raimondo etro

CON UNA MANO DAVANTI E L'ALTRA DI ETRO - ALL'EX BRIGATISTA HANNO TOLTO IL REDDITO DI CITTADINANZA: ''ORA ANDRÒ IN CARCERE. LA COLPA E' MIA, NON HO COMUNICATO UNA VARIAZIONE DI RESIDENZA. A QUESTO PUNTO SPERO CHE MI CONDANNINO PRESTO: MEGLIO DIETRO LE SBARRE CHE A FARE IL BARBONE ALLA STAZIONE TERMINI. NON MI PENTO DELLA FRASE 'MEGLIO LE MANI SPORCHE DI SANGUE CHE DI ACQUA' DETTA DA GILETTI PERCHÉ…''

Enrico Mingori per www.tpi.it

 

raimondo etro

Raimondo Etro, 63 anni, ex Brigate Rosse, condannato per aver partecipato al sequestro di Aldo Moro, è tornato alla ribalta delle cronache nei giorni scorsi per una frase pronunciata in diretta tv: “Meglio avere le mani sporche di sangue che di acqua, ma almeno provarci”. Il conduttore di Non è l’Arena, Massimo Giletti, lo ha cacciato dallo studio e si sono scatenate grandi polemiche. Nei mesi scorsi Etro era già finito nel mirino perché si era scoperto che percepiva il reddito di cittadinanza. Ora ha fatto sapere che il sussidio glielo hanno tolto. TPI lo ha intervistato.

 

Etro, è vero che le hanno tolto il reddito di cittadinanza?

Sì, ho ricevuto a gennaio l’ultimo accredito. Ma le polemiche televisive non c’entrano niente. Me lo hanno ritirato perché non ho comunicato una variazione di residenza. È una questione semplicemente burocratica.

 

Non c’è modo di sanarla?

raimondo etro cacciato da giletti

Non c’è modo. E sinceramente neanche mi interessa: dopo tutte queste polemiche, penso che vada bene così. Le norme sul reddito di cittadinanza prevedono per la mancata comunicazione di residenza una pena da uno a tre anni, per la quale sono stato già interrogato dalla Guardia di Finanza. Mi sono dichiarato colpevole e chiederò di essere giudicato subito, con la speranza che mi condannino immediatamente, perché in questo momento, senza reddito di cittadinanza, non ho neanche la possibilità di sopravvivere.

 

Vive solo?

daniela santanche' raimondo etro

Sì, solo. Pago 800 euro al mese di affitto e con il reddito di cittadinanza prendevo 780 euro, che comunque non mi bastavano: 280 euro me li davano a titolo di contributo per l’affitto e gli altri 500 euro mi restavano per pagare bollette, fare la spesa e saldare i sei mesi di affitto arretrato e le rate del condominio arretrate. L’unico modo per sopravvivere, così, è il carcere. Il reddito di cittadinanza mi è costato una querela per diffamazione da parte dell’ex brigatista Federica Saraceni, una querela da parte della consigliera comunale di Fratelli d’Italia Rachele Mussolini e ora un’indagine per non aver comunicato questa variazione di residenza.

 

Può spiegarla meglio, questa variazione di residenza?

Mio figlio e mia nipote, per necessità burocratiche, hanno chiesto la residenza qui a casa mia. Io gliel’ho data. Ma, dato che loro in realtà non risiedono qui, io non ho comunicato alcuna variazione. Tra l’altro mi sarebbe convenuto. Mio figlio è disoccupato e, con loro a carico, avrei finito per prendere anche più dei 780 euro mensili. Ma sarebbe stata una truffa, perché loro non hanno mai vissuto qui.

massimo giletti raimondo etro 1

 

Lei quindi adesso dice provocatoriamente: meglio il carcere che restare libero a fare la fame…

Non provocatoriamente. In questo momento non ho altra soluzione: non so come pagare i sei mesi di affitto arretrati.

Una soluzione sarebbe proclamarsi innocente e, magari, averla vinta.

E in quel caso?

 

Tornerebbe a prendere il reddito di cittadinanza.

Quand’anche lo prendessi, non riuscirei a pagarci l’affitto: è un circolo vizioso. L’unica soluzione è questa: mi consegnerò per la seconda volta al carcere e almeno la pena da uno a tre anni la sconterò lì.

Non ha paura di tornare in carcere?

raimondo etro

Non è il luna park, ma l’unica alternativa è una scatola di cartone alla stazione Termini. E sinceramente a fare il barbone non mi ci vedo. Con le condizioni di salute che ho, almeno in carcere mangio tre volte al giorno, ho un posto dove dormire e l’assistenza medica.

