giuseppe conte scontrino evasione

UN PAESE DI POETI, SANTI ED EVASORI - CONTE DICE DI AVERE UN PIANO PER INCENTIVARE LA MONETA ELETTRONICA, CHE È L’UNICO MODO PER TRACCIARE I PAGAMENTI E RIDURRE IL NUMERO DEI FURBETTI CHE NON PAGANO LE TASSE INCENTIVANDO CHI FA LO SCONTRINO - INVECE DI PUNIRE CHI FA UN REATO, PREMIAMO CHI NON LO COMMETTE - LA LOTTERIA E LE DETRAZIONI SULLE FATTURE DELL’IDRAULICO. QUANTE VOLTE L’ABBIAMO SENTITA?

 

 

Marco Galluzzo per il “Corriere della sera”

 

evasione fiscale in italia 5

«Mi sto convincendo che il problema centrale di tutto il nostro sistema economico sia l' evasione, se noi non riusciamo a ridurre l' evasione la crescita resterà soffocata, ci faremo latori di un intervento radicale nella manovra di Bilancio, è chiaro che dobbiamo pensare a diversi meccanismi di incentivazione della moneta elettronica, degli scontrini, dei pagamenti digitali e anche al carcere per i grandi evasori».

evasione fiscale 3

 

giuseppe conte con hamburger a new york

Giuseppe Conte, a margine dell' assemblea dell' Onu, parla di tasse ed evasione. «Dobbiamo fare un patto con i cittadini italiani, pagare tutti per pagare meno, in questo momento stiamo studiando tutti i meccanismi che sono incentivanti della moneta elettronica. Sta diventando in me sempre più profonda la convinzione che il nostro problema endemico sia l' evasione: paghiamo tutti di più perché molti non pagano. È un' emergenza, la maggiore iniquità alla quale siamo esposti. Bisogna intervenire radicalmente come mai è stato fatto in questa direzione».

 

piazza san marco scontrino

Filtra almeno uno degli strumenti possibili, la «possibilità di meccanismi premiali» per chi usa oltre un certo livello di spesa la carta di credito, «esiste un tavolo di studio al momento e alla fine fra qualche settimana dovremo scegliere le misure più adatte». «Credo che adotteremo delle misure che cambieranno gli stili di vita degli italiani, in un modo che non ha mai avuto precedenti». Una di queste potrebbe essere anche una lotteria sugli scontrini fiscali. Continua Conte: «Se riterremo una misura del genere sostenibile - nell' interesse di tutti, perché paghiamo tutti tanto - dopo aver fatto tutte le simulazioni, io chiedo un patto a tutti i cittadini onesti. Chiedo di accettare quella che potrà sembrare una misura nuova, che potrà sembrare qualcosa di innovativo. Chiedo di accettare questa sorpresa, perché il patto sarà che poi pagheremo tutti di meno».

evasione fiscale in italia 2

 

Parla anche di Libia, a pranzo si siede accanto a Trump, di sicuro scambiano delle opinioni anche sul tema, poi ha un bilaterale, dopo quello con Al Sisi, anche con Erdogan, dunque con alcuni degli attori principali del teatro libico, «bisogna innanzitutto evitare che la Libia diventi una nuova Siria, lavorare per un embargo, perché le risorse vengono utilizzate per le armi, e poi ad una determinazione comune della comunità internazionale, dunque anche degli Stati Uniti, che bisogna arrivare ad una soluzione politica, anche perché quella militare non sta dando alcun frutto».

evasione fiscale 2

 

risparmi

Conte ha parlato in generale anche della prossima manovra di Bilancio: «L' Italia vuole rispettare le regole» ma questo è il momento in cui «c' è la consapevolezza che occorre abbandonare le politiche di austerità». «Sfrutteremo le pieghe normative per una politica di crescita. Siamo - ha detto il presidente del Consiglio - per una politica espansiva in materia economico-sociale, oggi c' è una diversa sensibilità in Europa, c' è la consapevolezza di tutti nell' Unione europea che la politica di austerity non è adatta a reggere questa congiuntura, siamo di fronte a una fase di contrazione».

 

GIUSEPPE CONTE VERSIONE POLLO - VIGNETTA BENNYgiuseppe conte a piazza affari 4

«È il momento in cui dobbiamo intelligentemente impostare una manovra nel rispetto delle regole, ma che sfrutti tutte le pieghe normative per sostenere la crescita», ha spiegato poi Conte parlando della presentazione della Nota di aggiornamento del Def. «Io ho sempre considerato il Patto di stabilità e crescita come un patto in cui la stabilità è la premessa per la crescita e non è fine a sé stessa. È nell' interesse di tutti in Europa, non solo dell' Italia, impostare una manovra che sfrutti tutte le pieghe normative per realizzare una politica di crescita, pur nel rispetto delle norme».

 

Con Trump Conte ha parlato anche di politiche commerciali e della guerra dei dazi: «Ho rappresentato la preoccupazione che deriva dal fatto di adottare iniziative protezionistiche che attivano una spirale con effetti negativi sull' Europa, e noi ci siamo dentro. Mi auguro che la guerra dei dazi finisca al più presto».

evasione fiscale 1evasometroSCONTRINO OMOFOBO A ROMAevasione fiscaleconferenza stampa di fine anno di giuseppe conte 4PAPA BERGOGLIO E GIUSEPPE CONTEgiuseppe conte 2agenzia delle entrate

Ultimi Dagoreport

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….