roberto speranza

UN PAESE SENZA SPERANZA - NELLA MAGGIORANZA È ESPLOSO IL CASO DEL MINISTRO DELLA SALUTE MA SENZA UN’INCHIESTA CHE LO COINVOLGA DIRETTAMENTE DRAGHI È COSTRETTO A TENERLO. UN CAMBIO DOPO SOLI DUE MESI RISCHIEREBBE DI PASSARE COME L'AMMISSIONE DI UN ERRORE. SENZA CONSIDERARE CHE SPERANZA È L'UNICO ESPONENTE DI LEU NELL'ESECUTIVO - IL PD LO DIFENDE PER NON FARE UN REGALO A SALVINI...

1 - SENZA UN'INCHIESTA DRAGHI È COSTRETTO A TENERE SPERANZA

Adalberto Signore per “il Giornale”

 

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI

Sottotraccia e ormai da qualche settimana, nella maggioranza va prendendo lentamente forma un vero e proprio «caso Speranza». Il ministro della Salute, solo qualche giorno fa, è stato puntellato pubblicamente proprio da Mario Draghi, che ha detto non solo di averlo scelto lui, ma anche di averne «molta stima».

 

PIERLUIGI BERSANI ROBERTO SPERANZA

È del tutto evidente, però, che - al di là delle dichiarazioni pubbliche - quello che all' inizio era solo un rumore di fondo, con il passare dei giorni sta diventando una questione politica di difficile gestione. Per due ragioni su tutte: la prima è che le piazze di questi giorni, al netto dei sempre deprecabili episodi violenti, hanno messo nero su bianco come il titolare della Salute sia considerato da un pezzo consistente di opinione pubblica uno dei principali responsabili delle scelte sbagliate di quest' ultimo anno sul fronte della pandemia.

DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE

 

Sia per il ritardo nella chiusura dei comuni di Nembro e Alzano, che per una campagna vaccinale che non ha subito puntato al criterio dell' anzianità, favorendo l' ingresso nelle liste di quelli che proprio Draghi ha bollato come furbetti.

 

non e' l'arena le chat tra ranieri guerra e brusaferro

La seconda ragione è l' apertura di un fronte giudiziario che al momento sta lambendo l' ex commissario straordinario all' emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, fedelissimo di Speranza, e che è arrivato a toccare Ranieri Guerra, esperto italiano dell' Oms. Se le inchieste dovessero allargarsi e arrivare a coinvolgere anche il ministero della Salute, il contraccolpo rischierebbe di essere difficilmente sostenibile.

RANIERI GUERRA

 

Così, passati due mesi esatti dall' insediamento del governo, non è affatto escluso che l' ex banchiere centrale si sia pentito di non aver provveduto a un cambio di casella anche al ministero della Salute, come peraltro ha fatto con tutta la filiera che ha gestito la pandemia durante il Conte 2 (non solo con Arcuri, ma anche con il Cts).

ROBERTO SPERANZA A CHE TEMPO CHE FA

 

Ieri, il quotidiano Il Messaggero è persino arrivato a ipotizzare che il premier stia pensando di rimuovere Speranza, magari promuovendolo con un posto all' Oms. Uno scenario che a Palazzo Chigi smentiscono, ribadendo che la linea di Draghi resta quella della conferenza stampa di giovedì scorso, quando - appunto - ha preso le difese del ministro. Concetto sul quale tornerà quasi certamente oggi, visto che dopo il Consiglio dei ministri - in programma alle 11.30 di mattina - pare che il premier sia intenzionato a fare una nuova conferenza stampa.

pierpaolo sileri giuseppe conte roberto speranza sandra zampa

 

Il problema, però, esiste. E non è di facile soluzione. Un cambio della guardia dopo soli due mesi di governo rischierebbe infatti di passare più come l' ammissione di un errore che come un gesto di forza. Senza considerare il gigantesco problema politico. Speranza è infatti l' unico - e l' ultimo - esponente di Leu nell' esecutivo.

 

Sostenuto da Pier Luigi Bersani, che proprio qualche giorno fa è andato a perorare la sua causa con Draghi a Palazzo Chigi, e dall' inossidabile Massimo D' Alema.

ROBERTO SPERANZA - ZONE ROSSE - MEME BY SARX88

 

Ma ha l' appoggio anche del Pd. Non tanto perché nei dem non ci siano dubbi sulla gestione della pandemia da parte del ministro della Salute, quanto perché un addio di Speranza sarebbe un gigantesco regalo a Matteo Salvini, che da mesi martella contro il ministro che «vede solo rosso». Per Enrico Letta, che ha inaugurato la sua segreteria proprio muovendosi in antitesi con il leader della Lega, non sarebbe un passaggio facilmente digeribile.

 

Di contro, certo, ne guadagnerebbe il confronto con i governatori in una Conferenza Stato-Regioni ormai a trazione centrodestra e dove, ad oggi, solo il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini riesce a tenere in piedi un dialogo mai troppo facile con i governatori.

 

MATTEO SALVINI

Intanto, forse a certificare un clima che va mutando, da ieri proprio il rigorista Speranza ha iniziato a mostrarsi più sensibile verso le ipotesi di allentamento delle restrizioni. Al punto dal non opporsi neanche al via libera per la riapertura degli stadi al 20% della capienza in occasione degli Europei. La cui partita inaugurale si giocherà all' Olimpico di Roma davanti a 20mila spettatori. «Un evento simbolico per dare un messaggio di fiducia al Paese», spiega uno Speranza decisamente più aperturista del solito.

