angela merkel antti rinne

LA "TREMARELLA" DELLA MERKEL DIVENTA UN CASO POLITICO – “STO MOLTO BENE”, RIPETE LA CANCELLIERA DOPO LA QUARTA CRISI DI TREMORE IN 3 SETTIMANE – “PENSO CHE DOVRÒ CONVIVERE CON QUESTA COSA ANCORA PER UN PO'”, LA FRASE SIBILLINA DI "FRAU ANGELA". MA COSA SIA LA “COSA” RIMANE UN MISTERO - IL PRESIDENTE DELLA SOCIETA’ DI NEUROLOGIA MANCARDI: “DIETRO QUEI BRIVIDI FORSE UN'INFEZIONE. SONO DA ESCLUDERE SIA IL MORBO DI PARKINSON CHE UNA MALATTIA NEUROLOGICA”

ANGELA MERKEL ANTTI RINNE

Paolo Valentino per il “Corriere della sera”

 

«Sto molto bene», ripete Angela Merkel dopo il terzo tremore durante un evento pubblico in tre settimane. Ma le crisi ripetute della cancelliera sono ormai un affare di Stato, un fremito del potere che solleva apprensioni e interrogativi politici in Germania e in tutta l' Europa.

 

Angela Merkel ha tremato ancora ieri mattina, in occasione del benvenuto al premier finlandese, Antti Rinne. Proprio com' era successo il 18 giugno, quando aveva ricevuto il nuovo presidente ucraino Wolodymyr Zelensky, al momento dell' esecuzione degli inni nazionali la cancelliera è apparsa in difficoltà, le sue gambe hanno cominciato a vibrare in modo incontrollato, anche se lo scuotimento è stato relativamente contenuto nel resto del corpo. La crisi è stata più breve di quella di tre settimane fa. Non appena la banda militare ha smesso di suonare, Merkel è tornata padrona di sé, ha passato in rassegna con l' ospite il picchetto d' onore e si è poi diretta con passo sicuro all' interno del Kanzleramt.

 

angela merkel ursula von der leyen

È stata la stessa cancelliera ad affrontare l' argomento un' ora dopo, quando si è presentata insieme a Rinne per la conferenza stampa: «Non c' è nulla di cui preoccuparsi - ha detto -, sto molto bene e sono del tutto convinta di essere in grado di lavorare». Merkel ha tuttavia fatto riferimento alla prima crisi, dicendo di essere «in una fase di trattamento che non si è ancora conclusa» e assicurando che «ci sono progressi». Poi ha chiuso con una frase sibillina: «Penso che dovrò convivere con questa cosa ancora per un po'».

 

Cosa sia la «cosa» rimane un mistero. Ricordiamo che il secondo incidente era accaduto pochi giorni dopo il 18 giugno, alla cerimonia d' insediamento della nuova ministra socialdemocratica della Giustizia, Christine Lambrecht, a palazzo Bellevue, il Quirinale tedesco. Durante il discorso del Presidente della Repubblica, Frank-Walter Steinmeier, Merkel aveva cominciato a tremare e solo con grande sforzo, usando le braccia e le mani, era riuscita a dominarsi. E anche allora la cancelliera si era affrettata a dire che tutto era a posto, che non c' era da preoccuparsi per le sue condizioni di salute.

ANGELA MERKEL TREMORI

 

Ma è proprio così? Secondo fonti bene informate, quella di ieri è stata in realtà la quarta crisi di tremore: Merkel avrebbe infatti avuto un nuovo episodio la scorsa settimana nel corso di una cena privata. Il problema esiste e qualche indiscrezione comincia a bucare la spessa coltre fumogena stesa intorno alla cancelliera dal suo staff. Der Spiegel ha ipotizzato «cause psicologiche». Mentre un giornalista di solito ben informato come l' analista di Stern Hans-Ulrich Joerges, parla di «Angst der Angst», paura di aver paura, una sindrome riassumibile in attacchi di panico scatenati da precise situazioni e luoghi.

