giuseppe conte mascherina coronavirus covid ristoranti

PRENDETE CARTA E PENNA E SEGNATE LE CATEGORIE CHE SARANNO ''RISTORATE'': DISCOTECHE, CINEMA, TEATRI, PALESTRE, SALE BINGO AVRANNO UNA SOMMA DOPPIA RISPETTO A GIUGNO. CIFRA PIENA (E GRADUALE) PER TUTTI GLI ALTRI, COME I RISTORANTI COSTRETTI A CHIUDERE ALLE 18. MA OCCHIO: C'È UNA SOGLIA MASSIMA DI SUSSIDIO - CHE SUCCEDE CON LE CARTELLE ESATTORIALI, IL BLOCCO DEI LICENZIAMENTI E LA CASSA INTEGRAZIONE? I SOLDI AL MOMENTO NON CI SONO…

 

1 - RISTORI RADDOPPIATI PER CHI HA CHIUSO E GRADUALI PER GLI ALTRI

Luca Cifoni per “il Messaggero

 

Aiuti raddoppiati per i settori che hanno subito chiusure totali, confermati o incrementati per gli altri. Il decreto di sostegno all' economia, pensato per accompagnare le nuove restrizioni imposte con l' ultimo Dpcm, dovrà aspettare almeno la giornata di oggi per essere approvato in Consiglio dei ministri: il governo intende confrontarsi nelle prossime ore con le categorie interessate. E ieri sera i ministri Gualtieri e Patuanelli hanno illustrato i contenuti ai capigruppo di maggioranza.

 

GIUSEPPE CONTE MASCHERINA CORONAVIRUS COVID RISTORANTI

Ma il provvedimento è sostanzialmente definito, con la conferma della scelte di includere nello stesso pacchetto i ristori automatici alle imprese, le misure fiscali, il prolungamento della cassa integrazione almeno a fine anno, le indennità per stagionali e lavoratori dello sport e dello spettacolo, una ulteriore rata del reddito di emergenza ed anche una riedizione del bonus centri storici. Il valore finanziario complessivo si aggira sui 5 miliardi, che l' esecutivo conta di ricavare dalle risorse già rese disponibili quest' anno e non utilizzate, in modo da non tornare in Parlamento per far approvare un nuovo scostamento di bilancio.

 

I BENEFICI

Dunque i maggiori benefici dovrebbero andare a discoteche, cinema, teatri, palestre, sale Bingo e altre strutture costrette a chiudere del tutto i battenti. A loro sarà riconosciuta con bonifico dell' Agenzia delle Entrate una somma doppia rispetto a quella che avevano percepito a giugno, con la prima operazione fondo perduto disposta dal decreto Rilancio. L' importo verrebbe invece confermato al 100 per cento per chi è andato incontro ad una diminuzione pur se significativa della propria attività, come i bar e i ristoranti costretti a chiudere alle 18.

 

La classificazione avverrà in base ai codici Ateco. In tutti questi casi comunque non ci sarà bisogno di alcuna particolare formalità, e non bisognerà dimostrare di aver subito una perdita di fatturato: va ricordato che proprio nel giugno scorso il contributo consisteva in un indennizzo tra il 10 e il 20 per cento del calo dei ricavi, con importi minimo fissato a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 per gli altri.

 

GIUSEPPE CONTE CON LA MASCHERINA

L' altra volta c' era un limite di fatturato fissato a 5 milioni, mentre ora potranno fare richiesta (ma appunto partendo da zero) anche le aziende che superano questa soglia, sempre che appartengano ai settori coinvolti nelle restrizioni del Dpcm. Sarà però previsto un tetto massimo all' importo dell' indennizzo, intorno ai 150 mila euro. In queste ore poi è in corso il pressing di alcune categorie come quella degli alberghi, che sulla carta non sono interessate da limitazioni di orario ma sperimenteranno di sicuro un' ulteriore contrazione del giro d' affari. Anche il turismo, insieme alla ristorazione e al settore dello spettacolo, dovrebbe essere incluso nella cancellazione della seconda rata Imu, in pagamento a dicembre, dopo, l' analogo intervento adottato a giugno.

 

E nel provvedimento potrebbe trovare posto (per un importo di 500 milioni) una nuova erogazione del bonus centri storici destinato agli esercenti danneggiati dal calo del flusso turistico. Per gli affitti commerciali il nuovo credito d' imposta riguarderà due mensilità. Ci sono poi i sostegni che andranno ai lavoratori. Per la cassa integrazione l' idea è inserire nel decreto legge in arrivo un' estensione di sei settimane (in questo caso a beneficio di tutti i settori economici, pur se con condizioni differenziate in base all' andamento delle attività). Così si arriverà a fine anno, mentre le successive dodici settimane saranno verosimilmente inserite nella legge di Bilancio.

 

LA MENSILITÀ

Sussidi specifici (compresi tra gli 800 e i 1.000 euro) arriveranno ai lavoratori dello sport e dello spettacolo che non rientrano nella cassa integrazione e agli stagionali. Mentre una nuova mensilità del reddito di emergenza verrà incontro ai nuclei familiari più in difficoltà, che non ricevono altri aiuti.

 

 

2 - CARTELLE, IL SALVAGENTE PER LE RATE SALTATE LICENZIAMENTI BLOCCATI FINO A DICEMBRE

GIUSEPPE CONTE CON LA MASCHERINA

Andrea Bassi per “il Messaggero

 

I nastri sembrano riavvolti.

Man mano che passano i giorni sembra quasi di rivivere il remake di un film già visto a marzo. I contagi che salgono, le terapie intensive che si riempiono, il governo costretto a dolorose misure di chiusura delle attività economiche e al finanziamento di «ristori» per i settori coinvolti. A marzo si era partiti con un decreto che doveva stanziare 3 miliardi, poi diventarono 25, per poi salire a 75 e, infine, a 100 miliardi. Tutti finanziati in deficit. Ma stavolta, se il film sembra avere la stessa trama, il finale difficilmente potrà essere lo stesso.

 

Per quest' anno il governo ha spazi di manovra strettissimi e, almeno per ora, non c' è l' intenzione di finanziare altre misure in disavanzo. I cinque miliardi del decreto che sta per essere approvato saranno ricavati da quelli che i tecnici definiscono gli avanzi dei precedenti provvedimenti. I congedi al 50% dello stipendio per i genitori costretti a casa con i figli durante il lockdown non sono stati interamente spesi. Il bonus vacanze, sul quale pure erano stati appostati 2,4 miliardi di euro, è stato un flop. Persino il Reddito di emergenza non è riuscito ad esaurire tutte le risorse che il governo aveva messo a disposizione.

 

coronavirus ristorante 15

Nel decreto ci sarà la proroga della Cassa integrazione fino a dicembre, che si porta dietro il blocco dei licenziamenti. I sindacati chiedono già di arrivare fino alla prossima primavera. Ma la domanda in realtà, è: questi cinque miliardi basteranno a raffreddare il clima incandescente che si respira nel Paese? Il decreto che ha stabilito il lockdown soft durerà fino al 24 novembre, ma già circola l' idea nel governo di alleggerire le misure prima se i contagi inizieranno a scendere. Altrimenti c' è la concreta possibilità che dovranno essere adottate altre misure economiche più incisive e, allora, il problema di dove prendere i soldi si porrebbe pesantemente.

 

Anche perché all' interno del governo le spinte continuano ad essere contrapposte. Basta prendere il caso delle cartelle esattoriali.

coronavirus ristorante 13

Parte del Pd con il ministro dell' Economia Roberto Gualtieri, e con Leu, voleva far ripartire le notifiche degli agenti della riscossione. Italia Viva e il Movimento Cinque Stelle hanno dovuto combattere una battaglia durissima per prorogare il blocco delle cartelle e dei pignoramenti fino alla fine dell' anno.

 

In una situazione delicatissima, con i limiti di orario ai ristoranti, le chiusure delle palestre e delle sale giochi, i 50 miliardi di cartelle esattoriali congelate nei cassetti dell' Agenzia, avrebbero rischiato di scattare come un detonatore. Tanto che già si inizia a ragionare, nella prossima legge di Bilancio, non solo di nuove moratorie, ma anche della possibilità di riammettere alla rateizzazione coloro che sono decaduti dal beneficio senza l' obbligo di dover pagare in una sola soluzione tutti gli arretrati. Nella maggioranza c' è chi spinge per una rottamazione. Ma, ancora una volta, c' è il no di Pd e Leu.

 

L' imperativo del governo, per adesso, sembra quello di arrivare al 31 dicembre. Perché dal primo gennaio le risorse ci saranno. Ci sono i 25 miliardi dello scostamento di bilancio autorizzato dal Parlamento. E ci dovrebbero essere i primi 15 miliardi degli aiuti europei. Somme che erano state apposte per mettere in moto il Paese, rilanciare gli investimenti, dare slancio alla ripresa che si stava riaffacciando. Il timore, invece, è che ora parte delle risorse debba essere ancora una volta dirottato sull' emergenza.

 

LE IMPLICAZIONI

Con le implicazioni che questo comporta. La prima è il rinvio della ripresa. Ieri il Commissario europeo Paolo Gentiloni ha ammesso che la «ripresa sta perdendo velocità». Il primo trimestre del 2021 sarà meno incoraggiante del previsto. Per l' Italia è un problema.

 

coronavirus ristorante 2

Qualche giorno fa l' Ufficio Parlamentare di Bilancio ha spiegato che già sui conti di quest' anno c' è molta incertezza. La seconda ondata potrebbe costare un paio di punti di Pil. Significa che invece di un meno 9 l' Italia rischia di fare un meno 11 di crescita. Con tutto quello che comporta. Nei primi otto mesi dell' anno non solo il governo ha dovuto stanziare 100 miliardi per l' emergenza, ma ha anche registrato un calo delle entrate tributarie e contributive di 32,2 miliardi. La sola chiusura del settore del gioco legale fa perdere 600 milioni al mese. Il debito viaggia verso il 158% del Pil. A tenere a galla tutto, in attesa che l' Europa trovi un accordo sui soldi del Recovery, è la Banca centrale europea.

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”