marco rizzo

"FEDEZ E' IL NULLA E CON IL DDL ZAN LA SINISTRA CONFONDE I DIRITTI CON I SUOI DESIDERI" - PER SENTIRE QUALCOSA "DE SINISTRA" CI VOLEVA MARCO RIZZO: "AL CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO C'ERANO I LOGHI DELLE BANCHE E UN CANTANTE CHE VENDE SMALTI AI MASCHI. NON NE POSSO PIÙ - LA MUTAZIONE GENETICA DELLA SINISTRA ITALIANA INIZIA NEGLI ANNI SETTANTA, CON L'AVVENTO DEL FEMMINISMO E DELL' ECOLOGISMO DA SALOTTO. NEL NOME DEI DIRITTI CIVILI HANNO BUTTATO A MARE I DIRITTI SOCIALI: IL LAVORO, LA CASA, LA SALUTE, LA SCUOLA - QUELLO DI SALVINI È UN SOVRANISMO DI CARTONE: IERI INNEGGIAVA ALLA RUSSIA, OGGI CANDIDA UN BANCHIERE COME DRAGHI AL QUIRINALE"

Federico Novella per "la Verità"

 

marco rizzo

«Fedez è il nulla. E con il ddl Zan la sinistra confonde i diritti con i suoi desideri». Marco Rizzo, segretario del Partito comunista, bombarda senza mezzi termini l' esercito del politicamente corretto. Alle prossime comunali la sua lista si presenterà a Roma, Torino, Milano e in tante altre città. «La vera alternativa siamo noi, e vi spiego perché».

 

Come mai, con una pandemia in corso, il Pd insiste così tanto sul ddl Zan? Pensa che le priorità siano altre?

«In realtà questa insistenza non è una novità introdotta da Enrico Letta. Se vogliamo dirla tutta, la mutazione genetica della sinistra italiana inizia negli anni Settanta, con l' avvento del femminismo e dell' ecologismo da salotto. Nel nome dei diritti civili hanno buttato a mare i diritti sociali: il lavoro, la casa, la salute, la scuola».

 

fedez salvini 8

Quei diritti sociali sono stati abbandonati alla destra?

«Destra e sinistra sono due facce della stessa medaglia: è il partito unico liberista. Quello di Salvini è un sovranismo di cartone: ieri inneggiava alla Russia, oggi candida un banchiere come Draghi al Quirinale. Quanto alla finta sinistra, propongo di approfondire: facciamo un' analisi di quanto è successo il primo maggio».

 

Il concertone, cerimoniale irrinunciabile del sindacato: quest' anno teatro della bufera tra Fedez, Rai e partiti.

MARCO RIZZO

«Intanto cominciamo notando un fatto sconvolgente: in piazza San Giovanni c' era un palco del sindacato confederale sponsorizzato da Eni e Banca Intesa. Rendiamoci conto».

 

Lotta di classe con ringraziamento allo sponsor?

«Mio padre, operaio a Mirafiori, mi diceva: quando il padrone ti dà ragione, vuol dire che stai sbagliando qualcosa. E oggi il padrone sono le multinazionali globalizzate e le duemila aziende italiane con la residenza fiscale all' estero. Dopo quello che ho visto, non venitemi a dire che la Cgil è di sinistra».

 

Il rapper Fedez ha il diritto di attaccare la Lega da un palco pagato anche con soldi pubblici?

«Poteva dire che abbiamo perso un milione e mezzo di posti di lavoro: non l' ha detto.

fedez salvini

Poteva dire che ogni giorno ci sono tre infortuni mortali sul lavoro: non l' ha detto. Poteva dire che le multinazionali non pagano le tasse: non l' ha detto, forse perché è testimonial di Amazon».

 

Dunque?

«Io non sapevo nemmeno chi fosse. La sera del primo maggio mi sono informato, sono andato a sentirmi il suo pensiero. Ebbene, è il nulla. Se Fedez è di sinistra, allora io non sarò mai più di sinistra. Chiamatemi comunista e basta. Con questa gente neanche un caffè. Anzi, sono fiero di essere loro nemico».

fedez

 

Intanto Fedez ha milioni di follower: un segno dei tempi?

«Certamente. Pur studiando e usando i social spero con profondità, io sono una Cinquecento e lui una Ferrari. I personaggi di questo genere dispongono di un potere immenso, che corrisponde al comando della finanza e dell' economia sulla politica».

 

Eppure Fedez ha riscosso gli applausi scroscianti del Pd.

«L' ho detto e lo ripeto: la battaglia per i diritti civili è un' arma di distrazione di massa per coprire le nefandezze compiute sui diritti sociali. Il Pd si è ridotto ad essere una riedizione del partito radicale, che si batte per i diritti gay ma poi cancella l' articolo 18 e le conquiste dei lavoratori del dopoguerra».

 

MARCO RIZZO

Nel merito della questione: il ddl Zan è una legge sacrosanta, o liberticida?

«Io mi sono sempre impegnato a combattere l' utero in affitto: una pratica nazista, degna del dottor Mengele. Mi hanno massacrato per questo, ma continuerò a rivendicare questa battaglia. La voglia di avere un figlio è un desiderio: e i desideri non sono diritti. Specialmente quando consistono nello strappare figli alle madri povere del terzo mondo, per essere venduti su un catalogo, come fossero una merce».

