MA CHE BEI CASTELLI – NON SI È ANCORA RISOLTO IL GIALLO DELLA MANINA CHE HA DIFFUSO LA BOZZA DELLA LETTERA DI TRIA ALL’UE – OGGI SARÀ PRESENTATA LA DENUNCIA PER DIVULGAZIONE DI ATTI SECRETATI E I SOSPETTI CONVERGONO TUTTI VERSO IL VICEMINISTRO LAURA CASTELLI – LA PUBBLICAZIONE DELLA BOZZA SERVE AL. M5S PER CONTINUARE A RANDELLARE TRIA, E LAURETTA GIÀ IN PASSATO…

-

Condividi questo articolo


Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

 

laura castelli by gian boy laura castelli by gian boy

Nel governo delle «manine», un' altra fuga di notizie dagli uffici di un ministero è finita con una denuncia per «divulgazione di atti secretati e violazione del segreto d' ufficio». Una spy story nata nei corridoi del Mef, cominciata con la pubblicazione da parte di alcune agenzie e siti della bozza di una lettera, firmata dal ministro dell' Economia Giovanni Tria, in cui sostanzialmente si rispondeva ai rilievi dell' Ue sui conti pubblici, promettendo dei tagli ad alcune misure di welfare.

 

Quota 100, ma soprattutto il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia politico del Movimento Cinque Stelle. Così nell' occhio del ciclone delle accuse reciproche è finita la grillina Laura Castelli, viceministro al Mef. Una che dall' inizio dell' avventura del governo gialloverde è stata al centro dei retroscena che la vedevano in contrapposizione al «suo» ministro. «Io a quello lì lo asfalto» è stata una delle frasi, poi smentita dalla Castelli, che la pentastellata, secondo i pettegolezzi di Palazzo, avrebbe pronunciato riferendosi a Tria.

 

tria cerca le coperture tria cerca le coperture

La denuncia per la diffusione della bozza sarà presentata oggi dal Mef. Hanno fatto sapere dal ministero: «La decisione fa seguito alla diffusione a mezzo stampa di una bozza di lettera del ministro in risposta alle richieste di spiegazioni da parte della Commissione europea circa l' evoluzione del debito italiano nel 2018». E nonostante le precisazioni del M5s che ha accusato già i tecnici di Via XX Settembre, i sospetti sull' identità della «manina» convergono tutti verso la viceministra.

 

LAURA CASTELLI LAURA CASTELLI

Tria in un' intervista al Corriere della Sera la ha attaccata: «Se Laura Castelli aveva quel testo, non lo doveva avere. Quello era un documento riservato, una bozza di lavoro con i miei appunti annotati a mano in cui osservavo nei vari passaggi questo sì, questo no».

 

GIOVANNI TRIA GIOVANNI TRIA

La stessa Castelli ha ammesso, in una nota, di essere stata in possesso del documento finito sulle scrivanie di diversi giornalisti: «Nel pomeriggio anche io ho visto una bozza della lettera che girava con quei contenuti e purtroppo quel passaggio sul taglio al welfare c' era ancora ha aggiunto Castelli -, come sempre sono disponibile a supportare il ministro per rivederne il contenuto». Contenuti ritoccati dal governo proprio in seguito alla fuga di notizie: «Mi rincuora, nel rispetto dell' azione e della volontà del governo - ha spiegato Castelli - che il presidente Conte, prendendone visione, abbia deciso di correggere alcuni aspetti per noi irricevibili, come il taglio alla spesa sociale».

 

luigi di maio matteo salvini giuseppe conte luigi di maio matteo salvini giuseppe conte

Non pochi, tra i soliti bene informati, sospettano che la pubblicazione della lettera sia stata un assist, non si ancora quanto consapevole, alla campagna permanente del M5s contro il ministro Tria, e la conseguente revisione del testo è stata fatta passare come una vittoria politica pentastellata. Sicuramente, la polemica, in un certo senso ha rivitalizzato il Movimento dopo la bruciante sconfitta alle elezioni europee. E il sigillo della soddisfazione grillina per le correzioni alla bozza provvisoria lo ha apposto il vicepremier Luigi Di Maio: «Ringrazio il ministro Tria per aver provveduto a correggere. Del resto non potevamo accettare altre sforbiciate lacrime e sangue».