 

Non ha nessuno che potrebbe aiutarla? Un famigliare…

Non ho nessuno. Ho un figlio che abita da qualche parte, con il quale non ho più rapporti.

Ma come? Non è stato proprio suo figlio che ha trasferito la residenza da lei, facendole perdere il reddito di cittadinanza?

Me lo ha chiesto perché altrimenti non avrebbe potuto avere la carta d’identità.

 

Perché? Dove vive suo figlio?

Vive in una casa popolare insieme alla sua compagna e a mia nipote.

E non potevano mettere quella come residenza?

raimondo etro su maria elena boschi

Sinceramente quello non l’ho capito neanche io… (ride). Credo sia anche quella una questione burocratica.

 

Lei ha mai lavorato?

Dal 2006, quando ancora ero in libertà vigilata, avevo una piccola compravendita di libri, che nel corso del tempo è andata a finire perché i libri non li compra più nessuno. Mia zia, nel 2013, quando è morta, mi ha lasciato una piccola assicurazione sulla vita, con la quale sono andato avanti in questi sei anni.

 

Poi è arrivato il reddito di cittadinanza.

Non era per mantenermi a spese dello Stato. Io sono invalido al 67 per cento e sono regolarmente iscritto al Centro per l’impiego come disabile, ma non mi è mai arrivata nessuna chiamata.Volevo un lavoro, perché con 780 euro io non riuscivo a vivere. Ce l’ho fatta in questi dieci mesi, ma senza pagare l’affitto.

 

Cambiando argomento, l’altra sera a Non è l’Arena ci è andato giù pesante: “Meglio le mani sporche di sangue che di acqua”… Pentito?

giorgia meloni raimondo etro

Assolutamente no. Quella non era una frase apologetica riguardo al mio passato, dal quale ho già preso le distanze. La mia è stata una risposta alle provocazioni che per tre volte mi hanno fatto, invitandomi in una trasmissione con persone di un certo tipo. Quella frase era una citazione di Graham Green, semplicemente una frase. Senza alcuna intenzione apologetica. Io ho abbandonato le Brigate Rosse nel 1980 e non ho più avuto contatti. E ora mi ritrovo in questa posizione.

 

L’hanno chiamata “odiatore”.

Una scemenza. Io sul mio profilo Facebook pubblico quello che mi pare su chi mi pare. E se qualcuno viene a spiare è un suo problema. Rachele Mussolini si è indispettita perché mi è apparsa una sua pubblicità a pagamento, ma, se paga per apparire sulle pagine altrui, deve anche accettare di ricevere dei “vaffanculo”.

 

 

Politicamente si rivede in qualcuno oggi?

Assolutamente no. Ho simpatizzato per Salvini per disperazione, non esistendo più una sinistra. Poi si è messo a fare il buffone in spiaggia e ho capito che stiamo vivendo un momento di decadenza.

 

La politica sui porti chiusi la condivide?

Sì, ma non perché i migranti ci tolgono il lavoro. Semplicemente perché c’è una tratta di schiavi che porta vantaggio alle cooperative rosse e al Vaticano. Salvini mi piaceva perché mandava affanculo il Papa e la Boldrini: la sinistra è arrivata davvero a un livello di idiozia. Ha fatto una battaglia sui matrimoni tra maschi: ognuno in camera da letto fa quel che vuole, ma vedere due maschi o due femmine che si sposano a me dà il voltastomaco.

 

Sulla sua situazione personale, vuole fare un appello alle istituzioni?

raimondo etro

No. La responsabilità è mia, ho sbagliato io e non me la posso prendere con nessuno.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)

giusi bartolozzi almasri giorgia meloni carlo nordio

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA TRA LE MANI IL CAPRO ESPIATORIO PERFETTO PER LA FIGURACCIA SU ALMASRI: GIUSI BARTOLOZZI, CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, NORDIO. DEL RESTO, È UNA MAIL DELLA “ZARINA” A DIMOSTRARE CHE A VIA ARENULA SAPESSERO DELL’ARRESTO DEL TORTURATORE LIBICO GIÀ DOMENICA 19 GIUGNO, E NON LUNEDÌ 20, COME SEMPRE SOSTENUTO DA NORDIO – DI FRONTE ALL’IPOTETICA CACCIATA DELLA BIONDISSIMA GIUSI, PERÒ, NORDIO S’È SUBITO OPPOSTO: GIAMMAI! D'ALTRONDE LA DECISIONE, SECONDO IL MINISTRO, È STATA PRESA DIRETTAMENTE A PALAZZO CHIGI…

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE...