PRENDETE I POPCORN: ARRIVA LA "HOUSE OF CARDS" IN SALSA PUTINIANA - SU "APPLE TV" ANDRÀ IN ONDA UNA VERSIONE RUSSA DELLA CELEBRE SERIE SULLA POLITICA AMERICANA "CHE MOSTRA, PASSO DOPO PASSO, COME LA MENTE DI PUTIN SIA CADUTA IN UNA PARANOIA COSPIRAZIONISTA ALIMENTATA DALLE PERSONE CHE GLI SONO PIÙ VICINE", DICE IL PRODUTTORE - UN TEMA, QUELLO DELLA "PUTINOCRAZIA", CHE RICORRE SEMPRE DI PIÙ: DAI PODCAST AI FILM, COSÌ SI SCAVA NELLA TESTA DI "MAD VLAD"...

-

Condividi questo articolo


Ilaria Ravarino per “Il Messaggero

 

IL LIBRO SUGLI UOMINI DI PUTIN IL LIBRO SUGLI UOMINI DI PUTIN

Un compito delicatissimo, affidato a uno degli uomini di fiducia del cerchio magico di Putin: guardare tutte le puntate della serie Netflix House of Cards, perché, parola di Vladimir, «sono un'ottima cartina tornasole per comprendere la politica americana».

 

Il curioso episodio lo descriveva il giornalista russo Mikhail Zygar nel suo libro All the Kremlin's Men (Tutti gli uomini del Cremlino), uscito nel 2016 e costruito raccogliendo testimonianze indiscrete, e perlopiù anonime, degli ex fedelissimi di Putin.

 

IL BESTSELLER

Un testo diventato un best seller in Russia, che oggi si prepara a diventare una serie tv, scritta dallo stesso Zygar, nel frattempo licenziato dalla rete tv Dozhd, e presentata ieri dal produttore ucraino Alexander Rodnyansky con queste parole: «Una versione russa di House of Cards che mostra, passo dopo passo, come la mente di Putin sia caduta in una paranoia cospirazionista alimentata dalle persone che gli sono più vicine».

 

LA DISINFORMAZIONE DI vladimir putin LA DISINFORMAZIONE DI vladimir putin

Al centro della serie, su cui Apple Tv avrà diritto di prelazione in virtù di un accordo con la casa di produzione - la stessa nominata all'Oscar con i film Leviathan e Loveless - non c'è solo la storia dell'ascesa di Putin, da ex ufficiale del KGB a uno dei politici più temuti al mondo, ma tutto il dietro le quinte del Cremlino, tra scandali, potenti oligarchi e servizievoli esecutori.

 

Un tema, quello della Putinocrazia (il neologismo è di Zygar) che sull'onda del conflitto ucraino, e di provvedimenti sempre più censori della Russia e dei suoi alleati (è di ieri la notizia del divieto di vendita in Bielorussia del romanzo 1984 di George Orwell: arrestato il direttore della casa editrice che lo pubblicava), ricorre sempre più spesso in formati e su supporti diversi.

 

VLADIMIR PUTIN VLADIMIR PUTIN

È italiano, di Chora Media, il podcast Nella mente di Putin, firmato dal giornalista Enrico Franceschini - dal 1990 corrispondente da Mosca - e articolato in dieci brevi puntate che ripercorrono l'ascesa del politico, dall'infanzia in povertà nella periferia di Leningrado fino all'attacco all'Ucraina, con un'attenzione particolare alle dinamiche psicologiche di rivalsa scattate nella sua mente.

 

Sono invece russi due film presentati in questi giorni al mercato di Cannes, che scavano nel lato più oscuro dell'era putiniana.

 

Anna Politkovskaja Anna Politkovskaja

Il primo, Mother Russia, è una biografia della giornalista Anna Politkovskaja, assassinata a Mosca nel 2006 dopo aver denunciato nelle sue inchieste le irregolarità del governo Putin: Politkovskaja avrà il volto di Maxine Peake (vista ne La teoria del tutto), e accanto a lei ci saranno l'ex Marvel Ciaran Hinds e il Lucius Malfoy di Harry Potter Jason Isaacs, sul set a fine anno per la regia di James Strong.

 

È un documentario l'altro progetto di Cannes, Ice Under his Feet dell'attivista Kirill Nenashev, già autore nel 2016 del film Putin Forever?, sull'assassinio - avvenuto nel 2015 a Mosca - del politico e scienziato Boris Nemtsov.

 

LA PRODUZIONE

alexei navalny smart voting app alexei navalny smart voting app

Il nuovo film, prodotto dalla casa di produzione russa Antipode, in autoesilio in Israele, racconterà la storia di Masha e Ilya, giovani attiviste nate e cresciute durante l'era Putin. Al cinema e sulla piattaforma IWonderfull.it (dopodomani anche su NOVE) c'è da una settimana Navalny, il documentario di Daniel Roher vincitore di due premi al Sundance, sul tentato avvelenamento del fondatore del partito Russia del Futuro, e oppositore di Putin, Alexei Navalny.

 

alexei navalny alexei navalny

E proprio di Navalny è la voce del documentario del 2021 Putin's Palace, disponibile gratis con sottotitoli su YouTube, sugli scandali dietro alla costruzione della residenza del politico.

 

Oltre al documentario della BBC Putin - Ultimo Zar, passato sul NOVE lo scorso marzo, sulle piattaforme sono disponibili The Putin Interviews, le interviste di Oliver Stone a Putin (Amazon Prime Video) e Winter on Fire (Netflix) il documentario di Evgeny Afineevsky sulle rivolte ucraine del novembre 2013, per comprendere le ragioni di un'invasione nell'aria da almeno otto anni.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)