sergio mattarella

PANICO A MONTECITORIO - UN GRANDE ELETTORE AVREBBE REGISTRATO I GIORNI CONCITATI DEL VOTO CHE HA PORTATO AL MATTARELLA BIS: HA DOCUMENTATO BISBIGLI, CONVERSAZIONI E SFOGHI, DI DEPUTATI E SENATORI DI TUTTI I PARTITI. LE REGISTRAZIONI SAREBBERO STATE CONSEGNATE A UNA TROUPE TELEVISIVA, MA IL SERVIZIO NON È MAI ANDATO IN ONDA. COME MAI? È STATO BLOCCATO O SOLO RIMANDATO?

Nello Trocchia per www.editorialedomani.it

 

discorso di sergio mattarella per il giuramento bis

In parlamento corre una voce in modo insistente che getta nel panico deputati e senatori. Un grande elettore, impegnato nell’elezione del presidente della Repubblica, avrebbe registrato i giorni concitati del voto, munito di un dispositivo introdotto senza autorizzazioni all’interno dell’aula della Camera dei deputati.

 

Domani può confermare quelle voci, le registrazioni ci sono e sarebbero state consegnate a una troupe televisiva impegnata nella realizzazione di un servizio sui giorni concitati che hanno portato alla riconferma di Sergio Mattarella come presidente della Repubblica.

 

giuramento bis di sergio mattarella

Ma quel servizio non è andato in onda, perché? Sarà stato bloccato oppure solo rimandato? Si tratta di un grande elettore in giro per un’intera settimana con registratore nascosto sotto la giacca d’ordinanza che si ferma a parlare, bisbiglia ora con questo deputato ora con un senatore incrociando anche personalità di primo piano della politica.

 

Mentre i capi dei partiti cercavano l’intesa sfogliando improbabili rose di nomi, tutti gli altri onorevoli “semplici” aspettavano le indicazioni dall’alto, ma intanto parlavano e tanto. Negli audio segreti di quei giorni ci sono di certo le ore concitate che hanno preceduto la prima votazione quando era ancora in corso l’operazione scoiattolo, poi tramontata.

discorso di sergio mattarella alla camera dopo il giuramento per il bis 5

 

È stata ribattezzata dalle cronache politiche “operazione scoiattolo” il tentativo di Silvio Berlusconi di diventare presidente della Repubblica. Il deputato e critico d’arte, Vittorio Sgarbi, ha chiamato personalmente decine di grandi elettori per convincerli della bontà dell’operazione con l’obiettivo di allargare il fronte a sostegno dell’ex primo ministro, pregiudicato per frode fiscale.

 

IL TRAMONTO DELLO SCOIATTOLO

enrico letta giuseppe conte matteo salvini matteo renzi meme by carlo

Operazione svanita per la contrarietà di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, ma della quale si sarà discusso tra la buvette e il transatlantico di Montecitorio. In quei giorni dal popoloso gruppo Misto, dove stazionano molti ex del Movimento 5 Stelle, ci sono stati movimenti verso altri partiti, spostamenti che potrebbe aver generato voci e tensioni.

salvini e il mattarella bis meme

 

I giorni successivi sono stati caratterizzati, invece, dall’attivismo di Matteo Salvini con il leader leghista alla ricerca di una soluzione. L’ex ministro prometteva di dare al paese il primo presidente della Repubblica di centrodestra, attività conclusasi con un fallimento totale e la riedizione invernale del Papeete, quando mezzo nudo in spiaggia diede l’estrema unzione al governo Conte.

 

Sono tante le questioni politiche che si sono concentrate in quei giorni: i malumori del centrodestra, le strategie del Partito democratico, la guerra tra bande nel M5s, quella fedele a Giuseppe Conte e quella cara a Luigi Di Maio e il tema dell’opzione donna.

 

silvio berlusconi vittorio sgarbi meme by carli

La presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, la numero uno dei servizi segreti Elisabetta Belloni, la ministra della Giustizia Marta Cartabia hanno sfiorato il sogno quirinalizio, poi svanito. In quegli audio ci sarà il racconto di quelle ore concitate, ma anche le attese, le illusioni, i litigi e, di certo, le parole in libertà dei peones, i senatori e deputati semplici.

 

Alla fine è arrivata l’elezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’ottava votazione. Un bis che ha salvato il paese, la pensione dei parlamentari, ma li ha anche liberati dalla stressante attesa durata otto votazioni e chiusasi di sabato con parziale compromissione del fine settimana.

 

MATTEO SALVINI MEME

Poi è arrivato il discorso di Mattarella che ha parlato di dignità ed è stato lungamente interrotto e applaudito, ma il capitolo ‘elezione del presidente della Repubblica’ non è ancora chiuso. Ci sono gli audio segreti e il dietro le quinte del secondo storico bis.

MATTEO SALVINI ENRICO LETTA MEMESERGIO MATTARELLA MATTEO SALVINI MEME

giuramento mattarella bis

MEME GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI CURLINGmatteo salvini e il bis di mattarella meme giuseppe conte matteo salvini meme

giuramento mattarella bis mattarella bis 4discorso di sergio mattarella alla camera dopo il giuramento per il bis 7discorso di sergio mattarella alla camera dopo il giuramento per il bis 4sergio mattarella sulla lancia flaminia con mario draghi e ugo zampetti

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?