beppe grillo mao tse tung cina

PECHINO CHIAMA, GRILLO RISPONDE – LA VARIABILE IMPAZZITA NELLO SCHEMA DI RIPOSIZIONAMENTO ATLANTISTA DI DRAGHI È BEPPE GRILLO, CHE DOPO AVER INCONTRATO L’AMBASCIATORE CINESE HA PUBBLICATO SUL BLOG UN INTERVENTO MOLTO ANTI-AMERICANO DEL DOCENTE ANDREA ZHOK. MA LA DIFESA A OLTRANZA DEL REGIME COMUNISTA NON PIACE A TUTTI I CINQUE STELLE: “PARLA A TITOLO PERSONALE O PER IL M5S?”

Beppe Grillo con l ambasciatore cinese Li Junhua

1 - L'ASSE GRILLO-D'ALEMA CHE GUARDA A PECHINO E TRADISCE IL GOVERNO

Domenico Di Sanzo per "il Giornale"

 

Beppe Grillo, i giallorossi e la variante cinese. Tornata di moda l' unità dell' Occidente in funzione anti-Cina, vedi G7 in Cornovaglia, a Roma le simpatie di parte del M5s per Pechino potrebbero diventare un' altra trappola sul cammino della coalizione con i democrat.

 

ANDREA ZHOK

Ascoltando le perplessità all' interno dei Cinque Stelle, la variabile impazzita della politica estera è sostanzialmente Grillo. Dopo la discussa visita di cortesia di venerdì scorso all' ambasciata cinese in Italia, il Garante non si smentisce e pubblica sul suo Blog un intervento filocinese a firma di Andrea Zhok, docente di filosofia all' Università di Milano, già collaboratore de L' Espresso e di Micromega.

 

beppe grillo e la cina - by ellekappa

L' articolo è un contraltare alla rinnovata compattezza del blocco occidentale, uscita fuori dal G7 e dalla successiva riunione della Nato. «Una parata ideologica come non se ne vedevano dalla caduta del muro di Berlino», stronca i summit lo studioso sul Blog di Grillo. Il condimento del commento è tutto a base di antiamericanismo e terzomondismo.

mario draghi e joe biden 3

 

«Il messaggio veicolato dai leader occidentali, capitanati dal mite Biden - scrive Zhok - è che ci siamo noi», l' Occidente, e poi ci sono loro, gli altri, dalla cui aggressività ci dobbiamo difendere e che minacciano i nostri valori». Sotto accusa la frase «dobbiamo difendere i nostri valori», pronunciata anche dal premier Draghi. Il post pubblicato da Grillo è un rovescio della politica filo-atlantica intrapresa con decisione dal governo.

XI JINPING GIUSEPPE CONTE

 

Siamo di nuovo al grillismo strampalato di qualche tempo fa. Tra «servizi a salve sui diritti degli Uiguri, missili terra-aria sulle violazioni degli hacker russi, siluri sulle origini del virus nel laboratorio di Wuhan». Come se tutte e tre le questioni fossero trascurabili, notizie diffuse dalla propaganda occidentale.

 

Zhok infilza: «Finché erano gli Usa ad estendere il proprio potere a colpi di accordi commerciali e flussi di capitale strategici, quella era l' apoteosi del libero commercio. Quando lo fa la Cina, questo è perfido imperialismo economico». Insomma, «ad averci reso le colonie e i protettorati che siamo non sono né i russi né i cinesi».

LUIGI DI MAIO E LA CINA

 

L' atteggiamento del comico in politica estera indispettisce gli alleati, solidamente filo-atlantisti, del Pd. Ma ubriaca anche il M5s, avviato verso un complicato aggiornamento delle sue posizioni. «Quel post è una follia», taglia corto con Il Giornale una fonte pentastellata di governo. Moltissimi parlamentari del Movimento chiedono un intervento di Giuseppe Conte per chiarire la linea.

 

BEPPE GRILLO IN MACCHINA ESCE DALL'AMBASCIATA CINESE

La grana della Cina scoppia nei Cinque Stelle. «Grillo parla a titolo personale o per il M5s?» si chiede un parlamentare. Anche nel Pd invocano una sterzata chiarificatrice da parte di Conte. Il fattore cinese mette in crisi i rapporti tra i giallorossi, già divisi in quasi tutte le città al voto in autunno. Ma a sinistra ci si mette pure Massimo D' Alema.

 

Di Maio con ambasciatore cinese in Italia Li Junhua

L' inossidabile ex premier elogia il comunismo in un' intervista all' emittente New China Tv, in occasione dei cento anni dalla fondazione del Partito comunista cinese.

