goffredo bettini

"HA FATTO E DISFATTO LA STORIA DELLA SINISTRA ITALIANA" – IL RITRATTO AL VELENO DI GOFFREDO BETTINI BY “IL GIORNALE” - "ESPONENTE PIÙ PRESTIGIOSO DELL'ALA POLTRONISTA DEL PD, IL RICHELIEU DEL NAZARENO E’ SOPRANNOMINATO “PANZARELLA” PERCHÉ TUTTI GLI PIZZICANO LA PANCIA IN SEGNO DI AMICIZIA. NON HA MOGLI, NON HA FIGLI, SOLO UNA MAGNIFICA OSSESSIONE PER IL CINEMA E LE BELLEZZE TURGIDE DELLA THAILANDIA DOVE SVERNA DA ANNI. QUANDO SI SCIOLSE IL PCI SI AMMALÒ DI DEPRESSIONE. LUI SI SCHERMISCE: “NON SONO UN CONSIGLIERE, SONO SOLO UNO CHE PENSA” 

Luigi Mascheroni per “il Giornale”

 

goffredo bettini foto di bacco

La frase che gli piace di più pronunciare è: «Sento aria di crisi». Nelle crisi lui sguazza, nelle difficoltà sciaguatta, nelle emergenze diguazza. Vive di alleanze, apre e chiude porte, battezza correnti, fa nascere coalizioni, tesse relazioni, indica candidati, se ci sono due amici li divide, se ci sono due nemici fa da pontiere, è esperto di rimpasti, sa quando è tempo di congressi... Lui, secondo la filosofia delle terrazze romane, non vuole solo partecipare alla politica, vuole avere il potere di farla fallire. E ci è sempre riuscito.

 

Sì, va bene. Ma che lavoro fa Goffredo Bettini? Risposta più semplice: il funzionario di partito fin dagli anni '70. Risposta più complessa: rivoluzionario di professione sempre a galla, padrone per decenni della sinistra romana, che la sua pancia allatta e contiene, ora in apparente disarmo ma per questo ancora più pericoloso «Quello che conta non è il potere, è l'influenza che uno sa esercitare» Goffredo Bettini è, in fondo, uno che risolve i problemi di governo.

 

Un po' Mr. Wolf lui adora il cinema, che è una passione, ma ancora di più uno strumento famigliare di potere, la longa manus cultural-mondana chiamata festival che dà e che riceve e un po' Nero Wolfe, il detective capace di venire a capo dei casi più intricati stando seduto a rimuginare sulla frusta poltrona di casa: «Io non sono un consigliere, sono solo uno che pensa. La mia forza è il disincanto».

goffredo bettini andrea orlando foto di bacco

 

La nobilesca schiatta dei consigliori romani, che comincia con Cosmo Quorli e transita in Salvo Nastasi - la storia dei grandi camerlenghi che dominano i corridoi del Potere, al di qua e al di là del Tevere - in lui si sublima. Sciarpa extra long, centocinquanta chili, camminata incerta e bastone del comando. Goffredone imperatore di Roma.

 

Collage di appellativi e/o epiteti di Goffredo Bettini, guru e stratega del centrosinistra anni Novanta e Duemila, e oltre. Il Richelieu del Nazareno. Ras del Pd romano. Dominus capitolino. Gran Visir. Genio oscuro della Sinistra. Gran tessitore. Antipapa rosso. Kingmaker della politica romana. Burattinaio di mille trame.

 

giuseppe conte goffredo bettini foto di bacco

Mistero Bettini, soprannominato Panzarella perché tutti gli pizzicano la pancia in segno di amicizia. Apparentemente uomo senza qualità, dice cose che sembrano banali e spesso sbagliate, non controlla i pacchetti di voti ma le Fondazioni sì assunzioni, posti, stipendi... - sempre la robba conta, si esprime con concettosi ragionamenti pieni di sensibilità de sinistra, suggerisce soluzioni di basso cabotaggio democristiano spacciandole per elaborazioni di alta strategia, eppure è ascoltato cum reverentia ac tremore dai vertici dem e suscita ancora una incomprensibile fascinazione sul mondo post comunista e le residuali brigate metalmeccaniche. Berlinguer 4.0 senza la Resistenza al fascismo.

 

giuseppe conte goffredo bettini andrea riccardi foto di bacco

Imperatore di «Roma potentona», ippopotamo dalla mente sottile, deus ex machina senza autista, senza auto blu, senza cariche, senza televisione e in tasca solo telefonini di modello archeologico - un Brondi o un Nokia - come solo i veri uomini di potere sanno permettersi, scuola Ingrao e realismo togliattiano, physique du rôle del monsignore, altro che monaco, camicioni come fossero tonache che sembra Aldo Fabrizi - Benvenuto reverendo! Goffredo Bettini, Sua Eminenza Grigia, ha fatto e disfatto la storia della sinistra italiana.

