minenna – occhiuto – salvini – durigon antonio mallamo marcello roberto matteo claudio

NEMICI IERI, ALLEATI OGGI - LEGA E FORZA ITALIA DEVONO IMBARCARE ANCHE GLI AVVERSARI PER NON FARSI DIVORARE DA FRATELLI D’ITALIA - MARCELLO MINENNA, NOMINATO DA CONTE A CAPO DELL'AGENZIA DEL DEMANIO, SILURATO DAL GOVERNO MELONI, VIENE RIPESCATO DAL GOVERNATORE FORZISTA DELLA CALABRIA, ROBERTO OCCHIUTO, COME ASSESSORE ALLE INFRASTRUTTURE - NEL LAZIO L’EX ZINGARETTIANO MALLAMO VIENE ARRUOLATO DA SALVINI E DURIGON COME COMMISSARIO PER LA REALIZZAZIONE DELLA ROMA LATINA...

marcello minenna giuseppe conte

DAGOREPORT

 

Conoscete la “legge della convenienza”? E’ facile: il nemico di ieri è l’alleato di oggi, se serve. In Calabria il napoleonico Marcello Minenna, nominato da Giuseppe Conte a capo dell'Agenzia del Demanio e delle Dogane, dopo essere stato silurato dal governo Meloni, viene ripescato dal governatore forzista della Calabria, Roberto Occhiuto, come Assessore alle Infrastrutture con deleghe sulla 106 Jonica e la costruzione del Ponte sullo Stretto.

ROBERTO OCCHIUTO

 

Risalendo verso il Lazio, Antonio Mallamo, fedelissimo di Nicola Zingaretti (che lo aveva sistemato, nel corso del suo mandato, a capo della regionale Astral) è stato scelto da Salvini e Durigon, lo scorso 23 gennaio, come Commissario Straordinario per la realizzazione della Roma Latina.

 

Arriviamo così in quel di Genova dove Roberto Carpaneto, concittadino del viceministro alle Infrastrutture Rixi e presidente della multinazionale Rina Consulting e Confindustria, è stato proclamato lo scorso 19 gennaio, su proposta della Lega come Direttore dell'ANSFISA (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali).

 

Antonio Mallamo

Al di là dello Stretto, l'unico “ponte” al momento visibile resta quello su cui il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e l'ala di Forza Italia legata a Licia Ronzulli riescono a far  passare i controllati in controllori, i profili storicamente vicini al Pd in "vergini neo leghiste" e gli ex avversari cinquestelle in alleati forzisti più affidabili di quanto sia lecito immaginare.

 

D'altro canto, tolti i fedelissimi Rixi e Durigon e l'amica "Kiss Me Licia", Salvini a Roma è privo di una classe dirigente adeguata e di fiducia. E poi, va riconosciuto, in tempi di elezioni, meglio un uovo sicuro oggi, anche se con un passato politico da “nemico” , che una gallina domani farcita di voti per Fratelli d’Italia. I risultati del voto alle Regionali del 12-13 febbraio, probabilmente saranno tutt'altro che piacevoli per Lega, Forza Italia e i rispettivi elettori.

 

matteo salvini licia ronzulli

DALLA GIUNTA GRILLINA DI ROMA ALLA CONSOB E ALLE DOGANE: ECCO IL “GRAND COMMIS” MINENNA, NEO ASSESSORE DI OCCHIUTO

Da https://www.corrieredellacalabria.it

 

Sul suo sito Internet le foto con Papa Francesco, con Sergio Mattarella, con i grandi e potenti della politica italiana (e non solo italiana e non solo della politica), un curriculum lungo quanto un’autostrada, libri (uno sulla Bce con prefazione di Romano Prodi) pubblicazioni scientifiche e pubblicazioni sul Sole 24 Ore ma anche in passato per il Corriere della Sera, per Repubblica, per il Financial Times e per Wall Street Journal, economista insigne e dirigente pubblico che rientra nella cerchia dei “grand commis” che sono poi quelli che portano avanti l’Italia con le loro competenze e che per questo resistono anche ai cambiamenti politici.

 

beppe grillo marcello minenna

È tutto questo, Marcello Minenna, il nuovo assessore regionale che il governatore ha nominato per il dopo-Mauro Dolce sul piano nominativo e numerico ma non qualitativo, perché Minenna dovrà seguire non i lavori pubblici bensì sarà il super-assessore di un po’ di settori storicamente “rognosi” in Calabria quali l’ambiente delle perenni emergenze – acqua e rifiuti in testa e poi la programmazione e infine e lo sterminato ma anche in genere improduttivo e opaco “portafoglio” delle partecipate della Cittadella. Settori che Occhiuto sta tenendo ben distanti dalle mire degli alleati del centrodestra, segnatamente di Fratelli d’Italia e Lega mantenendoli di fatto sotto il suo diretto controllo.

 

marcello minenna

Settori che ora saranno in mano a Minella, che ha un Cv robustissimo nel quale si possono scoprire anche illustri docenze alla Bocconi e alla London Graduate School of Mathematical Finance e tanti incarichi sempre di prestigio. Per Minenna poi anche un passato legato al Movimento 5 Stelle (nella foto in copertina è con Beppe Grillo, foto tratta dal suo sito Internet): Minenna infatti è stato assessore al Bilancio del Comune di Roma guidato dal sindaco Virginia Raggi, incarico durato un amen perché Minella si dimise quasi subito nel periodo tormentato dei primi passi dell’amministrazione Raggi  anche se il dirigente un giorno ebbe a dichiarare di aver “chiuso con la Raggi ma non con i grillini” (qui).

 

marcello minenna e virginia raggi

E poi, e forse soprattutto, ruoli apicali alla Consob e infine all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che ha guidato dal 2020 fino a nemmeno un  mese fa: nell’ultima infornata di nomine del neonato governo Meloni Minenna resta fuori ma – osserva in queste ore qualche attento osservatore politico – ecco subito materializzarsi, nel contesto dello spoil system capitolino,  il “paracadute” della designazione di Occhiuto, sempre abile e pronto a destreggiarsi sullo scacchiere nazionale grazie alle sue ormai consumate e note relazioni al massimo livello governativo.

 

marcello minenna

Un profilo da tecnico e da indipendente, così Occhiuto ha descritto Minenna, il profilo perfetto per il governatore, ideale non solo per la gestione di dossier comunque scottanti – potrebbe esserci anche quello dell’agognato rigassificatore di Gioia Tauro, progetto su cui lo stesso Occhiuto si è confrontato con Minenna all’epoca alla guida delle Dogane già nel loro primo incontro a settembre (qui) – ma ideale ma anche per non alterare gli equilibri politici della sua Giunta. Profilo ideale poi, per Occhiuto, anche per rafforzare ancora di più le già forti entrature romane ampliando la squadra dei “grand commis” di spessore che il governatore ha già chiamato in Calabria, da Agostino Miozzo a Ettore Figlioia allo stesso Giuseppe Profiti. E ora ecco Minenna. (c.a)

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?