nel 2018 un uomo uccise il figlio di un anno a firenze 1

ORA SIAMO ADDIRITTURA UN PAESE CHE NON GARANTISCE IL DIRITTO DI VITA? - SENTENZA IMPIETOSA DELLA CORTE DI STRASBURGO, CHE HA CONDANNATO L'ITALIA PER VIOLAZIONE DELL'ARTICOLO 2 DELLA CONVENZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO IN RIFERIMENTO A UN'ATROCE VICENDA DEL 2018 A FIRENZE, QUANDO UN UOMO CON DISTURBI UCCISE A COLTELLATE IL FIGLIO E FERÌ LA MOGLIE E L'ALTRA FIGLIA NESSUNO HA SAPUTO INTERVENIRE, MALGRADO LE EVIDENZE, I PRECEDENTI, LE SEGNALAZIONI, LE RICHIESTE D'AIUTO...

Valeria Braghieri per “il Giornale

 

nel 2018 un uomo uccise il figlio di un anno a firenze 4

Un Paese incapace di offrire tanto un deterrente quanto un rimedio. Un Paese che non sa proteggere dalla violenza e neppure curarla. Che non abbraccia le proprie vittime ma le lascia sole, ingobbite e spente dalla paura.

 

«Uno Stato che non garantisce il diritto di vita». Con riferimento all'atroce vicenda del 2018, a Scarperia (Firenze), nella quale un uomo con disturbo bipolare della personalità ha ucciso a coltellate il figlio di un anno e mezzo, ferito gravemente la compagna e tentato di uccidere l'altra figlia, la Corte di Strasburgo ha condannato l'Italia per violazione dell'articolo 2 della Convenzione dei Diritti dell'Uomo.

 

nel 2018 un uomo uccise il figlio di un anno a firenze 1

Nessuno ha saputo intervenire, malgrado le evidenze, i precedenti, le segnalazioni, le richieste d'aiuto. Ma la Corte dice perfino di più. Spiega che una vittima non dovrebbe neppure arrivare a dover lanciare l'allarme di un pericolo: andrebbe protetta ancora prima.

 

La Cedu prosegue con le sue motivazioni e addita i «pubblici ministeri rimasti passivi» che non hanno messo in atto misure di protezione nei confronti della madre e dei suoi bambini, e con la loro inerzia hanno consentito all'uomo di continuare ad aggredire la donna fino a permettergli di arrivare all'uccisione di un bambino di poco più di un anno.

 

nel 2018 un uomo uccise il figlio di un anno a firenze 3

La Corte ha anche stabilito un risarcimento simbolico di 32mila euro per danni morali a favore della donna. E, di più, ha riconosciuto la correttezza del ricorso della difesa che si è rivolta a Strasburgo prima di chiedere un risarcimento all'Italia, dal momento che, secondo la Corte, «la difesa non disponeva di un rimedio civile da esaurire per far valere il fallimento dello Stato».

 

nel 2018 un uomo uccise il figlio di un anno a firenze 5

Confermando, in questo modo, che nel nostro Paese mancano sia una cornice giuridica, sia una cornice legislativa sufficientemente adeguate. Questa condanna è una rivoluzione. Morale, prima di tutto il resto. Perché è vero che l'attenzione nei confronti dei femminicidi e della violenza domestica è aumentata in maniera esponenziale, ma è altrettanto vero che in assenza di tutele giuridiche efficaci, resta impossibile porvi rimedio e diventa inutile qualsiasi questione.

 

La cronaca è zeppa di racconti di vittime annunciate e di aggressori prevedibili. Torture perpetrate giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. Senza che nessuno potesse fare nulla, intervenire, impedire. Un Paese che lascia covare a lungo le bugie fino a quando l'odio scivola fuori puro e allora si è fuori tempo massimo. Un Paese giuridicamente immobile che oscilla tra il «troppo presto» e l'«ormai tardi».

nel 2018 un uomo uccise il figlio di un anno a firenze 2

 

Donne costrette a fingere la normalità, la coppia, le giornate senza terrore. Donne che, anche quando denunciano, non ottengono. L'umiliazione è quando ti senti a piedi nudi in tutto il corpo. E c'è chi, sprofondata nell'umiliazione ci campa. In casa propria, ogni maledetto giorno.

 

Con le pareti che si accartocciano addosso, con il buio che entra dalle finestre prima che altrove, con la speranza, ogni notte, che il proprio letto si trasformi in un altro Paese.

È proprio così che molte di loro vivono. Hanno vissuto. Fino alla sentenza di Strasburgo di ieri che «commissaria» l'Italia per manifesta incapacità.

Ultimi Dagoreport

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…