patrizio cinque

ONESTA’ A CINQUE STELLE – INDAGATO PATRIZIO CINQUE, SINDACO GRILLINO DI BAGHERIA. I PM VOLEVANO ARRESTARLO. INFORMO’ IL COGNATO DI UN’INCHIESTA SUI SUOI ABUSI EDILIZI – E PENSARE CHE ERA DIVENTATO SINDACO CON LA PROMESSA DI ABBATTERE LE CASE ABUSIVE. DEGLI ALTRI...

 

Riccardo Arena per la Stampa

 

Voleva tenere "sotto controllo" un' indagine per abusi edilizi, riguardante propri familiari, e il sindaco a Cinque Stelle rischia l' arresto, giusto il giorno dopo che il giudice civile boccia le regionarie per la scelta del candidato presidente della Sicilia, regione in cui si vota tra meno di due mesi, il 5 novembre.

PATRIZIO CINQUE CON DI MAIO E CANCELLERIPATRIZIO CINQUE CON DI MAIO E CANCELLERI

 

Forse è anche per questo che Patrizio Cinque, 32 anni, primo cittadino di Bagheria, dopo aver ricevuto un' ordinanza che gli impone l' obbligo di presentazione a una stazione dei carabinieri per sei giorni su sette, domenica e festivi esclusi, a caldo sbotta parlando di giustizia a orologeria. Un linguaggio da Prima Repubblica, di cui però l' esponente grillino, alla guida di una città da 50 mila abitanti a un tiro di schioppo da Palermo, teatro di vicende di mafia ma anche di abusi edilizi in serie, si corregge nel giro di poche ore, smentendo se stesso e parlando di «comunicato partito per errore».

 

patrizio cinque1patrizio cinque1

Cinque incassa comunque la solidarietà del candidato governatore Giancarlo Cancelleri (deciso a non mollare nonostante il provvedimento del tribunale civile sulle regionarie): «Tieni duro, Patrizio». Il sindaco incassa pure la diplomatica presa di posizione di Luigi Di Maio («Non conosco le carte, vedremo»). Però il Gip del Tribunale di Termini Imerese sostiene che Cinque, indagato con altre 22 persone, l' assessore comunale ai Lavori pubblici Fabio Atanasio e una ventina di impiegati, si è reso responsabile di «comportamenti che - sebbene non rilevanti penalmente - dimostrano la tendenza alla commissione di comportamenti comunque irregolari, se non addirittura illegittimi».

 

PATRIZIO CINQUEPATRIZIO CINQUE

Per lui va comunque bene "solo" la misura meno grave di quella chiesta dai pm dell' ufficio coordinato da Ambrogio Cartosio, che volevano gli arresti domiciliari o, in seconda battuta, il divieto di stare in città. In realtà, però, le accuse principali - avere truccato una gara d' appalto per la gestione dei rifiuti e un falso collegato a questa vicenda - sono state ritenute "evanescenti" dal Gip Michele Guarnotta: la gara d' appalto in realtà non fu celebrata e non venne assegnato il servizio, anche se, secondo i carabinieri, era stato tutto predisposto, compresi i termini strettissimi per le imprese concorrenti, per agevolare l' impresa Ecogestioni.

 

INTERCETTAZIONIINTERCETTAZIONI

Non va meglio poi per i presunti favori fatti a un' associazione sportiva per la gestione del palazzetto dello sport: anche in questo caso il giudice boccia il lavoro dei pm, senza però negare che l' atteggiamento del sindaco non sia proprio edificante. Cinque cade invece su una vicenda di rivelazione di segreti d' ufficio, collegati a un abuso edilizio commesso dal proprio cognato Domenico Buttitta.

 

Una spina nel fianco, le irregolarità edilizie. I Cinque stelle avevano promesso di moralizzare Bagheria, abbattendo le case costruite in violazione delle regole: un curioso esposto anonimo aveva però innescato un' indagine della Procura di Termini proprio sui familiari dei moralizzatori. Compreso lo stesso Cinque. I carabinieri avevano dunque "messo sotto" i telefoni e avevano scoperto che il sindaco era stato avvisato, dall' ispettore capo della polizia municipale Domenico Chiappone, dell' indagine sul cognato.

 

demolizionidemolizioni

Cinque, a sua volta, aveva riferito tutto alla sorella e al marito di lei: «Non una rivelazione fine a se stessa, ma volta a farli preparare per i controlli dei vigili», annota chi indaga. Parlando poi con un' amica, Maria Giovanna Rizzo, il sindaco spiegò che era stato «tutto calcolato» per aggiustare la cosa. I vigili successivamente ritardarono anche nell' identificare i Buttitta, cosa che fece ulteriormente slittare l' accertamento dell' abuso. Per queste accuse basta una «adeguata misura deterrente», scrive il Gip, che crea «indubbia pressione psicologica».

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...