D' Alema sottolinea lo «straordinario salto verso la modernità e il progresso» compiuto dalla Cina, «il grande merito storico del Partito comunista cinese».

conte xi jinping

 

L' intervista è stata rilanciata su Twitter da Hua Chunying, portavoce del ministro degli Esteri cinese. La stessa che durante la prima ondata di Covid in Italia aveva postato un video taroccato in cui si faceva credere che gli italiani fossero scesi in strada a Roma, suonando l' inno cinese per ringraziare degli aiuti ricevuti durante l' emergenza.

 

hua chunying

2 - DAL BLOG DI BEPPE A DI STEFANO IL LUNGO FLIRT M5S COL DRAGONE E UN PATTO CHE VALE 20 MILIARDI

Domenico Di Sanzo per "il Giornale"

 

Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, e l' ultrà filocinese per eccellenza nel M5s, il senatore Vito Petrocelli. Ma soprattutto Beppe Grillo. O meglio, il suo Blog. Il rapporto tra i Cinque Stelle e la Cina ha attraversato diverse fasi.

 

HUA CHUNYING TWITTA L'INTERVISTA DI MASSIMO DALEMA

L' iniziale avversione per il Dragone, testimoniata ancora da vecchissimi post sulla vicenda della minoranza degli Uiguri e sulla questione del Tibet. Poi c' è stato l' appoggio monolitico alla causa del regime comunista di Xi Jinping. E adesso i grillini sono divisi anche sul supporto a Pechino.

 

LUIGI DI MAIO E I MEDICI CINESI

Molto più freddo da parte di Di Maio e dei suoi, intatto per Grillo e per l' ex stellato Di Battista. Ma dicevamo del Blog del fondatore. Ecco alcuni titoli di articoli dedicati alla Cina negli ultimi anni: «La Cina e il governo del cambiamento» (11 giugno 2018), «Coronavirus: la Cina ne uscirà più forte» (12 febbraio 2020), «Cina - Italia: un destino condiviso» (12 marzo 2020), «La Cina inaugura il ponte sul mare più lungo del mondo» (23 ottobre 2018), «In Cina sul mercato le prime auto senza guidatore» (26 marzo 2018).

 

Geraci, Di Maio, Sequi - Presentazione della Via della Seta

E sono solo alcuni degli innumerevoli post dedicati, soprattutto negli ultimi tre anni, a magnificare le magnifiche sorti e progressive del paradiso cinese. Un feeling culminato nei due faccia a faccia in due giorni di Beppe Grillo con l' ambasciatore cinese a Roma Li Junhua nel novembre del 2019, con tanto di pesto donato al diplomatico.

 

Sul Blog di Grillo a fine marzo scorso compariva un articolo di Fabio Parenti, docente di Economia politica a Pechino. Nel commento si negava la persecuzione da parte del governo cinese ai danni della minoranza musulmana degli Uiguri nella regione dello Xinjiang.

 

mario draghi e joe biden 2

Per il collaboratore del Blog le accuse dell' Occidente farebbero parte di un complotto «per bloccare lo sviluppo della Cina e la sua rinnovata influenza internazionale». Ancora più ardite le tesi sostenute dal senatore Vito Petrocelli, vicepresidente Commissione Esteri a Palazzo Madama, che ha apposto la sua firma in un controverso rapporto sullo Xinjiang. Nel testo viene ridotta a «sensazionalismo» la violenza contro gli Uiguri, vittime di quelle che sono definite «presunte repressioni».

 

 

ARTICOLO DI ANDREA ZHOK SUL BLOG DI BEPPE GRILLO

Elogi e difese d' ufficio anche da Alessandro Di Battista. Gli ultimi complimenti ad aprile 2020, quando l' ex deputato scriveva sul Fatto Quotidiano che «la Cina vincerà la terza guerra mondiale senza sparare un colpo».

 

E che l' Italia sarebbe stata dalla parte giusta in virtù «di un rapporto privilegiato con Pechino, merito di Di Maio». Il ministro degli Esteri in realtà si stava cominciando già ad allontanare dalle sirene cinesi e aveva costruito buone relazioni con l' ex segretario di Stato Usa Mike Pompeo.

via della seta luigi di maio

 

Di Maio però aveva firmato il memorandum della Via della Seta da ministro gialloverde. Un patto che vale 2,5 miliardi di euro, con un potenziale di 20 miliardi. Secondo un rapporto del Copasir del novembre dell' anno scorso, a fine 2019 erano 405 gli investimenti diretti di società cinesi in Italia, con un flusso di capitali pari a 4,9 miliardi nel 2018.

 

 

Senza dimenticare il nodo del 5g. Ed ecco le parole del sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano, che ad aprile 2020, intervistato dal giornale South China Morning Post, faceva professione di fede: «L' Italia è ancora orgogliosa di far parte dell' Ue, ma vogliamo essere il più vicino possibile alla Cina».

mario draghi joe biden al g7 6

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...