 

fedez concertone

Questa sua opinione potrebbe essere sanzionata?

«Se passa il ddl Zan potrei essere punito. È una legge costrittiva. Io rivendico il mio diritto di esprimere un' opinione supportata da fatti. I signori della sinistra rivendicano dei desideri che finiscono per mercificare il corpo delle donne. E io dovrei essere punito al posto loro? Senza contare che in quel disegno di legge ci sono altre follie».

 

Per esempio?

«La definizione del sesso. Mi sveglio una mattina e decido che sono una donna, e posso usufruire delle quote rosa? È il mondo al contrario. È un mondo in cui sul palco della festa dei lavoratori ci sono rapper miliardari che vendono lo smalto per unghie agli uomini.

Basta, io di questo andazzo non ne posso più».

 

oliviero diliberto marco rizzo

Meglio la controproposta del centrodestra: aumentiamo le pene per i gesti violenti, ma non condanniamo le opinioni?

«Le leggi contro l' omofobia ci sono già. Se vogliamo, possiamo modificare l' articolo 3 della Costituzione, aggiungendo che nessuno può essere discriminato per l' orientamento sessuale. Basta questo. Io sono contro ogni discriminazione: ma non voglio nemmeno essere "indirizzato" a darmi lo smalto sulle unghie».

 

Sta contestando la cosiddetta «ideologia gender»?

«È un' ideologia piegata al consumo. Ci sono dati statistici oggettivi: due single presi separati consumano più di una coppia sotto lo stesso tetto».

 

Marcia di Parigi

Sta dicendo che le battaglie contro la discriminazione sessuale rispondono a una strategia di marketing?

«Anche e soprattutto. Vogliamo dirla tutta? Io da giovane usavo una crema cosmetica per tutto il corpo, adesso ho amici che hanno quella per le rughe, il copriocchiaie, quella per le mani e quella per i piedi e via di seguito. La confusione sessuale di oggi risponde a una precisa logica di mercato, prima ancora che ideologica».

 

Intanto avremmo anche un virus cui pensare. Matteo Salvini chiede aperture più rapide per far ripartire il Paese. Si iscrive al partito aperturista?

femministe vestite da ancelle 6

«Il Covid si affronta in due modi: incrementando la sanità pubblica e territoriale, e ricorrendo a medicinali che curano la malattia a casa. Per il resto, è evidente che oggi conta più un ospedale di un F-35 o di una corazzata. Una nazione che salvaguarda la sanità è strategicamente più avanzata. Da Conte e Draghi non è arrivato nulla di buono: il ministro Speranza che parla di aumento delle assunzioni tra medici e infermieri fa a botte con la realtà».

 

Ammetterà che la corsa al vaccino sta procedendo speditamente.

«I vaccini sono complementari a una buona sanità pubblica, anche se sulle fiale è in corso una colossale guerra geopolitica alla ricerca del profitto. Prendo atto però che il governo italiano preferisce avere 500 morti al giorno piuttosto che puntare sul vaccino russo o cinese».

marco rizzo x

 

Avremmo dovuto fidarci dello Sputnik fin dal principio?

«San Marino lo ha fatto, vaccinando tutta la popolazione.

Ne deduco che la sovranità dell' Italia valga meno di quella di San Marino, che non ha neanche l' esercito. Al massimo ha i vigili urbani».

 

I dubbi sull' efficacia non sono forse legittimi?

«La rivista scientifica Lancet ha comprovato il funzionamento di Sputnik. E comunque anche sulle alternative, come Astrazeneca, mi pare che le agenzie del farmaco occidentali abbiano ancora le idee molto confuse. La verità è che pur di restar dentro alla gabbia euroatlantica l' Italia preferisce continuare a contare i morti».

joe biden 2

 

Joe Biden intende imporre lo stop ai brevetti sui vaccini.

Suona quasi di sinistra«È solo un annuncio di facciata. Non c' è nessun progetto di legge concreto, nessuna ipotesi sulla tempistica. È un' operazione che serve agli Stati Uniti per recuperare terreno in termini di immagine».

 

Con quale obiettivo?

«Negli ultimi anni la potenza statunitense è in netto declino, e l' ultimo pasticcio elettorale ha accentuato la loro debolezza. La metà degli americani è convinta che le ultime elezioni siano state truccate: come potranno gli Usa dare le pagelle al mondo? Da qui nasce l' annuncio sui brevetti, e in Italia ci sono cascati. I paladini della sinistra italiana non fanno che applaudire Biden: oggi sono loro i più grandi servi della politica americana».

 

Se però mettiamo in discussione l' atlantismo, come finiremo?

«Sogno un Paese autonomo e indipendente, che commercia con gli Stati Uniti, con l' Europa, la Russia e la Cina. Ma con un unico interesse: quello dei lavoratori italiani».

JOE BIDEN XI JINPING

 

Intanto il caso della presunta «loggia Ungheria» scuote, per l' ennesima volta, il mondo della magistratura. Che idea si è fatto?

«È palese che ci sia un grande scontro di potere. Dai tempi di Mani pulite sostengo che lo stato di diritto non esiste. Esistono solamente rapporti di forza tra le classi. Un magistrato non è diverso da un politico: vivono entrambi nella stessa dimensione».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”