grillo casaleggio venezuela chavez m5s soldi

"CHAVEZ HA DATO SOLDI AI CINQUE STELLE" - L'EX CAPO DEGLI 007 DI CARACAS, HUGO CARVAJAL, CONSEGNA LE SUE VERITÀ ALLA MAGISTRATURA SPAGNOLA, CONFERMANDO I FINANZIAMENTI DEL VENEZUELA AI PARTITI "AMICI" DELLA DITTATURA - DA NÉSTOR KIRCHNER IN ARGENTINA A EVO MORALES AYMARA IN BOLIVIA, LULA IN BRASILE FINO A "PODEMOS" IN SPAGNA E IL MOVIMENTO 5 STELLE IN ITALIA: "TUTTI QUESTI SONO STATI A ME SEGNALATI COME DESTINATARI DI DENARO INVIATO DAL GOVERNO VENEZUELANO" - PER FAR ARRIVARE IL DENARO SI USAVANO BORSE DIPLOMATICHE PIENE DI CONTANTI, ADOPERANDO CONSOLATI ED AMBASCIATE COME "DISTRIBUTORI DI CASH"

BEPPE GRILLO DAVIDE CASALEGGIO

Paolo Manzo per "il Giornale"

 

L'ex capo dell'intelligence militare di Hugo Chávez, Hugo Carvajal - o, come tutti lo chiamano in Venezuela «il Pollo» per la sua piccola testa ed il collo lungo - sta collaborando con la giustizia spagnola. Il motivo è semplice: evitare di fare la stessa fine del narco-imprenditore Alex Saab e dell'ex infermiera/tesoriera del compianto Comandante Chávez, entrambi estradati la settimana scorsa nelle tutt' altro che confortevoli carceri statunitensi.

IL DOCUMENTO DAL VENEZUELA SUI SOLDI DI CHAVEZ AI CINQUESTELLE

 

E nel collaborare con la giustizia, l'altroieri Carvajal ha rivelato preziose informazioni sul finanziamento, illecito e rigorosamente «top secret», del chavismo ai politici della sinistra mondiale, che va a braccetto con quella italiana, e udite udite, al Movimento 5 Stelle italico fondato dal compianto Gianroberto Casaleggio. Il documento della «collaborazione di giustizia» del Pollo dove si cita ampiamente l'ex partito del «Vaffa» (oggi partito di governo), la cui foto alleghiamo per onore di cronaca, non sorprende affatto Il Giornale.

 

hugo chavez

Nel giugno del 2020, ne avevamo scritto ampiamente riprendendo un documento esclusivo che lo stesso Pollo aveva fatto avere per vie traverse degne dell'intelligence al giornalista Marcos García Rey che poi lo pubblicò in prima pagina del quotidiano di Madrid, ABC. In cambio Il Giornale ricevette le smentite «per sentito dire» su Il Corriere della Sera di Paolo Mieli, lo sdegno «rumoroso» di Massimo Fini su Il Fatto, oltre che la comprensibile rabbia di Casaleggio Jr. che si affrettò a pubblicare sui suoi social un timbro della Digos di Milano, a testimonianza di una querela da lui depositata nella città meneghina. Peccato solo che la denuncia fosse contro García Rey e non contro Carvajal.

beppe grillo davide casaleggio 9

 

Adesso, invece, sappiamo per certo che, se volesse querelare la persona giusta, Casaleggio Jr potrebbe farlo nei confronti di colui che per oltre dieci anni da capo degli 007 venezuelani fece il bello e il cattivo tempo sotto Chávez, innaffiando di dollari in contanti le segreterie dei partiti di mezzo mondo occidentale, quelle più «benevolenti» nei confronti della dittatura di Caracas.

hugo chavez con hugo carvajal

 

Tra cui spiccano - è sotto gli occhi di tutti - per la difesa stoica di una dittatura che affama un intero popolo, i grillini. Già perché oggi «il Pollo» descrive nel dettaglio alle massime autorità iberiche - il suo obiettivo è ottenere un asilo politico a Madrid per evitare le manette perpetue statunitensi - i tre modus operandi che lui stessa «attivava» per inviare denaro «sotto copertura» ai partiti politici alleati del chavismo, tra cui gli unici in Italia per quanto è dato sapere ad oggi, ma l'inchiesta spagnola è appena agli inizi - il Movimento 5 Stelle.

IL DOCUMENTO DEI SOLDI VENEZUELANI DI CHAVEZ AL M5S

 

La tecnica più usata da Carvajal consisteva nell'usare «borse diplomatiche venezuelane» piene di contanti, adoperando consolati ed ambasciate come meri «distributori di cash». «Il Pollo» ha snocciolato l'altroieri nel suo scritto depositato agli atti i nomi di coloro che hanno ricevuto finanziamenti illeciti da Caracas.

 

In primis l'argentino Néstor Kirchner in Argentina, anche lui un de cuius, ma poi i vivissimi Evo Morales Aymara in Bolivia, don Inácio Lula da Silva in Brasile, l'ex vescovo Fernando Lugo in Paraguay, Ollanta Humala in Perù, Manuel Zelaya in Honduras, Gustavo Petro in Colombia, il partito Podemos in Spagna e, last but not least, proprio il Movimento 5 Stelle in Italia. «Tutti questi sono stati a me segnalati come destinatari di denaro inviato dal governo venezuelano», ha detto Carvajal nel documento riservato inviato al giudice Manuel García-Castellón, che ha adesso in mano una patata bollente che fa tremare la sinistra di mezzo mondo, America latina, Italia e Spagna in testa.

hugo carvajal

 

Altri modus operandi per inviare denaro erano quello di spedire milioni in contanti in Spagna attraverso società di facciata oppure usare come «bancomat» di smistamento l'ambasciata cubana in Venezuela. Carvajal ha assicurato che il Venezuela «finanzia illegalmente movimenti politici filochavisti nel mondo da almeno 15 anni» e, secondo l'ex capo dell'Intelligence di Chávez, «l'ultima consegna di cui sono a conoscenza risale ai primi di luglio del 2017». A chi non è dato sapere. Per ora.

hugo carvajal con nicolas maduro

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."