sgarbi sangiuliano

UN MINISTERO PER DUE - SANGIULIANO METTE A CUCCIA IL SOTTOSEGRETARIO SGARBI CHE COME DAGO-RIVELATO HA INIZIATO A FAR BALLARE LA RUMBA AL MINISTRO: "SUI MUSEI GRATIS DECIDO IO. SGARBI E’ UN ANARCOLIBERISTA MA NON C'È IL RISCHIO CHE FACCIA IL MINISTRO DI FATTO. I RUOLI SONO CHIARI” – ANCHE SALVINI PUNGE SGARBI CHE AVEVA BOCCIATO IL PONTE DI MESSINA - IL CRITICO AVEVA PROPOSTO ALLA MELONI LO SPACCHETTAMENTO DEL MINISTERO...

Estratto dell'articolo di Stefano Cappellini per “la Repubblica”

 

SANGIULIANO SGARBI

Almeno su una cosa Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, e Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, sono senz' altro d'accordo: la data del loro primo incontro.

«Lo conosco da trent' anni, io a Sgarbi voglio bene», dice il ministro Sangiuliano.

 

(...)

 

«Ci sono già le domeniche gratis che non intendo toccare - dice il ministro a Repubblica - e altri casi di scontistica e agevolazioni. Gran Bretagna a parte, dove vige un sistema misto di finanziamenti, in tutta Europa l'ingresso ai musei si paga, eccome. E poi vogliamo dirla tutta? Il turista americano, che arriva in costiera con lo yacht e va in Mercedes a Pompei, perché non dovrebbe pagare il biglietto?».

 

Sgarbi sostiene che la divergenza con l'ex direttore del Tg2 è già in via di ricomposizione: «L'ho quasi convinto ad adottare questo schema: il turista paga sempre, il residente entra gratis, altrimenti il modenese non metterà mai piede alla Galleria Estense e il ferrarese non andrà in Pinacoteca».

sgarbi

 

Nonostante le rassicurazioni, è chiaro che Sangiuliano rischia di dover faticare parecchio a contenere le esternazioni del sottosegretario, in un governo dove Sgarbi non pare l'unico vice a sentirsi in diritto di dichiarare senza aver prima consultato il titolare.

 

«Ma no assicura il ministro - Sgarbi è Sgarbi, è un esuberante, una certa genialità si coniuga spesso con l'irrazionalità del carattere. Io invece sono un metodico, uno che studia prima di prendere ogni decisione ».

 

Ma non c'è il rischio che Sgarbi faccia il ministro di fatto? «Per nulla, i ruoli sono chiari e il rapporto ottimo, ci siamo già visti una volta a pranzo e una a cena». 

 

(...)

VITTORIO SGARBI E GIORGIA MELONI

Sgarbi spiega che a Meloni aveva proposto lo spacchettamento del ministero: «A me interessa solo la parte di tutela dei beni culturali, che una volta era anche il nome del ministero, prima che la hubris di Franceschini lo spingesse ad adottare la dizione alla francese, ministero della Cultura.

 

Capisco e approvo la scelta di Meloni di mettere Sangiuliano. Io, fosse per me, mi occuperei solo di palazzi, chiese e musei, invece nel ministero c'è dentro di tutto, il teatro, il balletto, il cinema». E che male c'è?

 

«Tutti quelli che non sanno niente di cultura parlano di cinema», è il commento di Sgarbi.

SGARBI MORGAN

 

Divisi dal carattere e dalla latitudine - uno meridionale di Napoli, l'altro settentrionale di Ferrara Sangiuliano e Sgarbi incarnano anche due idee di destra con distanze quasi antropologiche. Il primo, cresciuto in orbita missina e passato da una fase filoleghista, si dichiara orgogliosamente conservatore all'americana («Un vero repubblicano », dice lui), il secondo è un laico, un tipo da Partito liberale italiano nella Prima Repubblica.

 

«Sgarbi è un anarcoliberista», dice il ministro. «Sangiuliano è un classico crociano, che può spingere nei confini della destra anche Pasolini e Flaiano». L'ex direttore del Tg2 si dice sicuro che la collaborazione proseguirà senza intoppi.

 

giorgia meloni e vittorio sgarbi 1

«Sgarbi ha applaudito le mie prime uscite ufficiali, alla Sinagoga per riprendere il filo del Museo della Shoà, e alla casa di Benedetto Croce». Si vedrà.

 

Meno sportivo di Sangiuliano è stato invece Matteo Salvini. Dopo che Sgarbi, appena incassati i gradi di governo, ha dichiarato anche sull'inutilità del ponte sullo Stretto, al ministro delle Infrastrutture, che crede alla realizzazione dell'opera come Berlusconi un quarto di secolo fa, sono saltati i nervi.

 

«Salvini mi ha mandato subito un messaggio - racconta Sgarbi, cercando il testo sul cellulare - per dirmi: "Se devo cominciare a dichiarare sulla cultura, basta saperlo e lo faccio"». Bene che Sangiuliano e la cultura sappiano di correre pure questo rischio.

gennaro sangiuliano giorgia meloni gennaro sangiuliano giorgia meloni SALVINI SGARBI

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…