marine le pen

LE PEN AL SUGO - I MAGISTRATI FRANCESI INDAGANO IL “RASSEMBLEMENT NATIONAL” PER L'USO DEI FONDI ELARGITI DA BRUXELLES - IL SOSPETTO È CHE IL PARTITO, GIÀ DAI TEMPI IN CUI ERA ANCORA “FRONT NATIONAL”, DAL DICEMBRE 2016, ABBIA MESSO IN PIEDI UN SISTEMA PER RETRIBUIRE FITTIZIAMENTE GLI ASSISTENTI PARLAMENTARI EUROPEI CON I SOLDI DI EUROPEI ANCHE SE, DI FATTO, LAVORAVANO PER IL PARTITO IN FRANCIA…

Gaia Cesare per “il Giornale”

 

MATTEO SALVINI CON MARINE LE PEN A PARIGI

C'è l'assistente parlamentare preoccupato che «il Parlamento europeo verifichi sempre di più l' attività degli assistenti europei». «È vero? - chiede via sms Mickaël Ehrminge, collaboratore dell' ex vicepresidente del Front National, Florian Philippot - Perché, se è così, io sono nella merda. Non ho nessuna prova di lavoro. Non redigo nessuna nota europea per Flo. Non ho accesso alle sue e-mail».

 

Poi c' è l' e-mail dell' assistente parlamentare dell' eurodeputata Mylène Troszczynski, Julien Odoul. Assunto a ottobre 2014, Odoul incontra l' eurodeputata Troszczynski, per cui lavora, solo a febbraio 2015: «È possibile venire a Strasburgo domani per vedere come si svolge una sessione del Parlamento europeo, per incontrare deputati e assistenti e conoscere Troszczynski, alla quale sono collegata?», chiede. Marine Le Pen gli risponde: «Sì certo». E poi testimonianze e documenti trovati negli uffici dei deputati.

jean marie le pen florian philippot

 

Nelle stesse ore in cui la leader dell'ultradestra francese, Marine Le Pen, presenta all'Europarlamento il nuovo gruppo sovranista «Identità e democrazia», presieduto dal responsabile Esteri della Lega di Matteo Salvini, Marco Zanni, gli inquirenti francesi indagano il Rassemblement national (Rn) per l' uso dei fondi elargiti da Bruxelles. Il sospetto è che il partito, già dai tempi in cui era ancora «Front national», dal dicembre 2016, abbia messo in piedi un sistema per retribuire fittiziamente gli assistenti parlamentari europei con i soldi di Bruxelles anche se, di fatto, lavoravano per il partito in Francia.

 

MARINE LE PEN

Un artificio per scaricare sulle istituzioni europee le spese che invece avrebbe dovuto sostenere il partito. Un paradosso per la leader che accusa la Ue di essere un gigante mangia-soldi, un elefante di burocrazia, e che invece spremerebbe Bruxelles come una mucca per nutrire l' apparato con cui fa politica in Francia.

 

In base allo stesso sospetto, in realtà, i magistrati francesi hanno aperto un' indagine preliminare anche sul partito di estrema sinistra La France Insoumise e del suo leader, Jean-Luc Melanchon, mentre l' ufficio contro la corruzione finanziaria e fiscale di Parigi ha messo il naso sulla gestione dei conti del centrista MoDem.

Ma il caso di Marine Le Pen è diverso.

 

marine le pen e louis aliot

Perché è lei la madre e mentore del sovranismo europeo di destra (sul cui terreno l' ex allievo Matteo Salvini l' ha persino superata), capace alle ultime elezioni europee, di superare, seppur di un soffio - appena 200mila preferenze - la lista di Emmanuel Macron, Renaissance, espressione del partito del presidente, La République en marche.

L' indagine è nata da una costola dell' altra inchiesta sull' uso di finti assistenti europei, per la quale il partito di casa Le Pen è già stato condannato la scorsa estate, dal Tribunale Ue, e ha dovuto restituire 300mila euro.

MARINE LE PEN

 

Ma si è arricchita ora di nuovi elementi e un' inchiesta giornalistica del quotidiano Le Monde, che svela i messaggi telefonici compromettenti degli assistenti parlamentari europei del partito, sospettato «di aver messo in piedi un sistema fraudolento, che coinvolge diversi quadri del Front national».

 

Un meccanismo attivo già dal 2012, con l' acquiescienza di Marine Le Pen, «per fare economia grazie ai finanziamenti dell' Europarlamento». Sospetti sostenuti dalle dichiarazioni agli inquirenti dell' ex deputato europeo ed ex frontista Fernand Le Rachinel: «Il Front National viveva grazie a questo sistema, usato per retribuire, tramite il Parlamento europeo, alcune persone del Rassemblement national». Con il padre e fondatore dell' allora Fn, Jean-Marie Le Pen, «che decideva», seguito a ruota, dopo la successione, dalla figlia Marine.

 

MARINE LE PEN A NIZZA

L' accusa di «distrazione di fondi pubblici», se confermata, comporterebbe non solo una condanna a dieci anni di prigione e un milione di euro di multa, ma anche dieci anni di ineleggibilità. Una conseguenza politica enorme per il «primo partito di Francia» nell' Unione europea e ormai unico vero partito di opposizione a Macron. Guai non da poco per Marine Le Pen, appena rinviata a giudizio per la «diffusione di messaggi violenti» dopo aver pubblicato su Twitter, nel 2015, le immagini delle esecuzioni dell' Isis.

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO