roberto gualtieri tasse

PRIMA CHE IL RECOVERY FUND DIVENTI OPERATIVO, IL GOVERNO DOVRÀ FRONTEGGIARE MOLTE EMERGENZE FINANZIARIE: GLI ENTI LOCALI SULL'ORLO DEL DEFAULT, C'È LA CASSA INTEGRAZIONE CHE RISCHIA DI AVERE UN BUCO DI DUE MESI E CHE VA RIFINANZIATA, LA RICHIESTA DEGLI AUTONOMI DI ACCEDERE AGLI INDENNIZZI A FONDO PERDUTO, RAFFORZARE IL FONDO DI GARANZIA PER LE IMPRESE - ECCO PERCHÉ IL GOVERNO POTREBBE CHIEDERE AL PARLAMENTO UNO NUOVO SCOSTAMENTO DAL DEFICIT DI 8-10 MILIARDI DI EURO, DOPO QUELLO DI 20 MILIARDI DI MARZO E DI 55 MILIARDI DI APRILE…

Andrea Bassi per “il Messaggero”

 

Gualtieri Conte

Prima celebrato, poi scaricato, Vittorio Colao con il suo «piano di rinascita» alla fine è stato recuperato. Sarà il manager ad aprire i giri di tavolo con le parti sociali e gli stakeholder durante gli Stati generali voluti dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Proprio quest'ultimo ieri, in zona cesarini, ha riabilitato il documento della task force guidata dal manager. Conte ha definito quello di Colao «un buon lavoro». E dunque ha spiegato che proprio dal documento messo a punto dalla task force inizierà il confronto degli Stati Generali. «Mi sembra doveroso omaggiare il lavoro fatto dai componenti», ha detto Conte. Ma se Colao ci sarà, chi invece ha deciso definitivamente di non esserci è l'opposizione.

 

conte gualtieri

«Non parteciperemo a passarelle nelle ville», ha detto ieri Giorgia Meloni dopo un vertice con la Lega e Forza Italia. Una decisione che il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, intervistato durante la trasmissione televisiva Porta a Porta ha definito «singolare». La kermesse di villa Pamphili comincerà dunque sabato. Si comincerà con gli ospiti internazionali. Ci sarà un collegamento con la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. Parteciperà la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde e il commissario agli Affari europei Paolo Gentiloni.

 

LE MISURE

LAURA CASTELLI

Il governo, come ha spiegato Gualtieri, si presenterà con un masterplan all'appuntamento. Da due giorni stanno lavorando congiuntamente al documento le strutture di Palazzo Chigi e quelle del Tesoro, con un impegno particolare del direttore generale Alessandro Rivera. Il masterplan, in realtà, dovrebbe in qualche misura anticipare i contenuti del Piano Nazionale di Riforma, il documento che normalmente viene trasmesso ad aprile insieme al Def alla Commissione europea, ma che il Tesoro quest'anno ha ottenuto di inviare a giugno. Il Piano Nazionale di Riforma non è ancora pronto.

 

GIUSEPPE CONTE URSULA VON DER LEYEN

Ma comunque nel masterplan ci saranno molti dei capitoli che poi saranno contenuti nel documento da inviare a Bruxelles. Si va dalle semplificazioni, agli investimenti pubblici, ai cantieri da sbloccare, al piano per il turismo, ai finanziamenti della Sanità con il piano da 25 miliardi del ministro Speranza, alla sburocratizzazione delle grandi opere con il digitale e la banda larga al primo posto.

 

Ma di là dei titoli del masterplan, gli Stati generali rischiano comunque di essere un passaggio non definitivo in vista della ripartenza autunnale. Sul Recovery Fund un accordo europeo non c'è ancora. Gualtieri spera che lo si possa raggiungere entro luglio. Ma servirà un voto unanime di tutti i partner. E comunque le risorse non arriveranno in tempi brevi, perché per attivare questi fondi servirà avere progetti concreti con stati di avanzamento definiti. Non saranno soldi che saranno erogati a prescindere.

 

LAURA CASTELLI A PORTA A PORTA

Molto prima che il Recovery Fund diventi operativo, il governo si troverà a fronteggiare una serie di emergenze finanziarie non da poco. Ci sono gli enti locali sull'orlo del default che chiedono, dopo l'iniezione di 3,5 miliardi di euro almeno un altro miliardo e mezzo. C'è la Cassa integrazione che rischia di avere un buco di due mesi e che va rifinanziata, anche se il ministro dell'Economia ha ribadito che entro domani tutti i problemi saranno risolti. C'è la richiesta degli autonomi di accedere agli indennizzi a fondo perduto, le cui domande partiranno da lunedì.

 

Ma soprattutto, come ha ricordato sempre ieri il ministro Gualtieri, c'è la necessità di rafforzare il Fondo di garanzia per le imprese, quello che consente alle banche di erogare i prestiti fino a 30 mila euro con la manleva dello Stato. Il ritmo delle domande è nell'ordine dei 400 milioni di euro al giorno. Dunque le risorse appostate per coprire questa mole di richieste sono del tutto insufficienti.

 

luigi marattin

Non a caso ieri il vice ministro dell'Economia, Laura Castelli, sostenuta anche dal capo politico del Movimento Cinque Stelle, Vito Crimi, ha annunciato che a breve il governo potrebbe chiedere al Parlamento uno nuovo scostamento dal deficit di 8-10 miliardi di euro, dopo quello di 20 miliardi di marzo e di 55 miliardi di aprile. Intenzione confermata dallo stesso Gualtieri., ma sulla quale ha invece frenato Italia Viva per bocca di Luigi Marattin.

 

E tutto questo mentre in Parlamento è appena iniziato l'iter di conversione del decreto rilancio, con il governo che sta provando in tutti i modi a frenare l'assalto alla diligenza dei partiti. Le richieste di modifica sono innumerevoli, si va dal rafforzamento dell'ecobonus del 110% con la sua estensione alle seconde case. I soldi, insomma, sembrano non bastare mai. Così sullo sfondo rimane la questione del ricorso ai 37 miliardi del Mes che, secondo Bankitalia, non comporta rischi. Economici, forse, perché quelli politici sembrano ancora elevati.

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…