 

ANGELA MERKEL TREMA

Detto altrimenti, dopo la prima crisi del 18 giugno, proprio la paura di Merkel che la cosa si ripetesse in circostanze analoghe le avrebbe provocato di nuovo il tremore e lo scuotimento. Un altro indizio è che nella foto di gruppo del G20 ad Osaka Merkel inusualmente si è messa al margine sinistro. Ha temuto che stando al centro potesse essere nuovamente colta dal fremito?

 

Resta da spiegare cos' abbia causato il primo episodio: Joerges l' attribuisce a uno stato di stress ed esaurimento fisico per gli eccessivi carichi di lavoro. Ma ammette che nulla sappiamo sulla patologia, se ne esiste una, che affligge la cancelliera. Quante crisi ha avuto veramente? È successo anche a casa? Si è mai fatta visitare?

 

Certo Merkel, che giovedì prossimo compirà 65 anni, in apparenza non rinuncia a una vita normale: martedì sera era col marito al ristorante Borchardt a gustare la prediletta Wienerschnitzel . Ma il mistero rimane. E tra le voci crescenti che i giorni della Grosse Koalition siano ormai contati, la salute della cancelliera diventa una delle incognite dell' equazione politica tedesca .

 

2 - GIANLUICI MANCARDI

Valentina Arcovio per “il Messaggero”

volodymyr zelensky angela merkel

 

«Non credo proprio che sia il morbo di Parkinson e, in generale, ritengo poco probabile che i tremori manifestati dalla Merkel siano legati a una malattia neurologica. L'ipotesi più plausibile, a mio avviso, è che i tremori siano legati a un aumento della temperatura corporea». Gianluigi Mancardi, direttore della Clinica Neurologica dell'Università di Genova e presidente della Società Italiana di Neurologia (Sin), non crede ai rumors circa la salute neurologica della cancelliera tedesca Angela Merkel.

 

Professore, di solito i tremori non sono un sintomo di un problema neurologico?

ANGELA MERKEL GIOCA CON PHON E PALLINA

«In alcuni casi sì, ma per la Merkel mi sentirei di escluderlo. I tremori che hanno colpito la cancelliera tedesca sembrano essere intermittenti e molti limitati nel tempo. Sembrano più brividi che tremori veri e propri e questo mi porta subito a escludere malattie neurologiche come il morbo di Parkinson. Quest'ultimo infatti è caratterizzato da tremori più continui e lateralizzati. Inoltre, generalmente, nel Parkinson questi tremori colpiscono una parte sola del corpo».

 

Esclude anche l'ipotesi che la cancelliera tedesca sia affetta da epilessia?

«Sì, lo escludo. Sono tremori troppo brevi e, in un certo senso, controllabili che mi portano a escludere anche altre cause neurologiche, come l'epilessia».

 

Possibile che sia semplicemente l'effetto di alti livelli di stress, come qualcuno ha già ipotizzato?

«Mi sento di escludere anche l'ipotesi che si tratti di un effetto dello stress perché i tremori sono piuttosto evidenti, così come non credo possa esserci un legame con i farmaci per l'umore».

 

Allora quali potrebbero essere le cause?

ANGELA MERKEL ALLA NOMINA

«Tenendo in debita considerazione il fatto che non stiamo parlando di una persona che non ho potuto visitare, credo che sia più probabile che la causa dei tremori sia organica e non sistemica. Questi brividi che le hanno causato un così evidente scuotimento sono più compatibili con un improvviso aumento della temperatura corporea».

 

E' possibile che la febbre abbia provocato brividi così evidenti per ben tre volte in meno di un mese?

«Sì, è possibile. Possono essere tante le cause di attacchi febbrili, che possono appunto portare a brividi come quelli che sembra aver avuto la Merkel. Come ad esempio una colecistite o un'infezione alle vie urinarie. Impossibile capirlo dalle sole immagini che abbiamo a disposizione».

conte merkel

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...