gianroberto casaleggio beppe grillo gianluigi paragone

NESSUNO ODIA IL M5S COME UN EX GRILLINO - PARAGONE: ''IL MOVIMENTO È UNA TRUFFA POLITICA. MORRA? SEGUENDO IL SUO RAGIONAMENTO GIANROBERTO CASALEGGIO, CHE AVEVA UN TUMORE AL CERVELLO, AVREBBE DOVUTO...'' - NE HA PER TUTTI. ''PATUANELLI CHE INCONTRAVA CASTELLUCCI IN SEGRETO DOVREBBE DIMETTERSI SUBITO. FICO È ANDATO IN AUTOBUS IL PRIMO GIORNO, POI SI È ABITUATO ALL'AUTO BLU. SONO I CANI DA GUARDIA DEL SISTEMA, DEL LORO CONTO IN BANCA E DI...'' - TRAVAGLIO: ''TRA LE MALEFATTE DEI 5 STELLE DIMENTICA LA PIU' BELLA. QUEI DEMENTI HANNO FATTO ELEGGERE ADDIRITTURA PARAGONE''

ER PIÙ

Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano

 

"i grillini governano senza trasparenza. La Azzolina che nasconde i dati del suo concorso. Bonafede che ha liquidato Di Matteo e scarcerato i boss. Patuanelli che incontra Castellucci con una senatrice ex assistente di volo e quindi esperta di Alitalia. La Castelli che andrebbe bene per dare ripetizioni serali a ragioneria. Un gaffeur come Di Stefano. Di Maio che inciucia, rinnega, si accoda, piazza i suoi uomini" (Gianluigi Paragone, senatore ex M5S , ora leader di Italexit, La Verità, 16.11). E dimentica la più bella: quei dementi hanno fatto eleggere addirittura Paragone.

 

 

 

Fabio Rubini per “Libero quotidiano

 

«Il Movimento Cinquestelle è una truffa politica e vi spiego perché». L' accusa, pesante, è di Gianluigi Paragone deputato ex grillino, oggi leader di Italexit, «l' unico movimento politico che vuole davvero l' uscita dell' Italia dall' euro».

GIANLUIGI PARAGONE NICOLA MORRA

 

Paragone, nell' elencare le nefandezze dei pentastellati partiamo dalla fine, dal "caso Morra" e da quelle parole davvero inaccettabili su Jole Santelli e la sua malattia. L' ha fatta davvero grossa non crede?

«Le parole di Morra sono semplicemente offensive. Seguendo il suo ragionamento Gianroberto Casaleggio, che aveva un tumore al cervello, sarebbe stato inabile a gestire il Movimento Cinquestelle, e quindi non sarebbe nemmeno dovuto nascere. E questa è solo una delle cento contraddizioni di Morra».

 

Parla degli attacchi ai cittadini calabresi?

Gli stessi che solo un paio d' anni prima avevano votato in massa M5S?

«Se lui in causa i cittadini in una specie di responsabilità oggettiva, allora che lui è corresponsabile di un governo che ha finito per difendere i Benetton, per difendere Profumo condannato per i bilanci di Montepaschi o Descalzi sotto inchiesta per le mazzette Eni. E poi Morra è un ipocrita anche quando attacca la Lega che ne chiede le dimissioni».

 

Perché?

nigel farage gianluigi paragone

«Perché finge di dimenticare che è diventato presidente della Commissione Antimafia proprio grazie ai voti della Lega. Il Carroccio gli fa schifo? Si dimetta dal suo incarico. E così facciano tutti quelli che, nel Movimento, hanno ottenuto una poltrona grazie all' alleanza con Salvini».

 

Seguendo il suo ragionamento, però, Morra è solo la punta dell' iceberg del problema grillino, corretto?

«Vogliamo parlare di Patuanelli? Come può rifarsi alla trasparenza predicata da M5S un ministro che incontra in segreto Castellucci, perno degli affari della famiglia Benetton? E la cosa più grave è che tutti noi siamo venuti a conoscenza di questi colloqui solo grazie alle intercettazioni.

 

gianluigi paragone italexit

Almeno Di Maio l' aiuto ai Benetton per salvare Alitalia lo ha chiesto alla luce del sole. Non che abbia fatto una figura migliore, anzi direi che era proprio un controsenso visto che chiedeva la revoca delle concessione autostradali, ma almeno non lo ha fatto di nascosto».

 

Anche sulla vicenda legata alla clausola salva Mediaset il ministro per lo sviluppo poteva fare meglio non crede?

«Ha semplicemente "mentito". Per togliersi dall' impiccio ha spiegato pubblicamente che quella clausola è stata "voluta dall' Europa". Poi però il ministro dell' Economia si è precipitato a chiamare l' ad di Vivendì, che minacciava una denuncia in sede europea contro l' Italia, per spiegargli che quella norma sarebbe solo temporanea».

 

Recentemente l' Europa ha condannato il nostro Paese per i ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione. Anche qui Patuanelli ha più di una responsabilità...

di battista paragone

«Anche questa vicenda è rivelatrice dell' incredibile ipocrisia dei grillini. Pensate solo che parte dei soldi per questi pagamenti sono stati usati per rimpinguare le casse del decreti ristori bis. Una scelta che le Pmi pagheranno carissima. Queste categorie sono state abbandonate dal governo. Dicono che vogliono salvare l' italianità delle imprese, ma in Francia hanno rinviato il black friday di Amazon per non fare concorrenza sleale ai piccoli commercianti; qui non hanno mosso un dito».

 

Una volta finita l' emergenza Covid, bisognerà fare i conti con la crisi economica.

«Servirà un giubileo fiscale, perché avanti di questo passo la situazione non potrà tenere ancora a lungo».

di maio e paragone

Onorevole, un altro esponente Cinquestelle che lei critica spesso è Roberto Fico. Recentemente il presidente della Camera è tornato a parlare di acqua pubblica...

«Sì, peccato che la legge sia bloccata proprio alla Camera che lui presiede. E che il Forum sull' acqua pubblica, stanco di aspettare, un anno fa abbia restituito la "stella" a Beppe Grillo.

 

Del resto Fico è quello che appena eletto si faceva fotografare sul bus. Perché non ci andava con la pandemia in corsa a vedere la folla nelle ore di punta? Forse si è abituato alle auto blu. Come Patuanelli che vive al Mise e ha bloccato la mia battaglia sulle bollette di luce e gas. Forse perché lui a Roma non le paga? Per non dire del ministro Bonafede che non ha ancora chiarito del tutto la vicenda Nino Di Matteo. O della Azzolina che nega la trasparenza sugli atti del suo concorso».

 

Tutti questi episodi messi in fila a che conclusione portano?

gianluigi paragone emilio carelli

«Che i Cinquestelle sono i cani da guardia del sistema, del loro conto in banca e delle loro pensioni future. Gente che ha completamente tradito gli ideali inziali del Movimento. Una vera truffa politica».

 

Chiudiamo con la sua Italexit. Pescherà voti dai delusi Cinquestelle?

«Sì. La gente non si farà più fregare dai grillini. Ormai da destra a sinistra sta crescendo il malcontento verso l' Europa. Quindi Italexit punta ad intercettare voti in maniera trasversale».

GIANLUIGI PARAGONE

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…