luigi di maio piazza santi apostoli m5s

I PALADINI DELL'ANTI-CASTA SI PRESENTANO ALLA MANIFESTAZIONE CON SCORTA E AUTO BLU - IN UN PAESE NEL QUALE LE SARDINE FANNO L' OPPOSIZIONE ALL' OPPOSIZIONE, GIUSTAMENTE IL PARTITO CHE STA AL GOVERNO CON IL 33% DEI SEGGI SCENDE IN PIAZZA PER LAMENTARSI DEI PRIVILEGI DEI POLITICI E DEL FATTO CHE LA LEGGE BONAFEDE È SOTTO ATTACCO - E SUI CARTELLI C'È SCRITTO: ''NIENTE ALLEANZE''. ANNAMO BENE

1. I BIG ANTI CASTA SI PRESENTANO CON SCORTA E AUTO BLU

Carmelo Caruso per ''il Giornale''

 

IN PIAZZA PROTESTANO PURE CONTRO LE ALLEANZE

«A ladri! A maledetti! A fiji de na mignotta! Se vojono rubare tutto! Tutto! Vergogna, vergogna, vergogna-a-a-.a».

Il rutto è così diventato unico, ed era l' antico rutto del M5s, che si è propagato nell' aria, a piazza Sant' Apostoli, dove ieri si sono radunati i disposti ancora a tutto («Siete grandi. Semo l' unici! Daje! Scassamo!»), i 5 stelle delle origini, ma anche i manifestanti per un pomeriggio, i turisti dell' «annamo un po' a fa casino».

 

Dai 90 autobus che sono giunti a Roma è sceso ogni carattere italiano, ma a distinguersi era il ciociaro Livio Mascia, fan di Paola Taverna («Ce voi tu! Vojamo te») fino al catanese Concetto Musumeci che sogna per il movimento un nuovo leader, «insomma uno come AndreottiCioè volevo dire uno come Luigi Di Maio».

 

E a quel punto le idee erano tanto confuse e sottosopra che ogni partecipante diceva la sua contro il mondo, il clima, la giustizia, la democrazia, solo per ultimi i vitalizi («Ripetete! Maledetti! Basta!»). E però, il momento fatale del situazionismo, del «ma che ce stò a fare qui», si è registrato quando Ermanno Marziali ha retto, a sua insaputa, uno dei quattro bastoni del lenzuolo «Rivoluzione gentile». Tutti hanno pensato che fosse una sardina imbucata e invece era solo un pover' uomo chiamato a dare una mano: «Un so proprio che c' è sta scritto. Boh. Semo venuti. M' hanno detto de venì».

patuanelli fraccaro

 

Chi ha partecipato all' evento organizzato dal M5s «Basta vitalizi» ha avuto la possibilità di ricevere una copia de La Notizia Giornale, nuovo giornale del popolo, («Pijatelo. O regalano»), che ha scalzato come riferimento cartaceo Il Fatto Quotidiano, e che ieri titolava sul suo sito «Arrendetevi siete circondati».

 

Davvero si era circondati, ma da onorevoli, sottosegretari, ministri, nomenklatura che a ogni passo si muoveva con almeno tre uomini di scorta e perfino con l' auto blu (Di Maio e Alfonso Bonafede) eccetto il senatore Elio Lannutti, a cui è stata scippata («Brucia ancora» riconosce) la presidenza della Commissione Banche e che sconsolato dice: «Il problema di questo paese è la massoneria. Senti a me».

 

E per Massimo Angeloni sono invece i magistrati: «Ho 34 procedimenti penali aperti. Sono venuto per parlare con Bonafede») mentre per Adriano Burelli, tassista e autore di un libro che non può che chiamarsi «Una vita in movimento» (sta cercando un editore), il problema sono quelli del palazzo. Intende i 5 stelle? «Quelli de prima. I nostri so' puliti. Sono er mejo che abbiamo».

paola taverna

 

In una piazza da boia chi molla, per un paio d' ore, il M5s ha provato a fare dimenticare di essere forza di governo ed è tornato ad abbracciare la vecchia umanità che pensa sempre all' Italia non come una nazione in crisi, ma come una terra marcia («A corpa è dei burattinai»). Sono tornati infatti i vecchi insulti ai giornalisti («Siete il cancro»), ha rischiato l' aggressione l' inviato de Le Iene, Filippo Roma («Venduto de merda»). Il più pacifico è risultato essere il venditore di fischietti Giuseppe. Militante 5s? «Disoccupato. Pe' me, so tutti uguali. Solo un euro, un euro».

 

 

2. IL GOVERNO SI FA OPPOSIZIONE DA SOLO

Francesco Maria Del Vigo per ''il Giornale''

 

 

In un Paese nel quale le Sardine fanno l' opposizione all' opposizione invece che al governo, sembra quasi normale che il governo si metta a fare opposizione. Ma non

dobbiamo assuefarci: è una follia.

 

manifestazione contro vitalizi m5s

Ieri il Movimento 5 Stelle è sceso in piazza per manifestare contro il ripristino dei vitalizi. Vitalizi che loro hanno deciso di tagliare, ma il cui taglio al momento è in discussione alla Commissione contenziosa del Senato, in seguito ai ricorsi presentati da centinaia di ex parlamentari. La principale accusa rivolta dai giuristi è l' incostituzionalità della norma, scritta e approvata nel 2018 dal governo gialloverde. Quindi se il provvedimento non rispetta la Carta dovrebbero prendersela solo con loro stessi, che lo hanno stilato.

 

fraccaro in piazza

Così ieri, i supporter grillini e quindi del governo, si sono radunati a Roma, nel cuore del potere, per manifestare contro il potere della casta. Potere del quale loro stessi, legittimamente e schizofrenicamente, fanno parte.

 

È l' autovaffanculo del Movimento 5 Stelle che, in uno sdoppiamento di personalità, si fa da solo l' opposizione. Le immagini di Piazza Santi Apostoli, gremita di attivisti anti casta, sembra l' istantanea di una qualunque manifestazione grillina degli ultimi anni. Tutto identico: stesse facce, stessi slogan, stessa rabbia. Solo che ora al governo ci sono loro. Ma forse non lo sanno, hanno rimosso di avere vinto le elezioni, di avere dato vita a due esecutivi e di aver espresso un presidente del Consiglio.

 

filippo roma aggredito alla manifestazione m5s

Il ritorno alla piazza, in questo caso, non è una esibizione muscolare, ma una manifestazione di impotenza. Sui cartelloni troneggiano frasi del tipo: «In piazza contro i vitalizi», dimostrando a caratteri cubitali che, evidentemente, nel palazzo non riescono a fare niente.

 

Anche il vecchio motto «Onestà! Onestà!», rispolverato per l' occorrenza, ora suona come l' autocertificazione di un fallimento: se c' è ancora bisogno di scandirlo ad alta voce significa che qualcosa non è andato come doveva andare.

 

 Così la piazza diventa la mimesi di un partito allo sbando, prossimo alla scissione: con i militanti che chiedono «basta alleanze» e insultano Matteo Renzi e il Pd, mentre a due passi da loro, imbambolati in un silenzio accondiscendente, ci sono Luigi Di Maio e Vito Crimi, che si sono alleati con tutti - dai leghisti di Salvini ai comunisti di Leu, passando per i democratici di Zingaretti - e con Matteo Renzi sono al governo. Dall' autovaffa all' autodistruzione il passo è brevissimo.

 

alfonso bonafede luigi di maio

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO