di maio reddito

REDDITO RATIONEM – IL SUSSIDIO DI CITTADINANZA È IN RITARDO: I PRIMI PAGAMENTI SLITTANO A MAGGIO - IL CAVALLO DI BATTAGLIA DEI GRILLINI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN BOOMERANG IN VISTA DELLE EUROPEE DI FINE MAGGIO. SULLE SPINE 2,8 MILIONI DI PERSONE – A ‘POSTE ITALIANE’ IL DELICATO COMPITO DI GESTIRE IL COMPLESSO MECCANISMO DI EROGAZIONE DEL SOSTEGNO ANTI-POVERTÀ

giuseppe conte luigi di maio e la card per il reddito di cittadinanza

Francesco Bisozzi per ''Il Messaggero''

 

Il reddito di cittadinanza arriverà più tardi. I primi versamenti erano attesi per la seconda metà di aprile e comunque non oltre la fine del mese, ma ora dal ministero del Lavoro fanno sapere che le erogazioni potrebbero slittare a maggio. Solo due mesi fa, il leader M5S Luigi Di Maio aveva garantito che i bonifici sarebbero partiti il 27 aprile. La messa a punto della macchina del reddito di cittadinanza richiederebbe però più tempo del previsto.

DI MAIO E LA CARD PER IL REDDITO DI CITTADINANZA BY LUGHINO

 

Così il cavallo di battaglia dei grillini rischia di trasformarsi in boomerang. Eppure, l' Inps trasmetterà a Poste Italiane il flusso degli ordinativi di accreditamento sulle carte elettroniche dedicate al sussidio pentastellato tra meno di dieci giorni, ovvero lunedì 15 aprile. Dopodiché Poste Italiane, a cui spetta il delicato compito di gestire il complesso meccanismo di erogazione del sostegno anti-povertà, avrà una settimana di tempo per calendarizzare la procedura relativa alle liquidazioni. Tuttavia, la possibilità che qualcosa vada storto non è da escludere. Il costo politico di eventuali ritardi nei versamenti rischia di essere elevato per il M5S in vista delle Europee di fine maggio. Risultato? Al reddito di cittadinanza manca ancora il pezzo più importante: la data (certa) di emissione dei primi attesissimi bonifici. Sui tempi di erogazione del bonus è ancora buio pesto complici i passaggi che rimangono da espletare.

Di Maio come il mago Silvan by GianBoy

 

Il tutto mentre è ripartita la corsa al sussidio: da oggi, dopo i cinque giorni di stop alle domande previsti dalla legge all' inizio di ogni mese, si può ricominciare a presentare la richiesta per il reddito dei Cinquestelle, così da accedere al beneficio a partire dal mese prossimo.

 

I DETTAGLI Le domande di marzo, circa ottocentomila, riceveranno invece un responso dall' ines a breve: l' istituto di previdenza sociale ha confermato a Il Messaggero che entro il 15 aprile sarà reso noto il numero delle richieste accolte. Se non vi saranno ritardi, entro il 22 aprile Poste Italiane comunicherà al ministero del Lavoro di essere pronta a distribuire le tessere magnetiche gialle agli aventi diritto. Solo a quel punto da via Fornovo partiranno gli sms ai beneficiari con le informazioni relative al luogo e ai giorni in cui ritirare l' agognata card. Al ministero del Lavoro, però, ancora non si sbilanciano sulle date: lo staff di Luigi Di Maio per ora si limita a dire che i versamenti sono previsti in uscita tra la fine di aprile e l' inizio del mese prossimo. Sulle spine 2,8 milioni di persone che attendono con trepidazione di ottenere i soldi promessi.

 

giuseppe conte e luigi di maio con la postepay per il reddito di cittadinanza

Sarà, dunque, una corsa contro il tempo. Eventuali ritardi nelle erogazioni, con il voto per le Europee che incombe, rischiano di costare caro al Movimento 5 Stelle. Il vicepremier grillino lo sa bene perciò sta seguendo con ansia quest' ultima fase di messa a punto. Se qualcosa dovesse andare storto, se per esempio i controlli dell' Inps dovessero richiedere più tempo del previsto, allora l' intera timeline ne risentirebbe in negativo e il pericolo di vedere slittare i primi bonifici a maggio allora diventerebbe concreto. E il costo politico legato a eventuali ritardi nei versamenti potrebbe rivelarsi assai elevato per un M5S già in crisi di consenso. Essere puntuali nei versamenti potrebbe comunque non bastare ai pentastellati per provare a risalire nei sondaggi: un' altra insidia si annida nel reddito di cittadinanza.

 

giuseppe conte e luigi di maio con la card per il reddito di cittadinanza 1

Al momento, infatti, mancano all' appello 1,2 milioni di beneficiari per raggiungere la platea desiderata che è di 4 milioni di persone.

Se l' obbiettivo verrà centrato allora avranno aderito alla misura l' 85 per cento dei potenziali aventi diritto, come calcolato a suo tempo dalla Ragioneria generale dello Stato. Per tagliare un simile traguardo sono necessarie più di un milione di domande complessive.

 

laura castelli giuseppe conte luigi di maio alfonso bonafede

A fronte delle richieste presentate a marzo, 853.521, ora in attesa del giudizio dell' Inps, al momento la misura coinvolgerebbe circa 2,8 milioni di persone, un numero peraltro destinato a diminuire sulla base di quante istanze verranno respinte a metà aprile. Il timore dei Cinquestelle, in vista delle Europee di maggio, è che se non si dovesse raggiungere la quota di beneficiari prefissata allora la misura potrebbe essere percepita come un flop.

giuseppe conte luigi di maioluigi di maioluigi di maio e la card per il reddito di cittadinanza luigi di maio reddito di cittadinanza luigi di maio giuseppe conteluigi di maio con la postepay in mano

Ultimi Dagoreport

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?