 

 

d'alema speranza

2 - E SALVINI TORNA A CHIEDERE IL SILURAMENTO DEL MINISTRO "NON È ALL'ALTEZZA DEL RUOLO"

Amedeo La Mattina per “La Stampa”

 

Non gli ha mai risparmiato critiche durissime ma adesso l' attacco frontale di Matteo Salvini al ministro della Salute Roberto Speranza, capofila di quello che la Lega definisce il «partito della chiusura», è arrivato a un punto di non ritorno. «Non è all' altezza del suo compito», dicono nella Lega. Il capo del Carroccio di fatto chiede ancora una volta le sue dimissioni. E questo nonostante il premier abbia detto pubblicamente di aver voluto Speranza nel suo governo perché lo stima molto.

 

matteo salvini

Ma l' ex ministro dell' Interno sta cercando di scavare un fossato attorno al responsabile della Salute. È tornato ad attaccarlo a testa bassa, ricordando che il 22 ottobre del 2020 stava per andare in libreria il libro del ministro in cui spiegava agli italiani «perché guariremo».

 

ROBERTO SPERANZA ALFREDO D'ATTORRE

Libro bloccato proprio con l' arrivo della seconda ondata di contagi e conseguenti chiusure. «Non so se altri ministri della Salute europei abbiano avuto lo stesso tempo libero per scrivere, spiegandoci che la sinistra aveva un' occasione storica, grazie alla pandemia, per affermare alcuni suoi principi. Io penso che sia di una volgarità, di un' arroganza che non meritano commenti».

 

A Palazzo Chigi smentiscono avvicendamenti al ministero della Salute, ma la spallata di Salvini diventa una cannonata grazie all' inchiesta della procura di Bergamo e l' indagine su Ranieri Guerra. «Spero che nessuno sia intoccabile», dice Claudio Borghi. «Se alle questioni politiche dovessero aggiungersi quelle giudiziarie, la situazione diventa imbarazzante. Noi abbiamo ritirato un viceministro (Rixi ndr) per una storia di scontrini e di 150 euro che poi si è risolto nel nulla. È interesse di Draghi pensarci bene», avverte Borghi.

giancarlo giorgetti roberto speranza

 

La battaglia tra il partito degli "aperturisti" e delle "chiusure" attraversa pericolosamente maggioranza e governo. Salvini chiede aperture già ad aprile di alcune attività economiche, soprattutto di bar, ristoranti. Si fa interprete delle proteste degli operatori economici scesi in piazza. Il malumore di una parte consistente dell' opinione pubblica è crescente.

La Lega lo cavalca, anche per non rimanere spiazzato a destra dalla concorrenza sempre più insidiosa di Giorgia Meloni. Ieri Salvini è arrivato a dire, durante la presentazione del libro di Corrado Ocone «Salute e libertà: un dilemma storico-filosofico», che lui avrebbe autorizzato la manifestazione e il corteo dei ristoratori e dei commercianti di "IoApro". «Visto il clima, per come sono fatto, fossi stato ancora ministro ci sarei andato io direttamente in piazza, con i miei poliziotti».

giuseppe conte roberto speranza

 

Salvini chiede di aprire prima di maggio dove la situazione sanitaria e ospedaliera è sotto controllo, «e in alcune regioni italiane già oggi lo è». Il messaggio al premier Draghi è chiaro: «La cosa che non posso più tollerare da cittadino è la perdita di tempo, la vaghezza», sulle date per le riaperture.

 

Poi l' attacco frontale al Pd: «L' oggettivo criterio per età anagrafica è incontestabile.

giuseppe conte roberto speranza by osho

L' unica cosa che non posso immaginare è la proposta del Pd di riaprire quando saranno vaccinati i 60enni. Allora ditelo che se ne parla a settembre». Salvini azzarda il teorema secondo cui «qualcuno pensa di fare un' opera di riequilibrio sociale ed economico sulla base dell' emergenza pandemica».

 

«Non vorrei che qualcuno abbia convenienza a un prolungamento delle chiusure per punire il lavoro autonomo e il reddito privato che non va bene a qualcuno per ideologia».

La battaglia tra il «partito delle chiusure» e delle aperture è arrivato pure nella seduta comune delle commissioni Sanità e Lavoro della Camera. La Lega ha presentato un emendamento al decreto del governo che ha abolito la zona gialla per il mese di aprile: veniva chiesto che i presidenti delle Regioni potessero allentare le restrizioni nelle zone dove i contagi sono sotto controllo. Bocciato da Pd e 5S.

 

conte speranza

Oggi però c' è un altro emendamento più insidioso, presentato da Borghi, con il quale si chiede che i decreti Covid prima vengano discussi in Parlamento, e non solo nelle cabine di regia. «In tutto questo dibattito - spiega Borghi - c' è un convitato di pietra, i 5 Stelle che non parlano mai di riaperture. Parlamentarizzando i decreti sono costretti a parlarne.

 

Ecco spiegato l' attivismo del ministro per i Rapporti con il Parlamento D' Inca che è intervenuto in commissione per chiedere di ritirare tutti gli emendamenti. Ma domani (oggi per chi legge ndr) si vota. Noi e FdI votiamo a favore, FI sta riflettendo. Forse a favore potrebbe votare Italia Viva. Se passasse il mio emendamento il confronto tra il partito "aperturista" e quello delle chiusure avverrebbe alla luce del sole».

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…