 

Storia triste, solitaria y final. Nel gruppo dirigente della Fgci romana, nella segreteria di Massimo D'Alema, responsabile della propaganda del Pci, padre padrone del magnificato modello Roma, inventore della candidatura a sindaco di Francesco Rutelli, mente del veltronismo, capo della comunicazione con Enrico Gasbarra alla Provincia di Roma, capo delle relazioni esterne della giunta Marrazzo, regista dell'operazione Ignazio Marino, padrino politico di Nicola Zingaretti - e intanto deputato, senatore, europarlamentare fra Pds, Ds, Ulivo e Pd, che ha inventato lui infatuazione e immediata rottura con Renzi («Goffredo aveva una strategia così raffinata da essere inesistente»), burattinaio del secondo governo Conte e ispiratore dell'asse Pd-grillini, sempre dietro le quinte ma con aristocratica eleganza.

goffredo bettini andrea orlando andrea riccardi foto di bacco

 

Lombi aristocratici, romanissimo per nascita, figlio di Wilde Pasquali, che in prime nozze aveva sposato un principe musulmano, nipote di un pascià, e dell'avvocato Vittorio Bettini dei Rocchi Bettini Camerata Passionei Mazzoleni, nobile e grande proprietario terriero marchigiano Podere operaio - ottima educazione, ottimissime letture fra Lenin e Dostoevskij e il meglio dell'intellighenzia come amici di famiglia, Goffredo Bettini - settant'anni da poco, a proposito Auguri, e ci ricordiamo le feste di compleanno romane: bicchierate, un pezzo di centrosinistra e uno di centrodestra, da Giuseppe Provenzano a Gianni Letta, glamour, larghe intese e polpette al sugo - non ha mogli, non ha figli, solo una magnifica ossessione per il cinema e le bellezze turgide della Thailandia dove sverna da anni, organizza festival e dà consigli sulle cose italiane a dieci ore di fuso orario di distanza, sempre rilanciando la missione palingenetica della sinistra. Dalla Thailandia con amore. Il partito «Thailandia viva». La corrente thailandese del Pd.

 

giuseppe conte goffreo bettini andrea riccardi andrea orlando

Un po' cicisbeo impomatato un po' monarca senza regno, malinconico e goloso (va pazzo per le mozzarelle, i supplì e il profitterol invero sublime di Regoli, il più buono di Roma), amicissimo perfino della vecchia guardia dell'Msi dai tempi in cui era in Campidoglio, temutissimo dal popolo di Capalbio,

 

nel senso che gli stanno tutti in soggezione, autorità suprema della presentabilità sociale (chi è nel suo elenco fa gara a farlo sapere), il vezzo di abitare sempre in appartamenti piccolissimi e modesti, scantinati e case-studio in cui ricrea ogni volta il medesimo habitat, niente comfort ma tanti sgabelli e poltroncine («Accomandati, mio caro...»), pantofole di pile e pile di libri, richiestissimo dai salotti e i gruppi editoriali, voce chioccia e vanità, quando va in tv pretende sempre di essere l'unico ospite del programma, da Barbara o chez Lilli, e alla fine della trasmissione arriva immancabile la telefonata dell'Ingegnere, De Benedetti. «Complimenti, sei stato bravissimo». Fa crollare gli ascolti, ma averlo in studio fa blasone.

 

goffredo bettini alla presentazione del libro

Esponente più prestigioso dell'ala poltronista del Pd in eterna lotta con quella movimentista, sorta di ministro ombra alla Nostal'gija della sinistra post sovietica ferma agli anni Cinquanta e che sta sempre dalla parte sbagliata della Storia, Goffredo Bettini in realtà non ha mai elaborato il lutto per la morte del comunismo. Quando si sciolse il Pci si ammalò di depressione. E oggi sembra soffrire di una regressione infantile a quel mondo lontano... Nuovo libro firmato dal Kompagno Bettini: A sinistra da capo. Sunto: «Quando passeggio sulla Neva mi sento più a casa che nel deserto del Texas». «Stalin fu Asia. Lenin era Europa». «La sinistra deve riprendere la missione che ha perduto. La sinistra inizia da Spartacus». «Io sono contro il nuovismo senza idee».

 

GOFFREDO BETTINI - A SINISTRA DA CAPO

Bettini sarà decaduto, ma il piglio dispotico gli è rimasto. Quanto alla sinistra, invece, non c'è neanche più. Ma restano le sfide, gli accordi, le strategie, le frasi fatte, i consigli («In politica si vince meglio quando nessuno ti prende sul serio»), le candidature, i favori, gli appoggi, i telefonini che squillano. «Ciao, sono Goffredo: tutto risolto».

goffredo bettini alla presentazione del librozingaretti orlando bettiniD'ALEMA BETTINIGOFFREDO BETTINI MASSIMO DALEMAbettini orlandobettini

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...