PERCHÉ DOBBIAMO SOFRI-RE? - TRAVAGLIO: “PECCATO CHE SOFRI NON PARTECIPI AGLI STATI GENERALI SULL’ESECUZIONE DELLA PENA. NESSUNO MEGLIO DI LUI, CHE DEI 22 ANNI DI PENA NE HA SCONTATI A MALAPENA SETTE, POTREBBE ILLUSTRARE IL CONCETTO DI ‘CERTEZZA DELLA PENA’”

marco travaglio foto andrea arrigamarco travaglio foto andrea arriga

Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano”

 

È con sincero rammarico che apprendiamo la notizia della rinuncia di Adriano Sofri –ex leader di Lotta continua condannato a 22 anni in quanto mandante dell’assassinio del commissario Luigi Calabresi – a partecipare agli Stati Generali sull’Esecuzione della Pena, organizzati dal ministero della Giustizia, in qualità di esperto di “Cultura, istruzione e sport nel carcere” (soprattutto sport).

 

Rinuncia seguita alle polemiche dei soliti sofistici, tipo alcuni sindacati di polizia e Mario Calabresi, figlio del commissario assassinato e direttore de La Stampa, che si è addirittura permesso di chiedere spiegazioni al ministro Andrea Orlando, come se in Italia le vittime dei reati e i loro parenti avessero diritto di parola. Rinuncia comunicata dal noto mandante pregiudicato con una nota giustamente risentita contro chi ha “sollevato un piccolo chiasso attorno alla mia ‘nomina’” e motivata col fatto che lui ne ha “abbastanza delle fesserie in genere e delle fesserie promozionali in particolare”.

 

Adriano SofriAdriano Sofri

In attesa di sapere chi si autopromuoverebbe dicendo fesserie sul suo conto, a parte lui, diciamo subito che orbare l’insigne consesso, non a caso denominato “Stati Generali” (e destinato – immaginiamo – a tenersi nella reggia di Versailles), di una così preclara presenza sarebbe un errore imperdonabile. E un’occasione mancata.

 

Nessuno meglio di Sofri, che dei 22 anni di pena è riuscito a scontarne a malapena 7, peraltro seguitando a scrivere per vari giornali di destra e di sinistra e a pontificare con interviste a destra e a manca dalla cella di Pisa, e uscendo poi per gravissimi problemi di salute da cui si è prontamente e fortunatamente ripreso,potrebbe illustrare all’inclita e al colto il concetto tutto italiano di “certezza della pena”.

 

Adriano Sofri Adriano Sofri

Anzi, la sede di Versailles per l’augusto simposio consentirebbe la presenza aggiuntiva del suo complice Giorgio Pietrostefani, l’altro mandante del delitto Calabresi e anche lui condannato a 22anni, che ha scontato solo in minuscola parte perché dal 24 gennaio 2000 è felicemente latitante proprio a Parigi: latitante si fa per dire, visto che nessuno degli otto governi da allora succedutisi ha mai mosso un dito per ottenerne l’estradizione.

 

Entrambi, Sofri e Pietrostefani, potrebbero insegnare alle giovani generazioni come ordinare un omicidio, scontare meno di un terzo della pena e al contempo tirarsela da intellettuali e da vittime innocenti della malagiustizia, e venire persino creduti; previa iscrizione alla lobby giusta, si capisce.

Adriano Sofri Adriano Sofri

 

Del resto il ministro Orlando fa sapere che Sofri era stato invitato al tavolo proprio in veste di ex detenuto, quindi di profondo conoscitore della materia carceraria, per quel poco che l’aveva sperimentata. Trent’anni fa, quando Antonio Gava fu promosso ministro dell’Interno, Beppe Grillo propose Dracula alla presidenza dell’Avis: ora la battuta diventa realtà, a riprova del fatto che è meglio non farne mai,dibattute, perché c’è sempre qualcuno che le scambia per suggerimenti.

 

OVIDIO BOMPRESSI E ADRIANO SOFRI OVIDIO BOMPRESSI E ADRIANO SOFRI

Se è di esperti del ramo che il Guardasigilli ha bisogno per ridisegnare l’esecuzione penale, giudicata ancora troppo severa, non c’è chi valga il duo Sofri-Pietrostefani: il loro contributo esperienziale potrebbe avviarci verso la totale decarcerazione, cioè l’abolizione definitiva delle patrie galere. Impresa a cui peraltro gli ultimi governi si sono applicati senza sosta, a colpi di leggi svuotacarceri, applicando il modello Sofri a quasi tutti i detenuti, cioè a quei pochi che ancora scontano la pena in cella, ai quali presto verrà distribuito un comodo “carcerometro” per calcolare quanto manca alla loro uscita dal carcere prima ancora che vi entrino (basta dividere per due la pena scritta nella sentenza, e il gioco è fatto).

Ovidio Bompressi - Omicidio Luigi CalabresiOvidio Bompressi - Omicidio Luigi Calabresi

 

La presenza di Sofri agli Stati Generali sulla pena,poi, aprirebbe la strada ad altre proficue iniziative similari, sempre con l’apporto di esperti nei vari settori. Cesare Battisti (vari ergastoli per quattro omicidi, più annessi e connessi, e qualche mese di carcere) porterà i suoi preziosi consigli – a distanza, magari via Skype dal Brasile - agli Stati generali sui sistemi di sicurezza nelle gioiellerie.

 

Gli Stati Generali sulla corruzione in atti giudiziari, sul finanziamento illecito, sul falso il bilancio, sul conflitto d’interessi e sulla prostituzione minorile si avvarranno obbligatoriamente del contributo fattivo di un fine intenditore come l’ex cavalier B. Quelli sulla riforma del sistema cooperativo non potranno prescindere dai consigli di Salvatore Buzzi.

 

delitto luigi calabresidelitto luigi calabresi

Seguiranno gli Stati Generali per la lotta alla criminalità organizzata con un nutritissimo parterre di consulenti che potrà attingere a piacere tra le esperienze maturate sul campo dai vari Provenzano, Riina, Carminati & C. Ercole Incalza e il sottosegretario Giuseppe Castiglione presiederanno gli Stati Generali sulla riforma degli appalti. Lapo Elkann,primatista mondiale di parcheggi in divieto di sosta, sovrintenderà agli Stati Generali sul nuovo codice stradale.

 

I FUNERALI DI LUIGI CALABRESII FUNERALI DI LUIGI CALABRESI

Il comandante Francesco Schettino sarà utilissimo agli Stati Generali sulla sicurezza navale, mentre Donato Bilancia verrà reclutato per quelli sulle pari opportunità uomo-donna. E, se tutto va bene, Vincenzo De Luca parteciperà agli Stati Generali per la revisione della legge Severino. Anzi no, scusate, questa la ritiro: s’è avverata prim’ancora che la pensassi.

Giorgio Pietrostefani - Omicidio Luigi CalabresiGiorgio Pietrostefani - Omicidio Luigi CalabresiIL CORPO DI LUIGI CALABRESIIL CORPO DI LUIGI CALABRESI

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...