giuseppe conte mes

MES IN QUEL POSTO - PER EVITARE SMOTTAMENTI IN MAGGIORANZA, CONTE POTREBBE FAR SLITTARE A SETTEMBRE L’ATTIVAZIONE DEL MES - E NON LO CITERÀ NELLE SUE COMUNICAZIONI IN VISTA DEL CONSIGLIO EUROPEO - IL PD È STATO CHIARO: I 36 MILIARDI CHE METTE A DISPOSIZIONE IL MES “OCCORRONO PER RIFORMARE IL SISTEMA SANITARIO E VANNO QUINDI UTILIZZATI” - MA SENZA L’APPOGGO DI FORZA ITALIA, GLI ORTODOSSI GRILLINI POSSONO MANDARE SOTTO LA MAGGIORANZA AL SENATO…

Marco Conti per “il Messaggero”

 

giuseppe conte

Il «salto di qualità» non si è ancora visto e nel Pd cresce il nervosismo. La kermesse a villa Pamphili, voluta fortemente da Giuseppe Conte, ha aggiunto carne al fuoco che è andata a sommarsi a quella che è sulla brace da mesi. Di rinvio in rinvio si è praticamente già a settembre con le scuole che, forse, riapriranno e quell'appuntamento elettorale regionale che non promette nulla di buono per la maggioranza e che potrebbe trasformarsi nell'ennesima occasione per far saltare il banco.

 

claudio borghi e i deputati leghisti contro conte sul mes

IL NEGOZIATO

Malgrado il proliferare di riunioni e vertici il presidente del Consiglio non riesce a far sintesi su quasi nulla e così anche la vicenda del possibile utilizzo del Mes rischia di slittare a settembre. E' infatti molto probabile che per evitare guai nella risoluzione che si voterà tra qualche giorno in Parlamento, dopo che il presidente del Consiglio avrà fatto le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo, non verrà citato il Mes.

 

giuseppe conte luigi di maio

D'altra parte, fanno capire da palazzo Chigi, la trattativa in corso a Bruxelles è sul Recovery fund, mentre il Mes oltre a non essere propriamente uno strumento comunitario è già definito nelle modalità di accesso e condizioni. Il problema politico però resta. Conte, dopo qualche tergiversare, si è allineato al M5S e pensa che l'Italia possa fare a meno di utilizzare il Meccanismo europeo di stabilità.

 

Almeno ne era pienamente convinto sino a ieri l'altro quando la cancelliera Angela Merkel, che guiderà il prossimo semestre europeo, ha fatto capire a Conte che la Germania si batterà affinchè l'Italia, e i paesi più in difficoltà, abbiano a disposizione tutti gli strumenti per affrontare la crisi, a patto però che vengano usati. Posizione condivisa da +Europa con Benedetto Della Vedova che parla di «grottesca commedia italiana diretta da Crimi».

 

giuseppe conte al senato

Non menzionare il Mes nella risoluzione che verrà votata in Parlamento potrebbe essere quindi interpretata male a Bruxelles come dai mercati, ma permetterà al M5S di non spaccarsi tra l'ala governative e quella più convintamente sovranista che al Senato ha i numeri per mandare sotto il governo, a meno che non intervenga FI. Ieri palazzo Chigi si è preoccupato di smentire i possibili contatti diretti tra Conte e Berlusconi raccontati dal Corriere e che potrebbero riguardare anche il tentativo in atto da parte del governo di rivedere la distribuzione della torta pubblicitaria che avvantaggia ora sola la tv.

 

giuseppe conte roberto gualtieri

Smentite a parte tra i due una sorta di appeasement è comunque in corso da tempo anche se dentro FI nessuno ritiene possibile sostenere l'attuale esecutivo. Anzi, tra gli azzurri ci si interroga ora anche su cosa fare quando in aula arriverà il nuovo scostamento di bilancio da 20 miliardi che il ministro Gualtieri porterà presto in Parlamento.

 

Una cifra lievitata nelle ultime settimane proprio per permettere all'esecutivo di arrivare a settembre senza dover far ricorso al Mes. Nuove risorse a debito che dovrebbero garantire altra cassa integrazione ma non la promessa apertura dei cantieri, lo sblocco della questione Ilva, la soluzione del contenzioso con Autostrade, o la definitiva sistemazione di Alitalia, vettore che macina miliardi di fondi pubblici da anni.

 

BERLUSCONI FINGE DI NON VEDERE CONTE E NON LO SALUTA

Ma per il Pd di Nicola Zingaretti - che non ostacola il rinvio a settembre - l'appuntamento con il Mes è solo rimandato perchè i 36 miliardi che mette a disposizione «occorrono per riformare il sistema sanitario e vanno quindi utilizzati». A chiedere i soldi del Mes sono tutti i presidenti di regione, a cui ieri ha dato voce il toscano Enrico Rossi mentre l'azzurra Anna Maria Bernini arriva a sostenere che è interesse nazionale utilizzare il Mes

Ad aggiungere tensione tra Pd e palazzo Chigi è anche la questione Rai. Per i dem l'attuale consiglio d'amministrazione va cambiato alla scadenza e Salini «deve andare via, come il direttore del Giggi-Uno», sostengono ironizzando sull'orientamento della rete ammiraglia. Niente proroghe, quindi, visto che l'attuale cda è stato insediato dal precedente governo sovranista Lega-M5S.

nicola zingaretti giuseppe conte

 

Malgrado il Pd tenga alta la pressione, poco a nulla sembra muoversi nell'azione di governo. Così come non decollano le alleanza regionali tra i partiti di maggioranza e soprattutto tra Pd e M5S. Anche se qualcosa sembra muoversi in Puglia e Liguria, si è ancora molto lontani dalla compattezza che comunque riesce ad esprimere il centrodestra.

 

In Puglia l'ex magistrato e attuale governatore Michele Emiliano potrebbe incassare il sostegno del M5S ma non quello di Italia Viva che resta ferma su Ivan Scalfarotto. In Liguria potrebbero invece convergere tutti, Iv e M5S compresi, sul professore universitario Aristide Massardo, anche se la strada è ancora lunga. Nelle tre regioni è, per ora, un tutti contro tutti che allontana quel progetto di alleanza organica tra dem e grillini che nel Pd più d'uno rilancia con sempre maggiore frequenza e nervosismo.

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...