ratzinger bergoglio

NON SPOSATE I MIEI PADRI! - CLAMOROSO: RATZINGER CONTRO BERGOGLIO. IL PAPA EMERITO IN UN LIBRO SI SCHIERA CONTRO L'ORDINAMENTO DEGLI UOMINI SPOSATI, DECISO DAL SINODO DELL'AMAZZONIA. ''NON POSSO TACERE'', CITA SANT'AGOSTINO E AVVERTE IL CLERO: ''NON FATEVI INFLUENZARE DA CATTIVE SUPPLICHE, SPETTACOLI TEATRALI, DIABOLICHE MENZOGNE, ERRORI DI MODA CHE VOGLIONO SVALUTARE IL CELIBATO SACERDOTALE''. ATTACCO PESANTISSIMO, E I BERGOGLIANI RISPONDONO

 

1. RATZINGER DIFENDE IL CELIBATO DEI SACERDOTI "È INDISPENSABILE, NON POSSO TACERE"

Salvatore Cernuzio per ''La Stampa''

 

Era già successo nel 2017 per questioni liturgiche, poi la scorsa primavera con la problematica degli abusi sessuali.

BERGOGLIO RATZINGER

 

Adesso Joseph Ratzinger, il Papa emerito Benedetto XVI, rompe ancora il silenzio che aveva promesso di mantenere dopo le clamorose dimissioni e prende posizione sul celibato sacerdotale. Ovvero il tema che ha dominato le discussioni nel Sinodo sull' Amazzonia convocato da Francesco in Vaticano e per il quale si attende un pronunciamento del Pontefice nell' esortazione post-sinodale che dovrebbe pubblicare nelle prossime settimane.

 

Questa volta non sono lettere o appunti ma un libro, edito da Fayard, che Ratzinger firma con il cardinale guineano Robert Sarah, il prefetto della Congregazione per il Culto divino considerato un punto di riferimento dalla fila di oppositori al pontificato bergogliano, che auspicano per lui l' elezione al prossimo Conclave.

 

Dichiaratosi da sempre fedele al Papa, Sarah - nominato arcivescovo a soli 34 anni da Giovanni Paolo II - ha mantenuto tuttavia in questi anni posizioni diametralmente opposte a quelle di Francesco che in più di un' occasione lo ha corretto pubblicamente.

 

bergoglio ratzinger

Il fatto che il 92enne Papa emerito, già baluardo delle correnti sedevacantiste, abbia scelto di firmare un libro, per di più con un cardinale acclamato dalla fronda ultra tradizionalista, farà discutere. Sembra evidente, inoltre, che l' obiettivo di fondo sia di orientare le discussioni in vista della pubblicazione dell' esortazione post-sinodale di papa Francesco, il documento che raccoglie le istanze dei padri riuniti nell' assise per renderle magistero della Chiesa. Tra queste anche la proposta di ordinare uomini sposati che possano distribuire i sacramenti in zone sperdute della "cuenca" amazzonica dove i preti si vedono una volta ogni due mesi.

RATZINGER E I MANIFESTI ANTI BERGOGLIO

 

La tematica ha ricevuto il placet dei 2/3 del Sinodo ma ha acceso un forte dibattito dentro e fuori la Curia, facendo emergere il fantasma dello scisma. Alcuni paventano il rischio che tale riforma possa uscire dai confini amazzonici e generare uno strappo nella tradizione ecclesiale che porterà all' abolizione definitiva del celibato (non è un dogma ma una prassi che ogni Papa o Concilio potrebbero abolire).

 

Un rischio troppo grande, secondo Benedetto, che metterebbe in pericolo il futuro della Chiesa. «Silere non possum! Non posso tacere», afferma, citando Sant' Agostino, in una delle 175 pagine del volume del quale il quotidiano francese Le Figaro pubblica anticipazioni. Nel libro, scritto «in omaggio a tutti i sacerdoti del mondo», Ratzinger e Sarah - che firma introduzione e conclusione - chiedono ai fedeli di non lasciarsi «impressionare» da «cattive suppliche, spettacoli teatrali, diaboliche menzogne, errori di moda che vogliono svalutare il celibato sacerdotale».

