roberto gualtieri rifiuti roma pacchi natale

QUESTO PIANO-MONNEZZA DI GUALTIERI È UN PACCO (DI NATALE) - I DEM SI SONO ACCORTI CHE FORSE LA PROMESSA DI PULIRE ROMA ENTRO IL 25 DICEMBRE È UTOPIA E ALLORA SI APPELLANO DISPERATI AI CITTADINI: "FATE MENO REGALI, BISOGNA LIMITARE GLI IMBALLAGGI E GLI INCARTAMENTI" - IN ATTESA CHE SPARISCANO I RIFIUTI PER STRADA, PER ORA SONO SPARTITI SOLO GLI ASSENTEISTI DELL'AMA (E TE CREDO, COL BONUS DA 360 EURO…)

Lorenzo De Cicco per "Il Messaggero"

 

roberto gualtieri si affaccia dal campidoglio 1

Meno pacchi di Natale per tutti. Dopo il bonus per far lavorare i netturbini, il Campidoglio ora chiede una mano ai romani per far sì che la promessa del sindaco, «ripulirò la città entro le feste», non diventi un boomerang, con le foto virali dei rifiuti affastellati accanto ai bidoni stracolmi, tra fiocchi e strenne.

 

SABRINA ALFONSI

Ecco allora l'appello, per bocca dell'assessora all'Ambiente di Gualtieri, Sabrina Alfonsi (Pd): «Cari romani, fate meno pacchi di Natale. Ci tengo proprio a dirlo - batte sul tasto - per riuscire a tenere la città pulita serve anche un aiuto da parte della cittadinanza. Per evitare la crisi, c'è bisogno di senso civico».

 

Quindi meno regali sotto l'albero. Svolta pauperistica in Campidoglio? Della serie: feste meste, ma almeno senza Spelacchio... «Ma non è detto che meno pacchi significhi meno regali - ribatte l'assessora - Ma quest'anno dobbiamo limitare gli imballaggi, gli incartamenti».

 

giovanna melandri sabrina alfonsi foto di bacco

Meno fiocchi e carte con paillette, è la prece. Anche se scartare il regalo, va detto, fa parte della tradizione, anche cinematografica. Vengono in mente le vacanze vanziniane, i mega-pacchi della famiglia Covelli. Famiglia romana, non a caso, anche se in trasferta natalizia a Cortina.

 

«Ma il problema degli imballaggi non è uno scherzo - si fa seria Alfonsi -. Come amministrazione abbiamo messo in campo tutte le azioni possibili per migliorare la raccolta, che era oggettivamente in crisi, e per trovare nuovi sbocchi per l'immondizia che viene prodotta a Roma. Ma Natale è un periodo particolarmente complicato, proprio per i pacchi. Cresce la produzione dei rifiuti, che invece deve diminuire. A partire dalle carte dei regali».

 

VIRGINIA RAGGI E ROBERTO GUALTIERI

Tocca tagliare il problema alla radice. Anzi, ai nastri. Anche perché Gualtieri si è legato a quella data, il 25 dicembre, per riportare Roma a livelli di pulizia decenti. Roba da mission impossible.

 

Si sa, Natale è il periodo più difficile dell'anno sul fronte rifiuti. Anche in passato, perfino quando la città non era in emergenza come oggi, tra la Vigilia e Capodanno la spazzatura lievitava comunque accanto ai cassonetti.

 

roma rifiuti

Ecco perché, a Palazzo Senatorio, i più incrociano le dita. «Ma cosa doveva fare il sindaco? Dire che iniziava dopo la Befana quando è più facile e nel frattempo tenere l'immondizia ovunque? Non sarebbe stato serio», ragionava qualche giorno fa Claudio Mancini, deputato dem molto vicino al primo cittadino.

 

roma rifiuti

«Io non ho la bacchetta magica - ammette Gualtieri nelle interviste - Ho trovato una situazione difficile. Ma il piano di pulizia straordinaria è partito». E quindi «pensiamo di farcela per Natale».

 

Intorno al Marc'Aurelio, stanno buttando giù una strategia anche per moderare le scorpacciate dei cinghiali, che con i sacchi del pattume sparsi sui marciapiedi banchettano come ai ricevimenti glam. Si pensa a un piano «di recinzioni nei parchi» per contenere l'ingresso in città degli ungulati, ha spiegato il sindaco.

 

IL PREMIO E GLI ASSENTEISTI

personale ama al lavoro 3

Certo è che Gualtieri ha fretta. Alla deadline del «Natale pulito» mancano 16 giorni. Qua e là la situazione è migliorata, ma tante zone della città versano ancora in condizioni che è difficile definire decorose, dalla Balduina a Torpignattara («Torpigna», dicevano appunto i Covelli dei Vanzina).

 

personale ama al lavoro

Può sempre accadere un miracolo; all'Ama del resto si è già visto un prodigio: sono calati i dipendenti in malattia. Magia del bonus (360 euro per chi lavora dal 22 novembre al 9 gennaio) voluto dalla giunta dem e che, al netto delle polemiche, ha già fatto registrare l'inversione di un trend storico. Gli assenti, solo nella prima settimana, sono diminuiti del 10%. Spariti gli assenteisti, ora devono scomparire i rifiuti.

 

Rifiuti gettati in strada ROMARifiuti gettati in strada ROMAimmondizia a roma 5immondizia a roma 3immondizia a roma 4Rifiuti gettati in strada ROMA

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?