luca palamara

PAGA SOLO PALAMARA? - VITTORIO E MATTIA FELTRI IN DIFESA DEL PM: “ASPETTIAMO DI CAPIRE SE SARÀ ELEVATO A CAPRO ESPIATORIO O SE L'INTERO GREGGE VERRÀ TRASCINATO IN GIUDIZIO. SPERIAMO CHE I GIUDICI ABBIANO UN SOPRASSALTO DI ONESTÀ E AMMETTANO I LORO STRAFALCIONI” - “CON TANGENTOPOLI SI OFFRÌ ALL’ONESTO POPOLO DI DERUBRICARE I SUOI FURTARELLI A LEGITTIMA DIFESA, IN CONFRONTO ALLE RUBERIE DELLA CLASSE POLITICA, IL CUI SANGUE AVREBBE LAVATO LE COLPE DI TUTTI. CI MANCHEREBBE ORA LA REPLICA CON LA MAGISTRATURA…”

1 - PAGA PALAMARA O TUTTO IL GREGGE SARÀ COINVOLTO?

Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”

 

VITTORIO FELTRI

Luca Palamara farà un casino infernale nella magistratura. Lo hanno massacrato e lui come minimo si vendicherà raccontando la fava e la rava dei suoi colleghi, non tutti specchiati e limpidi. Ovvio, quando si scoperchia un pentolone pieno di schifezze il cattivo odore si spande dovunque, impossibile fingere di non sentirlo. Non siamo esperti di pandette, ignoriamo i fatti e i misfatti della giustizia se non attraverso certe sentenze che ci hanno impressionato, provocandoci stupore e raccapriccio. Si sa che gli uomini tendono a sbagliare, e i magistrati nell'arte di fallire il bersaglio sono maestri come noi impegnati in mestieri diversi.

 

Presto comincerà il processo al pm sotto tiro e penso che ne vedremo delle belle e specialmente delle brutte. Aspettiamo con ansia di capire se Palamara sarà elevato a capro espiatorio o se l'intero gregge verrà trascinato in giudizio. Speriamo che i giudici abbiano un soprassalto di onestà e ammettano i loro strafalcioni, avendo brigato per fare carriera, occupare posti importanti e naturalmente guadagnare di più. Non saremo noi a stupirci se emergeranno nel corso degli accertamenti situazioni imbarazzanti o addirittura vergognose.

luca palamara

 

Le toghe costituiscono una categoria privilegiata tuttavia ciò non impedisce loro di comportarsi come altre corporazioni di lavoratori: cioè male. Errare humanum est perseverare diabolicum fili mi erra sed culpam tuam semper declara. Cari magistrati, la regola latina vale pure per voi. Se vuoterete il sacco sarete perdonati, altrimenti farete la fine di altri ordini negletti. Personalmente ebbi a seguire il processo Tortora, decenni orsono.

 

Fu una esperienza atroce. Sfogliando gli atti mi resi conto che contenevano innumerevoli vaccate, cioè incongruenze che mettevano in dubbio la serietà dell'impianto accusatorio. Le dichiarazioni dei pentiti non stavano in piedi, i controlli degli investigatori facevano acqua da tutte le parti. Anche uno sprovveduto come me capì di essere di fronte a un pasticcio giudiziario incredibile.

 

luca palamara

Scrissi vari articoli difensivi del presentatore, ma il tribunale in primo grado lo condannò comunque a dieci anni di galera. Una tragedia che uccise Enzo, tanto è vero che dopo l'assoluzione in appello egli morì. Nessuno gli ha chiesto scusa. Casi di tale tipo sono troppo numerosi, cari magistrati. Meno arie, più diligenza. Giudicare gli altri non significa trattarli quale bestiame al macello. Non bisogna dire come fa Piercavillo Davigo, nonostante sia simpatico, che non esistono innocenti ma solo colpevoli che l'hanno fatta franca. Se fosse così vorrebbe dire che l'ha sfangata pure lui. E non credo.

mattia feltri premio e' giornalismo 2018 8

 

2 - IL PROVERBIO RUSSO

Mattia Feltri per “la Stampa”

 

Quel pazzoide di Luca Palamara - a me risulta sempre più simpatico - ha proposto 133 testimoni a sua difesa davanti al Consiglio superiore della magistratura, incaricato di giudicarlo ed eventualmente sanzionarlo. Sembra un salotto di Sandra Verusio: procuratori come Edmondo Bruti Liberati e Francesco Greco, star come Antonino Ingroia e Piercamillo Davigo, ex ministri come Nicola Mancino, i consiglieri giuridici di Mattarella e Napolitano, parlamentari, vertici della Finanza, scrittori da premio Strega, supermanager dell'Eni.

 

Nelle intenzioni di Palamara, gli illustri convenuti dovranno confermare la natura antica e comune di certe praticacce. L'eterno così fan tutti. Alla fine dell'altro millennio, un processino stralcio di Tangentopoli con imputato Sergio Cusani fu l'occasione per convocare al processo di piazza i leader della Prima repubblica, Craxi e Forlani, La Malfa e Pomicino.

 

luca palamara

Alla sera niente Mike Bongiorno: c'era Un giorno in pretura con gli highlights delle udienze. Lo guardavano sei milioni di telespettatori e il procuratore generale di Milano, Giulio Catelani, ne intuì la sete di onestà del popolo italiano (Di Battista, mettiti in coda). Stavolta purtroppo non sarà lo stesso: niente show di prima serata e tre quarti dei testimoni non verranno accettati. Per fortuna, anzi. Già allora si offrì al suddetto onesto popolo di derubricare i suoi furtarelli a legittima difesa, in confronto alle ruberie della classe politica, il cui sangue avrebbe lavato le colpe di tutti. Ci mancherebbe ora la replica con la magistratura. Ma come calza quel bel proverbio russo: non temere la legge, temi il giudice.

LUCA PALAMARA DA GILETTI

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."