 

ratzinger bergoglio germania argentina

«La possibilità di ordinare uomini sposati rappresenterebbe una catastrofe pastorale, una confusione ecclesiologica e un oscuramento della comprensione del sacerdozio». La presa di posizione, avvalorata da fondamenti teologici, non vuole criticare apertamente Francesco, chiariscono il Papa emerito e il cardinale suo fido collaboratore che si presentano come «vescovi» in «obbedienza sussidiaria» al Pontefice che «custodiscono la verità» in uno «spirito di amore per l' unità della Chiesa».

 

Lontano, quindi, da «litigi tra persone, manovre politiche, giochi di potere, manipolazioni ideologiche e critiche aspre». Quelle, scrivono, «fanno il gioco del diavolo».

 

 

2. "MA OSTACOLARE O CORREGGERE IL PAPA REGNANTE È IRREALISTICO"

Giacomo Galeazzi per ''La Stampa''

PAPA BERGOGLIO E IL SINODO PER L AMAZZONIA

 

«Il celibato sacerdotale non è un dogma teologico, è una tradizione con un' utilità pastorale e spirituale. Al Sinodo sull' Amazzonia è stata aperta una discussione, spetta a papa Francesco l' ultima parola, alla quale tutti dovremo attenerci». L' arcivescovo di Monreale Michele Pennisi, vicepresidente della Conferenza episcopale siciliana ed ex rettore del Collegio Capranica di Roma, osserva che «hanno mantenuto la propria condizione i pastori anglicani sposati tornati nella Chiesa cattolica durante il precedente pontificato».

 

Il Papa emerito "frena" le aperture di Bergoglio?

«Benedetto XVI ha legittimamente espresso la sua convinzione. Tocca a Francesco tenere presente l' universalità della Chiesa e prendere una decisione, tenendo conto di una tradizione testimoniata dai tempi della lettera di San Paolo ai Corinzi».

 

Qual è la sua esperienza?

PAPA BERGOGLIO E IL SINODO PER L AMAZZONIA

«All' interno del territorio della mia arcidiocesi, si trova l' enclave cattolica di rito bizantino di Piana degli Albanesi dove convivono preti sposati e celibi. E non si può certo dire che nel clero uxorato la dedizione a Dio e alla Chiesa sia inferiore».

 

Cosa giustifica allora il no all' abolizione del celibato?

«Una convenienza, un' utilità dal punto di vista spirituale ed ecclesiale, nel senso che si ritiene tradizionalmente che il celibato metta in condizione di donarsi in maniera integrale alla propria missione. Ma non significa che ciò non accada anche per il clero uxorato. Nelle Chiese ortodosse a non sposarsi sono i vescovi e i monaci. Nella Chiesa latina i presbiteri sono celibi, i diaconi permanenti no».

 

È una questione aperta?

«È dal Concilio Vaticano II che si discute di "viri probati", cioè dell' ordinazione di uomini sposati di una certa età e di provata fede che possano celebrare Messa in quelle comunità che hanno scarsità di sacerdoti e dove è difficile che un prete possa recarsi regolarmente.

Nel 1971 la proposta fu sottoposta ai vescovi e ottenne scarse adesioni. Ma la mancanza di preti non richiede necessariamente l' ordinazione. Si può ovviare estendendo i ministeri».

monsignor Michele Pennisi

 

Quale decisione si aspetta da Francesco sul celibato?

«Il Sinodo ha riproposto la questione e occorre aspettare. Si possono esprimere convinzioni, ma poi vale la decisione del Papa. È irrealistico un quadro in cui il Pontefice regnante venga corretto o ostacolato da posizioni contrarie. È il Papa a fare la sintesi e dare l' indicazione per il bene della Chiesa. Bisognerà vedere quali condizioni verranno trattate. Potrebbe essere una decisione che non riguardi tutto il clero ma solo determinate situazioni o la possibilità di ordinare uomini sposati.».

 

 

Ultimi Dagoreport

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?