matteo salvini giovanni tria 1 matteo salvini giovanni tria 1 CONTE E DI MAIO CONTE E DI MAIO laura castelli giuseppe conte luigi di maio alfonso bonafede laura castelli giuseppe conte luigi di maio alfonso bonafede laura castelli 4 laura castelli 4 laura castelli laura castelli LAURA CASTELLI LAURA CASTELLI LAURA CASTELLI LAURA CASTELLI LAURA CASTELLI LAURA CASTELLI LAURA CASTELLI 1 LAURA CASTELLI 1 laura castelli 2 laura castelli 2 laura castelli 1 laura castelli 1 laura castelli 3 laura castelli 3 laura castelli 5 laura castelli 5

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MA DOVE STA ZHANG ZHANG? - IL 32ENNE IMPRENDITORE CINESE, DAL 2018 AZIONISTA DI MAGGIORANZA DELL’INTER, NON SI VEDE IN GIRO DA UN ANNO. NON ERA A MILANO NEMMENO PER LA FESTA SCUDETTO. LA VERITÀ È CHE ZHANG NON PUÒ LASCIARE LA CINA DA OLTRE UN ANNO PER LA CONDANNA DEL TRIBUNALE DI HONG KONG A RISARCIRE CHINA CONSTRUCTION BANK E ALTRI CREDITORI DI 320 MILIONI - A QUESTO PUNTO, NON CI VUOLE IL MAGO OTELMA PER SCOPRIRE IL MOTIVO PER CUI IL MEGA-FONDO AMERICANO PIMCO SI SIA RITIRATO DAL FINANZIAMENTO DI 430 MILIONI DI EURO A UN TIPINO INSEGUITO DAI TRIBUNALI, A CUI PECHINO NON RILASCIA IL VISTO PER ESPATRIARE, COME MISTER ZHANG…

DAGOREPORT - LORO SI' CHE LO SANNO BENE: SECONDO IL "CANALE 12" DELLA TV ISRAELIANA RAISI È MORTO - DIFFICILE PRENDERE SUL SERIO TEHERAN CHE AFFERMA CHE L'ELICOTTERO CON A BORDO IL PRESIDENTE IRANIANO HA AVUTO UN "INCIDENTE" IN AZERBAIGIAN A CAUSA DEL ''MALTEMPO'' (UN CONVOGLIO DI TRE ELICOTTERI E SOLO QUELLO CON RAISI E' ANDATO GIU'?) - I MEDIA IRANIANI, PER ORA, PARLANO DI "VITA IN PERICOLO" - L'IRAN NON E' DECAPITATO FINCHE' CI SARA' SARA' L’AYATOLLAH KHAMENEI CHE SCEGLIERA' IL SUCCESSORE DEL FEDELISSIMO RAISI. E PER ORA SI LIMITA A DIRE: "SPERIAMO CHE TORNI, MA NON CI SARANNO INTERRUZIONI" - COME E' ACCADUTO CON L'ATTENTATO ALLA SEDE DIPLOMATICA IRANIANA IN SIRIA, DIETRO L"INCIDENTE" C'E' NETANYAHU? (FINCHE' C'E' GUERRA, C'E' SPERANZA DI RESTARE AL POTERE) - PROPRIO IERI IL MINISTRO DEL GABINETTO DI GUERRA BENNY GANTZ, VICINISSIMO A BIDEN,  DOPO UN INCONTRO IN ISRAELE CON IL CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA USA JAKE SULLIVAN, AVEVA AVVISATO IL PREMIER NETANYAHU: "PIANO SU GAZA ENTRO L'8 GIUGNO O LASCIAMO IL GOVERNO"

DAGOREPORT - FERMI TUTTI! SECONDO UN SONDAGGIO RISERVATO, LA CANDIDATURA DEL GENERALE VANNACCI POTREBBE VALERE FINO ALL’1,8% DI CONSENSI IN PIÙ PER LA LEGA SALVINIANA. UN DATO CHE PERMETTEREBBE AL CARROCCIO DI RESTARE SOPRA A FORZA ITALIA - A CICCIO TAJANI È PARTITO L’EMBOLO. COSÌ QUEL MERLUZZONE DEL MINISTRO DEGLI ESTERI SI È TRASFORMATO IN PIRANHA: HA MESSO AL MURO LA MELONI, MINACCIANDO IL VOTO DI SFIDUCIA SE LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE DEI MAGISTRATI, LEGGE SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, NON VIENE APPROVATA PRIMA DELLE ELEZIONI EUROPEE...