giuseppe conte roberto speranza

METTETE A VERBALE CHE I VERBALI DEL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO SONO SOLO FUMO NEGLI OCCHI - MANCANO QUELLI DELLE RIUNIONI FONDAMENTALI IN CUI SI DECISE DI NON FARE LA ZONA ROSSA DI ALZANO E NEMBRO, IN CUI SI DECISE IL LOCKDOWN DI TUTTA ITALIA. SE LA TRASPARENZA SONO 5 DOCUMENTI SCELTI SU TRE MESI DI RIUNIONI, MEGLIO L'OPACITÀ SOVIETICA - IL CTS VOLEVA MISURE DIFFERENZIATE MA IL GOVERNO DECISE IL LOCKDOWN PER TUTTA ITALIA. E LE MASCHERINE DOVEVANO USARLE SOLO MALATI E...

 

Francesco Cancellato

@fcancellato

 

 

 

conte speranza

Mancano i verbali delle riunioni tra il 22 e il 27 di gennaio, quando non si sa bene perché l'ordine di testare tutte le polmoniti virali anomale si trasformò nell'ordine di testare solo quelle di chi proveniva dalla Cina.

 

Mancano i verbali del periodo tra l'1 e il 7 marzo, i giorni in cui si decise di non fare la zona rossa ad Alzano e Nembro, condannando Bergamo a essere l'epicentro globale della pandemia nei mesi a venire.

 

Mancano i verbali dell'8 e del 9 marzo, quelli in cui si decise il lockdown di tutta l'Italia, ma curiosamente c'è quello del 7, in cui il CTS suggeriva chiusure parziali e differenziate.

 

Se la trasparenza sono 5 verbali scelti “a caso” su tre mesi di riunioni del #ComitatoTecnicoScientifico forse era meglio l'opacità sovietica alla trasparenza.

 

 

 

2. CORONAVIRUS. INCONGRUENZE NEI VERBALI DESECRETATI. COSA NON TORNA NEL LOCKDOWN

Antonio Amorosi per https://www.affaritaliani.it/politica/coronavirus-incongruenze-nei-verbali-descretati-cosa-non-torna-nel-lockdown-688677.html

 

 

Il 9 marzo arriva in Italia il decreto che porta il lockdown su tutto il territorio nazionale.

 

Il Paese si ferma tranne i servizi essenziali. Per settimane chiunque parli dal governo ripete che le decisioni sono prese sulla base delle valutazioni del Comitato Tecnico scientifico.

 

 

conte speranza zampa

 

Oggi dopo le richieste degli avvocati della Fondazione Einaudi i verbali del Comitato, per oltre 200 pagine, vengono desecretati ed emergono fatti singolari.

 

Intanto sembrano mancare dei verbali, ne sono stati pubblicati solo 5, sia per la numerazione (ci sono i verbali n°12, 14, 21, 39 e 49 e non si sa dove siano gli altri) sia per il contenuto, sono assenti le valutazioni relative sulla zona rossa mancata in Val Seriana.

 

 

 

PIERPAOLO SILERI GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA

Nel verbale del 7 marzo il Comitato Tecnico scientifico aveva chiesto di distinguere le regioni con più contagi dal resto del Paese. Il governo invece 2 giorni dopo dichiarò il lockdown per tutta Italia.

 

Il Cts propone di “adottare due livelli di misure di contenimento: uno nei territori in cui si è osservata maggiore diffusione del virus, l'altro sul territorio nazionale. Nello specifico: misure più rigorose in Lombardia e nelle province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini e Modena, Pesaro Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Alessandria e Asti". Ma 2 giorni dopo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il Dpcm del 9 marzo dà il via al lockdown generalizzato per tutto il Paese. Perché abbia preso questa decisione non è spiegato nei verbali del Cts, tanto meno nessuno ha reso note le reali motivazioni. Certo, è nella facoltà del governo prendere provvedimenti di stampo diverso dalle proposte del comitato ma la compagine dovrebbe almeno spiegare perché, data la gravità degli eventi.

 

Alzano Lombardo e Nembro

 

 

Il secondo elemento significativo è nel primo verbale desecretato e datato 28 febbraio 2020, dove il Cts parla delle misure igieniche da adottare. Al punto g del capitolo in questione si affronta la questione “mascherine”. Il Comitato sostiene si debba “usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate”.

 

 

 

Abbiamo saputo poi che queste disposizioni non erano corrette e che le mascherine, sia mediche che non, dovevano essere usate come precauzione dalla popolazione. Lo ha messo nero su bianco proprio il ministero della Salute ma il 16 aprile, quando la pandemia stava riducendo i suoi effetti più drammatici. Ecco il passaggio più significativo della disposizione pubblicata sul sito del ministero.

 

“*L'uso di mascherine facciali in pubblico può servire come mezzo di controllo per ridurre la diffusione dell'infezione nella comunità minimizzando l'escrezione di goccioline respiratorie da individui infetti che non hanno ancora sviluppato sintomi o che rimangono asintomatici. Non è noto quanto l'uso delle mascherine facciali nella comunità possa contribuire a una riduzione della trasmissione oltre alle altre contromisure.

 

*L'uso di mascherine facciali nella comunità può essere preso in considerazione specialmente quando si visitano spazi affollati e chiusi, come negozi di alimentari, centri commerciali o quando si utilizzano i mezzi pubblici, ecc.

 

*Si può prendere in considerazione l'uso di mascherine facciali non mediche realizzate con vari tessuti, specialmente se - a causa di problemi di fornitura - le mascherine mediche devono essere utilizzate prioritariamente come dispositivi di protezione individuale da parte degli operatori sanitari. A supporto dell'uso di mascherine non mediche come mezzo di controllo della fonte di infezione esistono evidenze scientifiche indirette e limitate.    

alzano lombardo

 

 

*L'uso di mascherine facciali nella comunità deve essere considerato solo come una misura complementare e non in sostituzione delle misure preventive consolidate, come, ad esempio, il distanziamento fisico, l’igiene respiratoria (tra cui tossire o starnutire in un fazzoletto monouso o nella piega del gomito per evitare di trasmettere agli altri le goccioline con le secrezioni respiratorie), l’igiene meticolosa delle mani e l’evitare di toccarsi con le mani il viso, il naso, gli occhi e la bocca”.

 

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…